Djokovic, Federer, Murray, Wawrinka, Berdych, Nishikori, Nadal, Ferrer, Raonic e Simon, in rigoroso ordine di ranking, sono gli inquilini dell’attuale Top10. Niente di nuovo sotto al sole, dunque, specialmente in vetta dove il recente vincitore dell’Open degli Stati Uniti – nonché titolare di tre quarti dello Slam 2015 – Novak Djokovic, forte di un bottino di 16.145 punti, continua imperterrito a fare da lepre. Tuttavia da un esame più attento di questa composizione emerge un aspetto statistico alquanto interessante: l’età media dei dieci giocatori più forti al mondo è di circa 29 anni ed il più giovane, Milos Raonic, ha comunque già spento ben 24 candeline. Insomma, a dettare legge nel tennis non è quella che tipicamente si dice una banda di ragazzini. Altrettanto significativo è il raffronto con il recente passato. Dieci anni fa – più o meno a questo punto della stagione – la media era di soli 24 anni ed in seconda piazza un certo Rafa Nadal aveva da poco conseguito la maggiore età. Sulla stessa falsariga la situazione anche nel decennio precedente. Alla fine del 1995, infatti, la media era pressochè analoga con Yevgeny Kafelnikov e Thomas Enqvist appena ventunenni ma già estremamente competitivi. Casualità? Vien proprio da pensare che il tennis di vertice richieda oggigiorno una maturità fisica e mentale maggiore rispetto a prima. Se davvero così fosse, quali che ne siano i motivi, alle scalpitanti nuove leve non resta quindi che attendere il proprio momento. Con pazienza e soprattutto tanto lavoro. I vari Kirgios, Kokkinakis, Coric, Zverev e Rublev sono avvisati.
Matteo Parini
