18/02/2013 00:27 CEST - ATP SAO PAULO

Sao Paulo, Nadal fa 51 Primo titolo dal Roland Garros

TENNIS - Nadal torna a vincere un torneo dopo il Roland Garros. A Sao Paulo batte uno spento Nalbandian 62 63 vincendo gli ultimi sei game. 51mo titolo in carriera, il secondo in questo torneo. Alessandro Mastroluca

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Rafael Nadal
Rafael Nadal

Avrebbero dovuto giocare il doppio insieme a Sao Paulo, invece Nadal e Nalbandian, che giocheranno un'esibizione a Buenos Aires a novembre, si ritrovano avversari in finale. Un discreto Rafa batte un pessimo argentino 62 63, vincendo gli ultimi sei game del match, e celebra così il 51mo titolo in carriera, il primo dopo il Roland Garros, il secondo in questo torneo dopo il sigillo alla sua prima partecipazione nel 2005, quando ancora si giocava a Costa do Saouipe. Nalbandian perde la 13ma finale su 24, la prima sulla terra battuta in cinque anni, dalla sconfitta ad Acapulco contro Almagro, che qui ha eliminato nei quarti.

Entrambi tengono i primi turni di servizio senza troppe difficoltà, a parte il primo game, in cui Nadal infila quattro punti consecutivi da 0-30. Il settimo confronto diretto, il primo sulla terra battuta (l'unico possibile precedente sul rosso è saltato per il walkover dell'argentino nei quarti a Barcellona nel 2009), si accende al sesto game. L'uncino stretto di dritto in diagonale regala a Nadal tre palle break consecutive (0-40); Nalbandian salva la prima col suo colpo migliore, il rovescio lungolinea, ma subisce la risposta vincente del maiorchino che vanifica il suo tentativo di serve and volley.

E' certamente il miglior Nadal visto in queste due settimane, sia in termini di meccanica e fluidità dei gesti, sia di leggerezza negli spostamenti. Manca ancora la spinta con le gambe per generare più profondità, ma il maiorchino tende a bilanciare questa mancanza con un po' di spinta in più al servizio e con la ricerca di angoli più stretti e traiettorie più filanti durante lo scambio.

Il suo livello attuale basta comunque a scaldare il pubblico che finalmente riempie il bel Gimnasio do Ibirapuera. C'è anche una buona componente di tifosi argentini sugli spalti nella capitale paulista, che si fa sentire quando Nalbandian ha l'immediata palla del controbreak. Rafa però spegne le loro speranze con la combinazione servizio-dritto in avanzamento.

Gli argentini hanno poche occasioni di entusiasmarsi, però. Per tutto il parziale Nalbandian è spento, perde troppo spesso il controllo dei colpi e non riesce mai a incidere con il rovescio. Eloquente l'errore che gli costa il secondo break e il primo set: da 40-0, Nalbandian subisce cinque punti di fila e chiude scentrando il rovescio lungolinea dopo la risposta incrociata di dritto di Nadal. Lo sbaglia perché si muove in ritardo, perché cerca male la palla, rimane troppo fermo con le gambe e distante col corpo.

Come nel primo set, Nadal va sotto 0-30 nel primo turno di battuta, ma stavolta un dritto lungo e un gran passante di rovescio in corsa di Nalbandian gli costano il break. Rafa però è sempre più in difficoltà: cancella una prima palla del 3-0 "pesante" con una mortifera seconda al corpo, ma sulla seconda il dritto scappa lungo. A Rafa, come ha dichiarato dopo la semifinale con Alund, "mancano tutte le cose che mi rendono competitivo". Lo spirito, però, non è fra queste e il maiorchino recupera immediatamente i due break di svantaggio. Anche se l'argentino prova a giocare con i piedi più vicini alla riga, è sempre Nadal che fa la partita.

Se poi Nalbandian affossa a rete anche un rovescio in avanzamento (perché al salto?) dalla riga del rettangolo di servizio, il suo destino è davvero segnato. Terzo break di fila per Nadal che va a servire per il match e chiude alla prima occasione con l'ennesimo errore di rovescio di Nalbandian, che subisce così la quinta sconfitta consecutiva nei sette confronti diretti con il maiorchino.

Una finale persa e un titolo vinto nelle prime due settimane dopo sette mesi di stop non bastano a dire che Rafa è tornato. Ma sicuramente è sulla buona strada.

Alessandro Mastroluca

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