10/02/2013 14:14 CEST - Federation Cup
TENNIS - Il titolo è la libera interpretazione della dichiarazione di Capitan Barazzuti: "Due a zero è meglio di uno pari". Buona prestazione anche del pubblico, prima un po' tiepido ma scatenato nel finale. Da Rimini il fotoracconto di Monique Filippella
Una giornata gelida e nuvole di un grigio tendente al nero "OraTiInzuppo" salutano questa prima fase della sfida di Federation Cup tra Italia e Stati Uniti.
Prima dell'ingresso del pubblico nel Palazzetto faccio un giro per orientarmi in questo labirinto di Stand, Bar, Banchi degli accrediti. Per fortuna ci sono degli addetti gentilissimi (ed elegantissimi), che con la tipica cortesia romagnola ti indirizzano e traggono di impaccio.
Si provano gli ultimi dettagli della macchina organizzativa: in campo il settore tecnologico la fa da padrone: c'è perfino una consolle per il DJ. Magari ci farà ballare il liscio tra un punto e l'altro....
I fotografi incamerano scatti di "colore"
ed è facile distrarsi ammirando la divisa ufficiale della Nazionale, in vendita qui al 105 Stadium
o rimanendo meravigliati dalla velocità con cui vengono voltate le piadine (sono così veloci che la piadina è mossa; se le racchette italiane oggi saranno così veloci possiamo stare tranquilli!)
Chi non si distrae è Jamie Hampton, che si isola per concentrarsi a suon di musica in vista dell'imminente partita
Finalmente, annunciate dall'arrivo di uno stuolo di raccattapalle minuscoli (beh, almeno i primi della fila!)
fanno il loro ingresso in campo e si schierano le due rappresentative
per ascoltare l'inno Americano (rigorosamente con mano sul cuore.... vero Jamie????)
e quello Italiano (Stringiamoci a coorte!)
Il 105 Stadium è tappezzato di cartelli dei tifosi, in buona parte per Sara, che qui è di casa!
Ce ne sono dappertutto, anche nei punti più inaccessibili
e in quelli più visibili
Ma finalmente si inizia: Sara Parte subito decisa
e Jamie cerca di resistere... Qu in sala stampa dalle postazioni dei fotografi sale unanime il commento: te credo che perde: gioca a occhi chiusi! (Naturalmente questa è la versione dei fotografi romani)
Sara è un rullo compressore, e nonostante tenti in tutti i modi di dare del vantaggio alla Hampton torcendo in modo certamente innaturale il polso
non fa prigionieri!
Abbiamo delle prove che di tanto in tanto Jamie gli occhi li apre...
e, per inciso, non è esattamente che colpisca a casaccio!
Ma contro la Sara di oggi non ce n'è per nessuno, e a fine partita scatta il ringraziamento al pubblico
Ecco la reazione ai complimenti dei telecronisti
Jamie è abbastanza dispiaciuta per non aver espresso al meglio il suo tennis, anche se ammette che contro Sara era veramente difficile far di meglio!
Sara invece è su una nuvoletta, ancor di più perchè è stata scelta una divisa molto elegante, bordata di un azzurro perfettamente in tinta con i suoi occhi
Ma le conferenze stampa non sono ancora terminate che in campo entra Roberta Vinci, concentratissima (e tesissima). Il primo set vola via in una mezz'oretta: due game di studio, break e controbreak, poi due break definitivi per chiudere 6-2
Non so cosa abbia potuto dire Corrado a Roberta, ma il suo sguardo lascia adito a diverse interpretazioni
Varvara Lepchenko però inizia a carburare
non molla un punto e si aggiudica 6-4 un set molto combattuto
Il terzo set è fin dall'inizio in salita per Roberta: subisce un break
che però si riprende subito.
In panchina, Liezel Huber coccola e culla, a ritmo della musica dei cambi campo, il bimbo che ha da poco adottato.
Varvara Lepchenko però è oramai padrona del campo, e si porta, non senza dover sudare, sul 5-1.
Roberta a questo punto mette in campo orgoglio, tenacia, bel gioco, nervi.... e riesce a raggiungere l'avversaria sul 5 pari, a prezzo di grandissimo sforzo.
Inizia infatti a dover combattere, olre che contro l'avversaria, contro i crampi
che hanno iniziato a tormentarla, nonostante i trattamenti ai cambi di campo da parte del prof. Parra
Varvara Lepchenko approfitta di un game in cui Roberta viene abbandonata dalla prima di servizio e piazza un break
Per conquistare infine la partita, esprimendo più sollievo che gioia,
mentre la povera Roberta, sostenuta dallo staff medico della Nazionale, viene accompagnata negli spogliatoi
In conferenza stampa Varvara Lepchenko spiega con un sorriso di aver seguito i consigli di Mary Jo Fernandez: esordire in Fed Cup fuori casa è difficile, il pubblico può essere molto rumoroso. Dovete immaginare che il tifo si per voi!
Roberta invece rimane negli spogliatoi per subire dei trattamenti alla gamba, e in conferenza stampa viene Corrado Barazzutti. "sarebbe stato meglio stare 2-0?" "Certo, meglio stare 2-0 che 1-1"
A domanda..........
Monique Filippella