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16/03/2012 16:12 CEST - Indian Wells

Punto disturbato: come funziona

TENNIS - Fish perde un punto chiave, e la partita, perché grida "C'mon!" prima della fine dello scambio. Il giudice di sedia che ha fatto infuriare l'americano si è limitato ad applicare il regolamento. Alessandro Mastroluca

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Secondo set. Mardy Fish ha perso il primo e non riesce a staccare Ebden. Sul 4-4 40 pari tenta un drop che sembra vincente. "Come on!" grida. E' troppo presto, però. La palla non ha ancora terminato il secondo rimbalzo. Per il giudice di sedia è un disturbo deliberato e dà il punto a Ebden. Fish è furioso, protesta a lungo e non gli stringerà la mano a fine partita. In conferenza stampa prova a essere un po' più riflessivo.

"E' stata colpa mia, pensavo di aver tirato un vincente, per me la palla avrebbe dovuto rimbalzare quattro volte prima che ci arrivasse. Okay, se ci fosse arrivato penso che sarebbe stato giusto dargli il punto, non avrei avuto problemi perché in effetti ho gridato troppo presto. Non penso che abbia avuto un qualche effetto sulle sue possibilità di arrivare sulla palla".

Ebden, dalla sua, abbastanza prevedibilmente, sostiene il contrario. "Penso che la chiamata sia stata giusta. Sfortunatamente per lui ha gridato 'Come on' prima che colpissi la palla e avevo ancora un tempo ragionevole per poterci arrivare. So essere veloce a volte".

"In ogni caso", insiste Fish, "anche visto il momento, magari si sarebbe dovuto rigiocare il punto. Credo che l'arbitro abbia la flessibilità per decidere se ho disturbato o meno il mio avversario".

In realtà, in base ai regolamenti ATP e ITF, l'arbitro ha fatto la scelta giusta. Il comportamento di Fish è indicato tra gli esempi della regola 7-22 H del regolamento ATP che disciplina i punti disturbati. Al comma 2 b) si legge: "Ogni distrazione causata da un giocatore può essere sanzionata come deliberata e risultare nella perdita del punto (intenzionale o meno). Deliberata vuol dire che il giocatore voleva fare quello che ha causato il disturbo o la distrazione".

Per chiarire le cose vengono presentati dei casi di scuola, come "Opponent makes noise". "Caso: durante il gioco, un giocatore credendo di aver realizzato un vincente grida 'vamos', 'come on', yes' eccetera mentre l'avversario è sul punto di colpire la palla. Decisione: se l'arbitro ritiene che ci sia stato disturbo e che l'esclamazione che l'ha causato è stato deliberato, il punto deve essere assegnato al giocatore disturbato".

In questo caso, è vero che Ebden non era "sul punto di colpire" ma gridar Come on prima della fine del punto rimane un'azione deliberata che causa un disturbo. E anche se creare tale disturbo non è nelle intenzioni del giocatore, l'arbitro prende la decisione giusta assegnando il punto a Ebden.

Alessandro Mastroluca

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