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07/05/2012 19:01 CEST - Madrid Masters

Madrid scalda
i motori

TENNIS - Vincono Harrison, Youzhny e Almagro in attesa dei big match al primo turno (Raonic-Nalbandian e Gasquet-Bellucci). Piatti: "Richard sta bene, ma abbiamo commesso degli errori". Da Madrid, Teo Gallo

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Madrid: Nicolas Almagro (Getty Images Europe Jasper Juinen)
Madrid: Nicolas Almagro (Getty Images Europe Jasper Juinen)

Programma leggero nel lunedi della Caja Mágica: il giorno piu' tranquillo della settimana in termini di pubblico e di richiamo mediatico-tennistico offre la possibilitá di passeggiare senza fretta e senza calca per le installazioni della Caja Mágica, migliorate rispetto all'anno passato. C'è piu' spazio, piu' aria e la solita dose massiccia di distrazioni extra-tennistiche. Distratti dal ricchissimo tabellone maschile ci siamo poi accorti che un altro dei miracoli di Tiriac è stato contare con la presenza di entrambe le Williams, un evento che ormai non capita spesso. La sensazione è che il vecchio volpone ne abbia combinata un'altra delle sue, mettendo in piedi un torneo femminile appetibile per le TV. Programma speculare per le due sorelle, ormai ex dominatrici del circuito. Serena ha esordito stamattina nel primo match sul campo centrale vincendo facile con la Vesnina 6-3, 6-1, mentre Venus è attesa stasera per chiudere il programma contro la tedesca Kerber (testa di serie n.12).

Tra i maschi, in attesa del big match Raonic-Nalbandian, qualcosa di buono si è visto: nella parte alta del tabellone Troicki ha eliminato Young dopo un match a fasi alterne (6-1, 4-6, 6-1 alla fine) e aspetta il vincente di Gasquet-Bellucci. Il francese è stato avvistato stamattina e come altri giocatori (Del Potro, Seppi) è arrivato a Madrid giusto in tempo per rendersi conto di quello che lo aspetta: una superficie scivolosa e antipatica a tutti tranne a Tiriac e alla Mutua Madrilena, lo sponsor principale del torneo, che ovviamente ha il blu come colore base in tutti gli spot cartacei e televisivi. Siamo riusciti a parlare qualche minuto con Piatti, cui abbiamo chiesto delle condizioni fisiche del suo pupillo: "Sta abbastanza bene, qualche dolore qua e lá ma niente di importante, piccoli fastidi che tutti i tennisti si portano dietro". Gli chiediamo del sorteggio non fortunatissimo ma Piatti vede positivo: "Bellucci al primo turno non è un brutto sorteggio, sarebbe stato peggio Raonic: il brasiliano è un buon giocatore, come ce ne sono tanti". Soddisfatti di questa prima parte di stagione? "Quando c'è un infortunio si scende sempre in classifica: non siamo soddisfatti e forse ci sono stati anche degli errori. Ora vediamo come va la stagione della terra". Comunque vada sará una partita da seguire.

Nel via-vai di Audi super-elaborate che accompagnano i giocatori in albergo incontriamo Ryan Harrison, il biondino 20enne un po' oscurato dalle gesta di Isner negli USA ma pur sempre uno dei migliori prospetti statunitensi, se non il migliore. Un tipino pepato Harrison, in campo e fuori. Tifoso dei New Orleans Saints, prima di scendere in campo si scalda con qualche lancio col pallone di football. Gli chiediamo del bounty-program (i Saints sono stati sanzionati perchè il coach pagava i giocatori per far male agli avversari,ndr): "Un bel casino, ma finquando abbiamo un attacco decente ce la caveremo". Oggi Harrison ha sconfitto in due tie-break uno svogliato Stakhovsky, giocando bene i punti importanti e lanciando occhiate maligne un po' a chiunque. Soprattutto all'ucraino, che nel secondo set, oltre ad un break di vantaggio, aveva preso il vizio di esultare sugli errori dell'americano. "Stop that bullshit" sussurra Harrison quando va sotto 3-2. Stakhovski arriverá a servire sul 5-4 per mandare la partita al terzo, ma un doppio fallo sul 30-30 firmerá la sua condanna, prima che l'americano controlli con calma il tie-break, vinto per 7-5. Al prossimo turno un impegno proibitivo sulla carta, ma anche l'occasione per farsi spazio nel tabellone: troverá Tsonga, che sulla terra puo' combinare di tutto.

Giornata positiva per Almagro, che vince soffrendo le pene dell'inferno (6-7, 6-3, 6-3) contro il terribile Giraldo, uno che quando gioca contro gli spagnoli tira fuori il meglio di sè. Almagro, che quest'anno è di fatto il primo singolarista spagnolo di Davis (a meno di ritorni dell'ultim'ora) non poteva davvero permettersi di uscire al primo turno davanti alla sua gente. Il suo grido a fine partita "lo dice todo".

RISULTATI

(11) N Almagro defeats S Giraldo 67(5) 63 63
R Harrison defeats S Stakhovsky 76(3) 76(5)
M Youzhny defeats J Marti 63 62
A Falla defeats J Chela 63 26 62
V Troicki defeats D Young 61 46 61

Da Madrid, Teo Gallo

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