[1] N. Djokovic b. [Q] D. Brown 6-2 6-2
Novak Djokovic inizia il suo 2016 con un nuovo fisioterapista e un avversario inedito, l’imprevedibile Dustin Brown. Al ritorno sul campo dove, per l’unica occasione nell’arco di tutto il 2015, era stato eliminato prima di giungere in finale, il numero 1 al mondo ha superato un test che ha richiesto il rodaggio dell’intero repertorio dei suoi colpi per vendicare la sconfitta di suo fratello Marko nel 2010.
Brown ha già due match di qualificazione nelle gambe, spinge e si crea spesso delle opportunità per chiudere il punto, ma una serie di scelte tattiche infelici si sommano agli scambi controllati dal serbo, che prova a spingerlo oltre la riga di fondo per togliere profondità ai suoi colpi e gioca frequenti palle corte sui lati chiudendo poi al centro del campo lasciato vuoto. Djokovic conferma la statistica della scorsa stagione, che lo ha visto tenere il servizio nel 90% dei casi, il bizzarro Dustin si segnala per un delizioso pallonetto da dietro la schiena e qualche altro guizzo, e il set sembra scivolare via in un lampo. Brown non va mai a game point fino al suo turno di battuta sul 5-0, poi ha un sussulto e dopo aver mosso il punteggio strappa il servizio a un Djokovic calato di concentrazione. Un nuovo break del pupillo di Boris Becker, vincitore della prima edizione del torneo, però, vale l’uno a zero.
Nelle fasi iniziali del secondo set, allungandosi per rispondere a un potente servizio a uscire del tedesco-giamaicano, Djokovic cade e rimedia una lievissima distorsione alla caviglia, per fortuna priva di conseguenze. Nel sesto game Brown annulla una prima palla break, per poi sparare larga una comoda volée che di fatto conduce alla conclusione di un match senza storia. Pochi minuti dopo, due doppi falli di Brown mettono la parola fine all’incontro. Il primo collaudo della macchina Djokovic può lasciare i suoi sostenitori più che soddisfatti.
D. Dzumhur b. M. Cecchinato 6-4 6-2
A quasi due anni di distanza dal loro unico precedente, la finale dei Croatia F1 Futures 2013, Marco Cecchinato e Damir Dzumhur si affrontano nuovamente nell’incontro che è l’esordio stagionale per entrambi. Nonostante una miglior percentuale di prime in campo è l’italiano, attuale numero 90 del ranking, a concedere la prima palla break dell’incontro, subito annullata. Dopo un’altra palla break a testa non sfruttata nei successivi game Cecchinato, con il primo doppio fallo dell’incontro, cede il servizio e manda Dzumhur a servire per il set. Il bosniaco va sotto 0-30 ma si aggiudica il primo parziale senza troppi patemi.
Dopo un inizio di secondo set equilibrato, l’azzurro perde 11 punti consecutivi tra il quarto e il sesto game, cede cinque game di fila e rinvia ancora una volta l’appuntamento con la sua prima vittoria nella fase finale di un torneo del circuito maggiore.
Negli altri incontri nel programma di giornata in Qatar, il pronosticabile successo di Chardy e l’inaspettata sconfitta di Feliciano Lopez. Il francese si sbarazza con un doppio 6-1 della wild card domestica Zayid, nonostante il break subìto a freddo in avvio di match, mentre la testa di serie numero 5 viene rimontata nel derby spagnolo con Munoz de la Nava, che si regala il secondo turno. Ad attenderlo Edmund che, dopo aver dominato Goffin per un’ora nella finale di Coppa Davis, sconfigge il più esperto Klizan. L’olandese Haase trema ma batte il qualificato Karatsev, conclude la prima giornata del torneo la vittoria del russo Kuznetsov su Ilhan.
Risultati:
[7] J. Chardy b. [WC] M.S. Zayid 6-1 6-1
D. Dzumhur b. M. Cecchinato 6-4 6-2
[1] N. Djokovic b. [Q] D. Brown 6-2 6-2
[Q] K. Edmund b. M. Klizan 6-2 6-3
D. Munoz de la Nava b. [5] F. Lopez 3-6 7-6(4) 7-5
R. Haase b. [Q] A. Karatsev 5-7 6-1 7-5
An. Kuznetsov b. [WC] M. Ilhan 6-2 6-4
