21/02/2013 14:32 CEST - Flash
TENNIS - Dopo le tante incomprensioni, l'ATP approva l'aumento del prize money a Indian Wells. Quest'anno montepremi record: 5.030.402 dollari, di cui un milione al vincitore. Vanni Gibertini
Dopo le mille incompresioni e le polemiche che avevano fatto da corollario alla titubanza dell’ATP nell’accettare la richiesta di aumento montepremi da parte del BNP Paribas Open di Indian Wells, l’Associazione Giocatori ha finalmente acconsentito ad accogliere la domanda degli organizzatori californiani. Di conseguenza la prossima edizione del torneo al via il 4 marzo distribuirà la somma record di 5.030.402 dollari, di cui un milione andrà al vincitore.
“Gli aumenti di montepremi sono sempre un segnale positivo dello stato di salute del nostro sport – ha commentato il CEO uscente dell’ATP Brad Drewett – tuttavia è necessario mettere in atto dei meccanismi di controllo in osservanza delle regole dell’ATP che hanno come scopo quello di assicurare che il denaro investito nel nostro sport sia distribuito in maniera equa e proporzionale tra i vari turni. Nel corso delle ultime settimane abbiamo lavorato a stretto contatto con gli organizzatori per trovare una soluzione che si avvicini il più possibile alle linee guida dell’ATP, e sono lieto di comunicare che abbiamo raggiunto un accordo di mutua soddisfazione”.
L’ATP ha inoltre annunciato che questa diatriba ha portato alll’introduzione di una regola generale, valida per tutti i tornei del Tour, che sarà applicata ogni qualvolta gli organizzatori vorranno deviare dalle linee guida dell’ATP concernenti la distribuzione del montepremi tra i vari turni.
Si conclude quindi con un lieto fine questa vicenda, al limite del grottesco, che ha visto protagonisti un munifico benefattore del tennis (il signor Larry Ellison, proprietario del BNP Paribas Open e CEO della Oracle) che voleva investire più denaro nel nostro sport e l’associazione giocatori che sembra va ostinata a rifiutarlo. E’ da sottolineare l’atteggiamento costruttivo dell’ATP che non solo ha posto riparo ad una situazione che stava diventando imbarazzante, ma lo ha anche fatto senza trattare il torneo di Indian Wells come “un’eccezione” , bensì modificando le proprie regole valide per tutti i tornei, delineando quindi un nuovo scenario normativo chiaro ed uguale per tutte le parti in gioco.
Vanni Gibertini