A Brest (106.500, hard) erano quattro gli italiani presenti nel main draw. Il bilancio del primo turno si chiude in perfetta parità, con due vittorie e due sconfitte.
Testa di serie n.8 del seeding e miglior italiano per classifica, Luca Vanni ha trovato ben poca resistenza nel russo Ivan Nedelko liquidato in meno di un’ora e un quarto di gioco con il punteggio di 6-3 6-2. Per il toscano un secondo turno sulla carta abbordabile contro il francese Sebastien Boltz (n.291 ATP) giustiziere all’esordio del nostro Salvatore Caruso per 7-6 6-3. Un solo precedente tra loro, vinto da Vanni in due set nella stagione 2013.
Non ce l’ha fatta invece Matteo Donati, sconfitto dall’ostico (ed impronunciabile) Michal Przysiezny al termine di una partita abbastanza combattuta. Avanti di un set, l’alessandrino subisce la rimonta del polacco finendo per cedere alla distanza per 5-7 6-2 6-3.
Ma è Andrea Arnaboldi l’uomo del giorno. Opposto a Nicolas Mahut, idolo di casa, seconda testa di serie qui in Bretagna e n.69 ATP, il tennista milanese sfodera una delle migliori prestazioni dell’anno assicurandosi contro tutti i pronostici l’incontro. Decisivo il tie-break finale risolto sul filo di lana per 9 punti a 7 dopo che i primi due parziali si erano conclusi sul 2-6 6-3. Prossimo avversario il rumeno Adrian Ungur (n.173 ATP) che gli cede 19 posizioni nel ranking mondiale ma conduce per 3 a 1 nei confronti diretti, peraltro tutti giocati su terra.
Matteo Parini
