Hai battuto Milos più volte, ma oggi è stata dura. Cosa pensi?
Match tirato, deciso su pochi punti. Avrebbe potuto vincere tranquillamente, ho avuto fortuna nel primo set. In entrambi i tiebreak ero sotto, ma sono riuscito ad approfittare delle sue seconde e entrare nello scambio ovviamente mi ha aiutato. Onestamente non sono contento di come ho giocato, ho perso il servizio due volte, avrei dovuto chiuderla molto prima. Complimenti a lui comunque.
Questo tipo di match ti aiutano a guadagnare fiducia?
Certo, Milos è forse il miglior servitore nel circuito, sicuramente il migliore qui. Anche se leggi il suo servizio non è facile rispondere profondo. Ha vinto molti punti gratis con il servizio e dritto, ma spaevo che avrei avuto qualche chance una volta che le sue percentuali fossero calate. Sarei dovuto essere più aggressivo forse, sono stato un po statico in risposta. In generale è una vittoria molto positiva.
Qual è la chiave per te nei tiebreak?
Direi che si decidono su pochi punti, un’intuizione, una buona lettura. Devi approfittare delle seconde di servizio, quelli sono i momenti in cui devi entrare aggressivo. Oggi lui ha servito benissimo anche con la seconda, variando molto, ma almeno ho potuto iniziare lo scambio più spesso nel secondo set. Spesso è una questione di fortuna anche.
Ci sono stati momenti in cui ti sentivi quasi imbattibile. Quando? 2011? E adesso sei più vulnerabile?
Non mi sono mai sentito imbattibile, non è il mio modo di pensare, è quasi impossibile. Ho avuto periodi della mia carriera, specialmente gli ultimi cinque anni dove ho avuto sempre molta fiducia, vincendo partite e tornei di seguito. Forse nel 2011, quando vinsi 42 incontri di filaa, è stato magnifico. Sapere di esserci riuscito mi ha aiutato a fare la metà forse. Anche nel 2015 ne ho vinti 20 di fila. Non mi sento vulnerabile.
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