14/02/2013 14:58 CEST - Coppa Davis

Canada-Italia a Vancouver o Calgary? Tutte le sedi possibili

TENNIS - Entro il 20 febbraio il Canada deve scegliere la sede del quarto di finale con l'Italia. Si giocherà sul veloce, dove Raonic e Levine sono favoriti, e al coperto, visto il clima. Favorite sembrano Calgary e Vancouver. A Montreal il Bell Centre è occupato dall'hockey e dai concerti. Possibile Toronto, dove però ci sono quasi 1 milione di italiani di prima o seconda generazione. Vanni Gibertini

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La Coppa Davis (foto Paul Zimmer)
La Coppa Davis (foto Paul Zimmer)

A quindici anni dall’ultimo quarto di finale di Coppa Davis, l’Italia si trova costretta a giocarsi le sue chance di semifinale in trasferta contro una nazionale giovane ma temibile come quella canadese, capace di buttar fuori dal tabellone principale una Spagna sia pur rimaneggiata, ma che è andata a Vancouver con rappresentanti comunque validi.

Non è difficile ipotizzare che la superficie scelta sarà moto rapida: il n.1 canadese, Milos Raonic, ha uno dei servizi più terrificanti del circuito, e si è sempre espresso al meglio sui terreni duri indoor. Ed anche gli altri componenti della squadra biancorossa si trovano a proprio agio sui campi in cemento, compreso il nuovo acquisto Jesse Levine, n. 95 del ranking ATP, che dal 2013 ha scelto di rappresentare il Canada (è nato ad Ottawa e dispone di doppio passaporto) dopo essere stato fino al 2012 tennisticamente americano.

D’altronde giocare all’aperto in Canada ad inizio aprile (il match di quarti di finale è in programma dal 5 al 7 aprile) è praticamente impossibile, e se si aggiunge che sul territorio canadese di fatto esistono pochissimo campi in terra battuta, si capisce come la scelta della superficie risulti per certi versi obbligata.

Il regolamento della Coppa Davis richiede che la Nazione ospitante renda nota all’ITF la sede proposta per l’incontro entro quindici giorni dal termine del primo turno, quindi il dossier dovrà essere fatto pervenire a Londra entro mercoledì 20 febbraio. Vediamo dunque quali sono le opzioni tra cui i nostri avversari possono scegliere per ospitare l’incontro, andando in ordine rigorosamente alfabetico e valutando i pro ed i contro di ogni sede.

Calgary – La città dell’Alberta, famosa per aver ospitato le Olimpiadi Invernali del 1988 nelle quali il nostro Alberto Tomba conquistò due medaglie d’oro, presenta come sua maggiore credenziale la propria inespugnabilità negli incontri di Davis: cinque volte il Canada ha giocato nella Stampede Corral Arena (circa 6.500 posti a sedere) e cinque volte ne è uscito vincitore, inclusa un’affermazione contro il Brasile di Gustavo Kuerten nel 2003. Si tratta di una località non proprio facilissima da raggiungere, nella quale il clima in primavera può essere imprevedibile, ed il trovarsi a 1049m sul livello del mare certamente contribuirebbe a rendere i servizi di Raonic ancora meno controllabili.

Montreal  - La capitale economica del Quebec è la sede dei tornei ATP e WTA che detengono il record di pubblico per gli eventi di una settimana. Ragion per cui non dovrebbe essere difficile riempire gli spalti per questo incontro di Davis. Inoltre, è proprio qui che Tennis Canada ha il proprio centro tecnico, e sarebbe piuttosto semplice far leva sulle strutture organizzative della Rogers Cup (giudici di linea, raccattapalle, transportation, personale di servizio, etc...) per mettere in piedi il weekend di Davis. Il problema maggiore per questa sede è rappresentato dalla disponibilità dell’impianto: il Bell Centre (circa 22.000 posti di capienza per il tennis) nel periodo in questione è occupato da due partite della franchigia NHL dei Montreal Canadiens (l’hockey è quasi una religione da quelle parti) oltre a due concerti rock (Alicia Keys è uno dei nomi in cartellone), e se si esclude la costruzione di una struttura apposita all’interno dello Stadio Olimpico, non si vede dove altro potrebbe essere ospitato il match di Davis.

Toronto – La città più popolosa del Canada (oltre 5 milioni di abitanti) parrebbe la scelta più ovvia per l’incontro più importante che il tennis canadese abbia mai disputato nella sua carriera in Coppa Davis, tanto più che è proprio lì che è cresciuto il suo giocatore più rappresentativo, Milos Raonic. Nonostante le arene principali siano occupate da hockey, basket e baseball (i Toronto Maple Leafs dell’hockey NHL ed i Toronto Raptors del basket NBA giocano all’Air Canada Centre, mentre i Toronto Blue Jays delle MLB di baseball sono di casa al Rogers Centre), l’impiantonon sarebbe necessariamente un problema. La Ricoh Arena (8200 posti di capienza) è relativamente libera nel periodo della Davis, è situata a non più di 15 minuti dal centro di Toronto ed è ben servita dai mezzi pubblici. La questione più spinosa è rappresentata dalla grande difficoltà con la quale si riescono a vendere gli spettacoli sportivi e non alla popolazione di Toronto. Hockey a parte, tutto il resto “tira” abbastanza poco nella città dell’Ontario, la quale fa regolarmente registrare dati di presenze del 20-30% inferiori a quelli di Montreal negli anni in cui ospita la Rogers Cup. Anche ai giocatori canadesi Toronto non è mai andata particolarmente a genio (a parte la situazione personale di Raonic), e se si aggiunge che nella conurbazione di Toronto-Mississauga-Niagara Falls risiedono oltre un milione di italiani di prima o seconda generazione, è improbabile che Tennis Canada scelga di disputare un incontro in un luogo che potrebbe arrivare ad essere quasi un “campo neutro”.

Vancouver – Scelta come sede del primo turno 2012 contro la Francia per evitare di far giocare i francesi a Montreal, dove sarebbero stati praticamente in casa, la città della British Columbia si è dimostrata estremamente calorosa nei confronti della propria rappresentativa di Davis, e il Doug Mitchell Thunderbird Sports Centre (7.200 posti di capienza) ha fatto da cornice più che degna alla sconfitta dello scorso anno contro i “Bleu” ed alla insperata vittoria di quest’anno contro la Spagna. La macchina organizzativa e promozionale sembra ben oliata, l’impianto non ha grossi problemi di disponibilità (costruito appositamente per le Olimpiadi del 2010, viene utilizzato solamente dalle squadre di hockey della University of British Columbia e per qualche occasionale concerto rock) e dal punto di vista di Tennis Canada, la Coppa Davis rappresenta l’unica occasione di portare il grande tennis in una zona che nonostante rappresenti la regione con i tassi di crescita più elevati del Paese per quel che concerne il numero di praticanti, non ha altre possibilità di assistere al tennis che conta.

Winnipeg – Battuta in volata da Vancouver per l’organizzazione del match con la Spagna nonostante un metodo molto creativo per dimostrare il supporto dei fan (2385 persone avevano pagato un deposito di $25 come impegno ad acquistare i biglietti per il match di Davis nel caso in cui si fosse disputato a Winnipeg), la capitale del Manitoba ha insormontabili problemi di disponibilità della struttura, dato che l’unica arena della città, l’MTS Centre (15000 posti) è occupata dalla squadra NHL dei Winnipeg Jets.

In virtù di quanto detto, sembra dunque molto probabile che l’incontro verrà assegnato ad una città della costa Ovest, probabilmente Vancouver o Calgary, anche se l’ipotesi Toronto non è forse del tutto impercorribile.

Vanni Gibertini

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