15/08/2012 17:57 CEST - LA RIFLESSIONE

2012, anno di ritiri?

TENNIS - Simon Cambers di Tennis Space si domanda: stiamo per salutare campioni come Hewitt, Roddick, Haas e Venus? Traduzione di R. Nuziale

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Lleyton Hewitt (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)
Lleyton Hewitt (Photo by Clive Brunskill/Getty Images)

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Per tutto l'anno abbiamo sentito giocatori dire quanto forte fosse il richiamo delle Olimpiadi; quanto alcuni di loro riuscissero a guardare non più in là di queto evento. Il che mi sta facendo pensare. Quanti atleti potrebbero dire basta al termine della stagione? Per diversi motivi, ci si può domandare quanto ancora possano andare avanti Andy Roddick, Lleyton Hewitt, Venus Williams, Tommy Haas e la stessa Jelena Jankovic.

Ripensando alle ultime edizioni dei Giochi, ci sono stati pochi ritiri di spessore durante l'anno delle Olimpiadi stesse. Nel 2008 ci fu il ritiro shock di Justine Henin, che però arrivo a maggio e quindi non aveva nulla a che fare con i Giochi. In questo 2012, la britannica Elena Baltacha ha recentemente rivelato che potrebbe non riprendere dopo l'operazione alla tibia che la terrà lontana dai campi per diversi mesi, mentre Fernando Gonzalez e Ivan Ljubicic hanno salutato a inizio stagione. Dinara Safina, argento a Pechino, non si è ancora ufficialmente ritirata, ma l'annuncio è a breve atteso.

Per Roddick e Hewitt la tentazione è sempre dietro l'angolo, ma quando riescono a giocare buoni tornei, cosa ancora nelle loro corde, il pensiero del ritiro si allontana. In termini tennistici, entrambi sono ancora in grado di fare cose notevoli, ma lo stato dei loro corpi non può non farli preoccupare. Hewitt ha più metallo in corpo di un carro armato, ma si rifiuta di arrendersi e anzi, certamente vorrebbe tornare agli Australian Open tutte le volte che questi cominciano.

Anche Roddick crede tenacemente di essere ancora in grado di giocare alla grande quando ne ha bisogno. Non sarei sorpreso se l'americano riuscisse a ritrovare la forma agli US Open per giocare un buon torneo.

Il grande problema invece è quando un atleta deve rientrare dopo un lungo periodo d'inattività: tornare dopo qualche anno è quasi impossibile (Tommy Haas è un'eccezione). E' nella nostra natura chiedersi quanto le stelle del nostro sport possano continuare a giocare, ma questo non deve essere inteso come spingerli al ritiro. Forse dovremmo giusto celebrarli finché possiamo.

Simon Cambers (traduzione di Riccardo Nuziale)

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