14/02/2013 10:59 CEST - Tennis flash

San Paolo, Nadal si lamenta: "Terra troppo scivolosa, pessima illuminazione"

14.2.2013

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Un caso Madrid. O quasi, per Rafa Nadal, che appena sbarcato a San Paolo e provato il campo centrale del 500 brasiliano superando in doppio con David Nalbandian la coppia Andujar/ Garcia Lopez, parla di una terra fin troppo scivolosa per le sue ginocchia ancora fragili, e di palline difficili da vedere.

il Re della terra non lesina frecciatine su vari temi caldi, dalla distribuzione dei tornei rispetto alle superfici, oppure sulla regola dei 25'' come tetto massimo tra un punto e l'altro. Ma ci si scatena soprattutto sulla struttura del calendario. "Potreste immaginare un giocatore di calcio giocare sempre sul cemento?", disse provocatoriamente lo spagnolo domenica scorsa, subito dopo aver perso la finale del 250 di Vina del Mar contro Horacio Zeballos.

" Io non posso riprogrammare del tutto il mio modo di essere e di giocare" ha aggiunto, "e vorrei tanto arrivare al 2016 avendo il 100% della condizione. Ma tra non molto avremo addirittura l'80% dei tornei sul veloce,mentre fino a 10 anni fa erano soltanto la metà. Non si potrebbe tornare a quello schema, che dava pari dignità a tutti i tennisti?".

Anche nello staff medico dell'ex n.1 del mondo qualche mal di pancia c'è, e Nadal non poteva tenerne conto: troppe tappe bruciate, troppi impegni consecutivi da sostenere, con ritmi fin troppo elevati.

 

Perlomeno è questo il parere di Angel Ruiz Cotorro, intervistato ieri sera a BBC Sport: "So che Rafa vuole tornare a certi livelli e che siamo nelle condizioni di potercela fare". Cotorro ha spiegato che l'uso di scarpe ortopediche per bilanciare una congenita malformazione ossea può aver conteribuito, alla lunga, agli infortuni di Nadal. Anche se, specifica Cotorro, aver giocato quasi dieci anni ad altissimi livelli con il suo tennis è la causa principale della sua attuale condizione.

Per il recupero, ha spiegato Cotorro, "abbiamo usato tantissimo la cyclette, dalla stazionaria alla ellittica, e ovviamente il tapis roulant", precisamente l'Alter-G, un tradmill antigravitazionale: si tratta di uno speciale tapis roulant, sviluppato dalla NASA, con una camera d'aria che consente di applicare una forza di sollevamento in grado di alleggerire il peso del corpo è alleggerito fino all'80%. Gli atleti possono correre rispettando i pattern motori senza compromettere la biomeccanica del movimento.

"Sono soddisfatto", prosegue, "ma bisogna anche scegliere i tornei con cura, entrare nel circuito gradualmente, non può fare come ha fatto per nove anni. Anche se si deve rinunciare a qualche torneo sulla terra, dove c'è la possibilità di scivolare senza far soffrire troppo i tendini, che ricordiamo devono rigenerare le fibre per assicurargli un completo recupero".

Non è guerra, ma Nadal farà la sua battaglia.

Davide Uccella

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