31/01/2013 11:45 CEST - COPPA DAVIS

Un'occasione da non sprecare battiamo la Croazia

TENNIS – Nel prossimo week-end Seppi, Bolelli, Fognini e Lorenzi affronteranno Cilic & Co. al Palavela di Torino per gli ottavi di finale di Davis. Senza Karlovic, gli ospiti si affideranno a loro nr. 1 ed a Dodig. E’ l’occasione propizia per raggiungere i quarti di finale dopo ben 15 anni. Stefano Tarantino

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Australian Open 2013, Andreas Seppi
Australian Open 2013, Andreas Seppi

Stiamo ancora smaltendo il fuso orario e le relative nottate passate a vedere in tv gli Australian Open che senza nemmeno poter rifiatare arriva il week-end di Coppa Davis con gli incontri validi per gli ottavi di finale.

Per il secondo anno consecutivo (dopo essere stati assenti per 12 stagioni) ritroviamo ai blocchi di partenza la nostra nazionale che stavolta ha un compito di sicuro non facile ma allo stesso tempo nemmeno proibitivo.

Dopo la trasferta  della anno scorso nella Repubblica Ceca e tutta una serie di sorteggi poco favorevoli, al Palavela di Torino arriva infatti la Croazia di Cilic e Dodig da  affrontare sulla terra rossa indoor.

Vediamo quali sono i precedenti tra le due nazioni, come i protagonisti della 3 giorni di Davis arrivano all'appuntamento di Torino, quali i loro precedenti ed infine il nostro pronostico.


I PRECEDENTI

Italia-Croazia 0-2

 

21-23 settembre 2001, Roma, Foro Italico, Play-off World Group

Italia-Croazia 2-3

Volandri-Ivanisevic 62 76(4) 36 06 64
Ljubicic-Luzzi 64 62 61
Ivanisevic/Ljubicic-Galimberti/Navarra 67(6) 36 76(5) 62 64
Ivanisevic-Luzzi 76(4) 63 64
Volandri-Vajda 64 62

Siamo da poco sprofondati in serie B per la prima volta nella storia del nostro tennis, l'anno dopo si presenta subito l'occasione per centrare la risalita. Abbiamo vinto in Finlandia per 3-2 ma dopo il doppio avevamo già chiuso sul 3-0, grazie soprattutto al povero Luzzi che aveva vinto il primo singolare 14-12 al quinto contro tal Vile Liukko, nr.1 finlandese prima che si palessase Jarko Nieminen, oltretutto presente (e battuto da Mosè Navarra) nel secondo singolare di quella sfida e in doppio.

A Roma arriva la Croazia di Ljubicic e soprattutto Ivanisevic, due bombardieri che però sulla terra potrebbero avere qualche difficoltà.

Sulla nostra panchina c'è già Corrado Barazzutti che sceglie per l'occasione due ragazzi molto giovani per i singolari, cioé proprio Luzzi e Filippo Volandri mentre nel doppio propende per la coppia Navarra-Galimberti.

La prima giornata ci dà un vantaggio insperato, il livornese terribile, al secolo Filippo Volandri confonde per due set Goran Ivanisevic, poi però ne subisce la rimonta, finendo addirittura sotto 1-4 nel quinto set con due break da recuperare.
Ma Filippo dà il cuore ed approfitta di un Ivanisevic che sente la partita già in pugno e si affloscia, così l'azzurro compie una rimonta prodigiosa e infila cinque giochi consecutivi portando a casa l'1-0.
Ivan Ljubicic non è un tennista sulla breccia in quel momento ma è molto solido e se in giornata con il servizio fa male, se ne rende conto pure Federico Luzzi che cede in tre rapidi set.

A quel punto diventa decisivo il doppio, Corrado schiera gli affiatati anche se con poca esperienza in Davis Navarra e Galimberti, Niki Pilic (allenatore croato e vecchio marpione) i due singolaristi schierati il venerdì, Ljubicic e Ivanisevic.

L'affiatamento dei nostri pare avere la meglio, Navarra e Galimberti vanno due set a zero, il match pare già vinto.
Ad inizio terzo set Pilic cambia la posizione alla risposta dei due croati invertendoli, il parziale va al tie break.
Navarra e Galimberti vanno avanti di un minibrek e Mosè serve sul 5-4 per dare il 2-1 all'Italia.
Ma l'azzurro accusa la tensione ed incappa in due doppi falli consecutivi.
I croati non perdonano, vincono il terzo set e poi dopo lo scampato pericolo prendono in mano le redini del match
mentre gli italiani capiscono di aver perso l'occasione e soccombono alla distanza.

Il 2-1 croato ci mette con le spalle al muro, la domenica dopo un rinvio per pioggia ricominciano Ivanisevic e Luzzi. Stavolta il tennista croato non commette errori come nel primo singolare, Goran chiude in 3 set e ci condanna di nuovo alla B.


11-13 aprile 2008, Dubrovnik, veloce indoor

Croazia-Italia 3-2

Bolelli-Karlovic 76(7) 63 64
Ancic-Seppi 62 64 75
Ancic/Cilic-Bolelli/Starace 76(3) 64 16 63
Seppi-Cilic 67(7) 64 64 67(3) 61
Ancic-Bolelli 64 64 62

Sono già 9 anni che non siamo più nel World Group, tra mille peripezie, retrocessione in serie C e disavventure varie rincorriamo l'ennesima possibilità di guadagnarci i play-off.
Stavolta si gioca sul veloce ed a Dubrovnik, in trasferta quindi per la regola dell’alternanza.

I convocati azzurri sono Seppi, Starace, Cipolla e Bolelli.

L'Italia parte alla grandissima, Karlovic sul servizio è ingiocabile ma se chiamato a  muoversi palesa non pochi problemi.
Bolelli è in una di quelle giornate in cui gli riesce tutto (ed oltretutto è ancora nella fase “buona” della sua carriera), il gigante croato viene tramortito in 3 set per l'1-0 italiano.

Ma in quel week-end l'eroe della Davis sarà il croato Mario Ancic, grandi doti tecniche ed ottima mano, che travolge Seppi in 3 set nel secondo singolare della prima giornata e porta la sfida in parità.

Decide ancora una volta il doppio che premia nuovamente i croati, ma rispetto a 7 anni prima la storia è ben diversa. Ancic e Cilic sono una coppia più che temibile, impongono la loro classe e bravura e liquidano Bolelli e Starace in 4 set per il 2-1 croato.

Sulla panchina croata c'è l'ex pro Goran Prpic che si gioca la carta Cilic nel primo singolare della domenica per provare a chiudere subito le ostilità, ma Seppi combatte strenuamente e la spunta al quinto (5 anni dopo agli Australian Open si ripeterà) per il 2-2.

Decide il singolare tra Ancic e Bolelli. Come abbiamo detto il nr.1 croato è in forma strepitosa in quel week-end e vince in tre set per il passaggio della Croazia ai Play-Off per il World Group.

LE FORMAZIONI E I PRECEDENTI TRA I GIOCATORI

Italia: Simone Bolelli, Fabio Fognini, Paolo Lorenzi, Andreas Seppi
Capitano: Corrado Barazzutti

Croazia: Marin Cilic, Ivan Dodig, Nicola Metkic, Mate Pavic
Capitano: Zeliko Krajan

Capitan Barazzutti ha preferito dare fiducia a Bolelli e Fognini per il doppio e quindi ha escluso Bracciali convocando invece un singolarista in più, Paolo Lorenzi, che per quanto fatto nell’ultimo periodo della sua carriera meritava sicuramente questo riconoscimento.

Seppi è il nostro leader e lo ha dimostrato se ce ne fosse stato bisogno agli Australian Open, insomma stavolta in partenza non siamo messi male.

I croati si affideranno a Cilic e Dodig, probabilmente singolaristi e doppisti. Karlovic ha dichiarato che a 34 anni è giunto il momento di passare la mano nella competizione a squadre lasciando così sguarnita la formazione croata di una valida alternativa. Proprio negli allenamenti di questi giorni si è infortunato Antonio Veic ed il suo posto è stato preso da Nikola Metkic che affiancherà Mate Pavic, ma la sostanza cambia ben poco.

I precedenti tra i giocatori sottolineano come sia Cilic l’unico baluardo croato. Il 24enne di Medjugorje ha battuto due volte su due Bolelli (sul cemento del Challenger di Dallas e sul rosso di Monte Carlo) ed è in vantaggio 5-4 nei precedenti con Seppi che però negli ultimi anni ha vinto le uniche sfide sulla lunga distanza: 64 67 67 64 61 sul duro indoor di Dubrovnik in Davis nel 2008 e 67 63 26 64 62 agli Australian Open. Il croato di Medjugorie è anche avanti 2-1 con Fognini, che ha vinto il primo confronto diretto nel 2009 (62 60 a Montecarlo).

Decisamente più malleabile Dodig, che ha perso due volte su due incontri contro Seppi (sul rosso di Belgrado e sul veloce indoor di Metz) e contro Lorenzi sull’erba di s’Hertogenbosch, ma ha vinto l'unica sfida contro Fognini, 46 61 63 a Bercy nel 2011.

LA SEDE

Si giocherà sulla terra rossa indoor del Palavela di Torino.

La nostra nazionale ha giocato per l'ultima volta nel capoluogo piemontese nel 1973 contro la Spagna (in una sfida caratterizzata dall’assenza di Panatta e Bertolucci che avevano appoggiato Niki Pilic e quindi avevano aderito al boicottaggio di Wimbledon venendo così puniti con l’esclusione dalla nostra federazione) battuta 3-2. Questo l'elenco completo delle sfide:


1928
European Zone Quarterfinal ITALIA - INDIA 4-1

Outdoor. Clay. Tennis Club Juventus, Turin

1931
European Zone, 2nd round ITALIA - OLANDA 3-0

Outdoor, Clay. Lawn Tennis Club (Stadium), Turin

1948
European Zone Quarterfinal ITALIA - DANIMARCA 5-0

Outdoor, Clay, Tennis Club Juventus, Turin

1949
European Zone Quarterfinal ITALIA - CILE 4-1

Outdoor, Clay. Sporting Club, Turin

1953
European Zone Quarterfinal ITALIA - SVEZIA 4-1

Outdoor, Clay, Sporting Club, Turin

1960
European Zone Quarterfinal ITALIA - CILE 3-2

Circolo della Stampa-Sporting Club, Turin

1964
European Zone Quarterfinal ITALIA - SVEZIA 1-3

Outdoor, Clay, Circolo della Stampa-Sporting Club, Turin

1970
European Zone A, 1st round ITALIA - CECOSLOVACCHIA 2-3

Outdoor, Clay, Monviso TC, Grugliasco, Turin

1973
European Zone A Semifinal ITALIA - SPAGNA 3-2

Outdoor, Clay, Circolo della Stampa-Sporting Club, Turin

1980
European Zone A Semifinal ITALIA - SVIZZERA 5-0

Outdoor, Clay, Monviso TC, Grugliasco, Turin

IL PRONOSTICO

A guardarla così è sicuramente la più grossa occasione che ci sia capitata negli ultimi anni e sarebbe un delitto non sfruttarla. Soprattutto perché così almeno quest’anno ci potremmo evitare (al di là della possibilità o meno di andare avanti in seguito) lo stillicidio dei play-off a settembre.

Seppi è in gran forma, Fognini e Bolelli sembrano molto affidabili in doppio, possiamo avere qualche dubbio sulla testa di Fabio in singolare, ma sulle sue capacità tecniche non si può e non si deve discutere.

Ed allora? Cilic non è un avversario facile, mai e soprattutto in Davis. L’anno scorso giocò un incredibile singolare in Argentina contro Nalbandian vincendolo al quinto set ed era da poco tornato in attività dopo un lungo infortunio. Cioè il risultato migliore nelle peggiori condizioni possibili, quindi il nr. 1 croato bisogna batterlo sul campo, inutile sperare in regali.

Ma due punti con Dodig sono alla nostra portata? Il nr. 59 del ranking è un giocatore abbastanza difficile da decifrare, capace di grosse imprese e di incredibili scivoloni, giocatore ci verrebbe da dire di striscia per usare un termine consono al basket.
Ma se vogliamo andare avanti (e sarebbe la prima volta dal 1998) non possiamo prescindere dalle due vittorie contro il nr. 2 croato, ottenute quelle saremmo già a buon punto.

La sfida sarà equilibrata ma stavolta forma, risvolti tecnici (senza sottovalutare che i due singolaristi croati giocheranno tutti e 3 i giorni e quindi potrebbero accusare la fatica nella giornata decisiva) ed il cuore ci fanno leggermente propendere per la nostra squadra, diciamo Italia 55%- Croazia 45%.

Ripetiamo quanto scritto all’inizio, sprecare l’occasione sarebbe davvero delittuoso.

 

Stefano Tarantino

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