10/02/2013 21:48 CEST - FED CUP

R.Ceca ok. Semifinale Russia-Slovacchia

TENNIS - La Kvitova batte in tre set la Stosur (annullando un match point) e garantisce alle campionesse in carica la 7° vittoria consecutiva in Fed. A Mosca la Russia riesce a ribaltare un pericoloso 1-2 contro il Giappone. Impresa Slovacchia in Serbia anche senza la Cibulkova. Stefano Tarantino

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Ayumi Morita, eroina giapponese a Mosca
Ayumi Morita, eroina giapponese a Mosca

RUSSIA-GIAPPONE 3-2 (Stefano Tarantino)


Morita-Vesnina 64 61

Tarpischev cambia la Kirilenko (indisposizione fisica) con la Vesnina che ha giocato un ottimo inizio di stagione, dall'altra parte Ayumi Morita che ha vinto le ultime 13 partite giocate in Fed e ieri ha annichilito la Makarova.

La giapponese non si vuole fermare oggi e riprende da dove aveva finito ieri, corre lungo la linea di fondo senza fermarsi mai, recupera l'impossibile e quando può spara dei rovesci bimani lungolinea sui quali la Vesnina può ben poco.

La tennista russa al contrario della Makarova ieri non perde la testa, prova a ragionare e giocare con calma ogni punto, ma dall'altra parte trova una sorta di muro che è difficile da buttare giù.
Tutti i game sono molto combattuti ma all'inizio è la Vesnina che sbaglia di più.
Così la Morita scappa subito sfruttando la prima palla break che le si presenta e sale 4-1.

La russa potrebbe rientrare nel settimo game ma non sfrutta due palle break, mentre sul 2-5 si gioca un game interminabile che dura 12 minuti, dove si giocano 16 punti e nel quale la Vesnina deve annullare due set point alla Morita prima di portare a casa la battuta.

Pare il momento propizio la tennista di casa, nel nono game la Morita sbaglia una comoda voleé e subisce una gran risposta della Vesnina, 0-40 e 3 palle per il controbreak russo. Basta la prima, gratuito di rovescio della giapponese e siamo 5-4.
Ma la Morita si conferma un “animale” da Fed, così nel decimo gioco recupera da 30-15 a 30-40 con due fantastici rovesci lungolinea. La Vesnina annulla il terzo set point del set con un servizio vincente ma poi sbaglia due rovesci di fila e cede 6-4.

I numeri confermano che non è una gran partita tecnicamente (8-23 il saldo vincenti-gratuiti della russa, 12-17 quello della giapponese), ma agonisticamente è una battaglia all'ultima palla.

Si ricomincia e la Morita rifiata un attimo, la Vesnina cerca di essere più aggressiva, approfitta di un paio di gratuiti dell'avversaria e strappa subito la battuta alla giapponese.
Il vantaggio si rivela effimero, altro game infinito quello seguente dove si giocano 14 punti, la russa spreca da 40-15 e concede una prima palla del controbreak che annulla con un servizio vincente.
La Morita annulla la terza palla dello 0-2 e si procura una seconda palla che stavolta viene annullata grazie ad un nastro fortunato. Ma la giapponese è di ferro, schiaffo al volo della Vesnina ed incredibile passante in corsa di diritto incrociato della Morita, terza palla per pareggiare sull'1-1.
La Vesnina non sa più che fare, sbaglia un diritto e cede la battuta.

La giapponese ora viaggia con il vento in poppa, la sua avversaria va nel pallone e crolla psicologicamente.
Nel quarto game la Vesnina con un doppio fallo concede un'altra palla break che la Morita sfrutta grazie ad un gratuito di rovescio dell'avversaria.
La tennista di casa crolla, la Morita dilaga chiudendo 6-1 per l'incredibile 2-1 giapponese a Mosca.

Makarova - Date-Krumm 6-1 6-1
Ekateryna Makarova non lascia scampo alla veneranda Date-Krumm rifilando all'avversaria un impietoso doppio 6-1 e rimediando all'impresa della Morita. Il risultato della disfida è demandato al doppio che vedrà in campo la coppia Vesnina/Makarova opporsi al duo nipponico composto da Morita e Doi.

Makarova/Vesnina - Doi/Morita 6-2 6-2
Veloce la fine di quest'incontro con le russe che si dimostrano troppo superiori alle avversarie e chiudono con un doppio 6-2 sforando di soli cinque minuti l'ora di gioco. La vittoria vale l'accesso alla semifinale dopo l'imprevisto della sconfitta subita dalla Vesnina.

 

REPUBBLICA CECA - AUSTRALIA 3-0 (Karim Nafea)

Kvitova - Stosur 2-6 7-6(3) 6-4
In due ore e cinque minuti Petra Kvitova supera ansie, limiti, errori al limite dell’immaginabile e Samantha Stosur per regalare alla nazionale ceca la quinta semifinale di Fed Cup consecutiva.
L’ex campionessa di Wimbledon è entrata in partita con un set di ritardo; la Stosur, infatti, dopo la brutta sconfitta di ieri è tornata in campo con una rinnovata calma.

Senza dover forzare e senza correre rischi l’Australia ha lasciato che la Kvitova tenesse il pallino del gioco sfruttando il gran numero di errori della ceca. Il primo set termina 6-2 senza che la Kvitova crei pericoli.

La seconda frazione vede una Kvitova più in palla e mentalmente più pronta a dar battaglia. La continuità tuttavia continua a latitare con la ceca che manca della solidità necessaria per conquistare e mantenere un vantaggio. Dopo un scambio di break nelle prime battute del parziale, il punteggio si stabilizza seguendo i servizi. Sul 5-4 la Stosur riesce ad issarsi a matchpoint ma la Kvitova trova il coraggio (pazzia?) di tirare una seconda molto audace che coglie la Stosur impreparata. Il match prosegue ed arriva al tie-break. Ancora una volta la Stosur sembra avere la partita in mano quando una Kvitova piuttosto affretta le regala un minibreak sbagliando un diritto a campo completamente sguarnito. Dallo 0-2, tuttavia, Kvitova piazza un parziale di 6 punti, chiudendo 7-3 e facendo pagare all’avversaria la mancanza d’iniziativa.

La fragile australiana subisce il colpo e non si presenta nel terzo parziale che vede la Kvitova finalmente veloce sulle gambe e ben centrata con i colpi. Sul 5-0, tuttavia, decide di complicare l’assunto lasciando che la Stosur recuperi fino al 5-4. Servendo nuovamente per il match, tuttavia, ritrova calma e servizio  chiudendo il game e regalando la quinta semifinale di fila alle campionesse in carica.

SERBIA - SLOVACCHIA 1-3

Cepelova - Jovanovski 5-7 7-5 11-9
Jana Cepelova compie un mezzo miracolo riuscendo a domare le accelerazioni e la potenza della Jovanovski regalando un punto fondamentale alla Slovacchia. In un match tesissimo tra due giovani prospetti la slovacca è stata molto saggia e caparbia nell’assecondare gli alti e i bassi della serba.

Serba che ha iniziato molto bene conquistando un break di vantaggio e costringendo l’avversaria sulla difensiva in più di un’occasione. La Cepelova è stata però molto attenta, rimanendo attaccata al match in attesa del calo della Jovanovski. Per il contro break è solo questione di tempo ma, una volta completata la rimonta, Jana non trova l’occasione per allungare a sua volta e, anzi, tira il fiato. La serba, tornata lucida, piazza l’allungo definitivo chiudendo in extremis per 7-5.

Il servizio non è un fattore e le giocatrici non possono permettersi alcun passaggio a vuoto. Nel secondo parziale si ripete il copione che aveva animato il primo. I break si succedono ai contro break con naturale fluidità e nessuna delle due sembra in grado di prendere il controllo. Non c’è vero equilibrio ma un’alternanza di parziali a favore dell’una e dell’altra. La Cepelova, però, riesce a concentrare nelle ultime battute del set alcune ottime giocate, pareggiando il conto con un altro 7-5 e rimandando il tutto al set decisivo.

La fiera del break continua e la Cepelova, che serve per seconda, spreca molte opportunità di chiudere il match (senza tuttavia avere match point) concedendo puntualmente il contro break alla Jovanovski, sempre sul filo della crisi di nervi. La slovacca è, però, più solida e riesce finalmente a conquistare matchpoint, trasformandoli alla prima occasione.

Hantuchova - Dolonc 6-3 6-2
Ed è stata veramente decisiva la debacle della Jovanovski perchè Daniela Hantuchova non ha tremato nell'ultimo singolare dell'incontro tra Serbia e Slovacchia facendo pesare le trentaquattro posizioni di vantaggio sulla Dolonc. Il break arriva immediatamente, una dichiarazione d'intenti per la slovacca. In ogni situazione Daniela fa di tutto per mantenere le distanze, evitando di far entrare in gioco il pubblico ed acquisendo risultato e qualficazione con un 6-3 6-2.

 

 

 

 

Stefano Tarantino

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