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ATP

ATP Finals: Raonic sta bene e si vede, Monfils si arrende

LONDRA - Ottimo livello di gioco per il canadese. Gael Monfils cede in due set senza opporre resistenza, giocherà martedì con Dominic Thiem per restare in gara

Last updated: 14/11/2016 14:22
By Carlo Carnevale Published 13/11/2016
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5 Min Read
Milos Raonic - ATP Finals 2016 (Alberto Pezzali © All Rights Reserved)

I profili degli 8 protagonisti

Parla Ubaldo: i pronostici sulle ATP Finals 

dal nostro inviato a Londra

Gruppo Lendl (1a giornata)

[4] M. Raonic b. [6] G. Monfils 6-3 6-4

I dubbi sulla condizione fisica di Milos Raonic possono dirsi dissipati del tutto: il numero 4 del mondo vince il suo match d’esordio alle Finals 2016, mostrando buonissima qualità di gioco ed un’apprezzabile tenuta atletica. Sotto gli occhi attenti di Riccardo Piatti e Carlos Moya, il canadese dispone in due set di un Gael Monfils, all’esordio assoluto al Master di fine anno, come al solito spettacolare ma poco concreto, incapace di indirizzare sui giusti binari tattici l’incontro. Il francese non riesce infatti a spingere sul rovescio avversario, limitandosi troppo spesso a ribattere semplicemente i violenti attacchi che lo raggiungono, finendo con il subire quasi sempre l’iniziativa di Raonic. Mercoledì se la vedrà con Dominic Thiem per rimanere in vita nel girone.

Monfils parte sornione, quasi indolente: si incita a gran voce quando annulla due palle break nel secondo game (una delle quali addirittura con un ace di seconda), mentre Raonic continua a rispondere profondo e aggredire appena possibile. Il francese ne cancella una terza colpendo una riga certificata dall’Occhio di Falco, poi incappa in due doppi falli di fila e cede il servizio. Raonic sembra in condizioni molto migliori di quelle sospettate alla vigilia del torneo, con lo strascico dell’infortunio al quadricipite sofferto a Parigi che gli  aleggiava accanto: il dritto viaggia solido, i piedi sono costanti per quanto non rapidissimi. Per il servizio è sempre necessario il porto d’armi (223 km/h il più veloce del set) e si gira 3-0 in dodici minuti. Indegno il contrasto cromatico tra il verde acqua del completino di Monfils e il fondo celeste della O2 Arena, ben lontana dal tutto esaurito: il pubblico si scalda dopo ogni vincente di Gael, che inizia a lasciar andare il braccio senza pensare, ma gli accenni di rimonta sono frustrati dall’implacabile regolarità del servizio di Raonic. Stupende alcune seconde in kick del canadese, che rimbalzano oltre la spalla dell’avversario: Monfils non si risparmia dal dare spettacolo, nel sesto gioco inventa un dropshot di rovescio senza guardare, prima di chiudere il game con uno smash da poster. L’atmosfera è rilassata, divertita, grazie anche ad una gradevole selezione musicale deep chill ai cambi di campo: Milos continua a mettere in vetrina un’intelligenza superiore in battuta, con ottime varietà di traiettorie e decise discese a rete quasi sempre definitive, a testimoniare i sensibili miglioramenti conseguiti nel corso delle ultime due stagioni. Monfils cerca di manovrare quando entra nello scambio, senza però arrivare mai ai vantaggi, e in poco più di mezz’ora Raonic mette in borsa il primo parziale per 6-3.

Il dritto rimane il colpo chiave per tutta la durata dell’incontro: il canadese domina dal lato sinistro, colpendo piatto e in anticipo quando Monfils gli propone curve più alte per recuperare la posizione. Il guadalupense annulla una palla break in apertura di secondo parziale, nonostante evidenti problemi di aderenza al suolo che nei cambi di direzione lo costringono più volte per le terre, e recupera addirittura da 0-40 nel turno di battuta successivo, prendendo finalmente tra le mani le redini del gioco a rimbalzo, fino a costringere Raonic all’errore. Il pubblico apprezza e sostiene il francese, i ritmi si alzano e aumentano gli scambi, godibili e divertenti: si risolve tutto nel settimo game, alla prima opportunità di break, alla quale Raonic arriva grazie ad una portentosa demi-volèe di dritto colpita con le ginocchia ad un centimetro dal cemento. Il punto successivo si gioca su una seconda, che il canadese gestisce con sagacia fino al passante in slice di rovescio con cui infila Monfils e di fatto ghiaccia la questione. Si chiude 6-3 6-4 dopo un’ora e venticinque minuti, Raonic raggiunge Djokovic in vetta al girone Lendl: i due si affronteranno mercoledì con in palio la possibilità di stringere le mani sulla semifinale.


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TAGGED:ATP Finals 2016
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