08/10/2012 19:22 CEST - Rassegna nazionale

Sprecopoli: anche la Federnuoto sotto accusa

TENNIS - 230 mila euro in sedici mesi per pranzi e cene. Tanto avrebbe speso la Federnuoto nel ristorante convenzionato con il centro federale di Ostia. Paolo Barelli, senatore Pdl e presidente in carica, si difende. Ma domenica prossima ci saranno le elezioni federali. Corrado Zunino, Repubblica

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Paolo Barelli, senatore Pdl e presidente della Federnuoto
Paolo Barelli, senatore Pdl e presidente della Federnuoto

ROMA — Le battaglie elettorali sportive si scoprono dure e velenose come quelle politiche. Chiusa l’estate olimpica, in questi giorni le 45 federazioni affiliate al Coni (e finanziate con 408,7 milioni pubblici) sono in piena campagna elettorale per il rinnovo delle cariche presidenziali. Dieci discipline si sono già espresse, le altre lo faranno entro ottobre. Ci sono pressioni per il rinnovamento e anche qui, per contagio dalla politica, s’alzano accuse di sprechi bulimici e utilizzi personali di organismi a valenza pubblica.

L’ultimo scontro si sta consumando attorno alla Federazione italiana nuoto, una delle più ricche e contestate, dove lo storico presidente Paolo Barelli, senatore del Pdl, domenica prossima sarà sfidato da Giorgio Quadri, fondista della nazionale anni Ottanta, avvocato civilista. All’interno di un dossier che sta circolando in ambito sportivo si dettaglia una vicenda da grande abbuffata. Secondo le carte conservate negli uffici amministrativi, la federazione presieduta da Barelli ha stipulato una convenzione con un ristorante di Ostia, “Al Pescatore”, per un “servizio mensa” nei confronti di atleti e dirigenti che frequentano il Polo natatorio di Ostia. Bene, le spese della Federnuoto per il ristorante ammontano a 228.380 euro in un arco di sedici mesi, dal 19 gennaio 2011 al 21 maggio 2012.

La cifra è notevole. La Federnuoto oggi sostiene di pagare 12 euro per ogni atleta che frequenta il ristorante e 15 euro per i ragazzi della pallanuoto, considerati più voraci. (...) Sono numeri considerevoli per uno dei cinque centri federali — quello di Ostia — che il 10 luglio 2009 è stato inaugurato per i Mondiali di Roma senza foresterie, con spogliatoi, docce e vani relax in costruzione e, appunto, senza mensa (tutt’ora è senza mensa). (...)

Il ristorante “Al Pescatore” di Ostia, duecento metri dal Polo natatorio, in sedici mesi ha staccato 110 fatture (110 conti) in favore della federazione. Di fronte a questi numeri lo sfidante Giorgio Quadri attacca: «Chiederò copia delle fatture rilasciate dal ristorante alla Federnuoto e se le cifre, oggettivamente esagerate, dovessero essere confermate, porterò la questione al collegio dei revisori dei conti e al Coni. Da troppi anni il nuoto italiano è in scacco di una gestione personalistica e azzardata». Il titolare del ristorante “Al Pescatore”, Romano Felici, dice: «Posso fare grandi numeri perché faccio prezzi stracciati. Sono venute cento persone del nuoto in un solo giorno». (...)

Il senatore Barelli spiega che altri ristoranti di zona «sono convenzionati», ma che il Pescatore è la mensa del nuoto. «Sa, noi facciamo solo cose congrue e corrette».

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