Dopo quanto successo a New York, è un sollievo superare i primi due turni in tre buoni set ciascuno?
Sì, è ottimo aver vinto due partite ora. Penso di aver giocato bene in entrambe. Quindi si, guardo con fiducia a queste due settimane.
Hai ripensato nella off season riguardo a quanto è andato storto al primo turno dell’ultimo US Open? In seguito sembravi abbstanza confuso a livello mentale dopo quella partita.
Sì, è stata una dura sconfitta, soprattutto in uno Slam. E’ vero, non ho giocato bene in seguito, ma ho iniziato a giocare meglio a Londra e ho avuto una buona pausa. Penso di essermi preparato bene a Brisbane e qui la scorsa settimana, quindi penso di essere pronto per giocare quest’anno.
Krajicek ha detto di aver avuto l’impressione che tu gli abbia fatto commettere molti errori. Ti sei sentito in controllo per gran parte della partita?
Sì, penso di aver gestito io la maggior parte dei punti. Soprattutto cercavo di giocare veloce, perchè lui può essere pericoloso, in particolare col tetto chiuso. Lui ha un gran servizio, e ultimamente gioca più aggressivo, scende di più a rete. Ma penso di aver fatto bene, ho giocato profondo molto spesso. L’ho fermato, gli ho impedito di avanzare e ho servito bene. Questo è quello che mi ha aiutato molto oggi.
È stato difficile giocare contro un amico? L’hai dimenticato in campo questo?
Ci ho provato. Ho provato a non pensarci durante la partita. Ma non è mai semplice giocare contro i buoni amici, soprattutto lui che lo conosco da quando avevo quindici anni. Non è facile, ma sul campo provo a concentrarmi, chiunque ci sia al di là della rete.
C’è molta differenza a giocare col tetto chiuso?
Non è male. Avrei preferito fosse aperto, perchè lui può giocare meglio in indoor. Lui ha un gran servizio e, come ho detto, è un giocatore aggressivo. Ma penso di aver giocato bene col tetto chiuso. Mi piace giocare anche indoor. Non faceva differenza, in fondo, oggi.
Traduzione di Matteo De Laurentis
