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Lemon Bowl 2017: volano Massacri e Sensi. Il New Penta scopre il “nuovo Dolgopolov”

Entrano nel vivo i tabelloni under 10, 12 e 14 con i match di ottavi di finale. Sugli scudi Ngantcha e Alexandrescu

Ultimo aggiornamento: 20/02/2017 12:53
Di Redazione Pubblicato il 03/01/2017
3 min di lettura 💬 Vai ai commenti
Yannick Ngantcha Lliso - Lemon Bowl 2017 (foto Biagio Milano)

Il Lemon Bowl 2017 prosegue il proprio cammino, nonostante la pioggia, con i match di ottavi di finale delle categorie under 10, 12 e 14. Nell’under 12 femminile avanzano senza problemi la romana Benedetta Sensi (Le Magnolie), Anna Paradisi (Ct Firenze) ed Elisa Puggioni (Tennis Torres). Nell’under 14 raggiungono i quarti di finale Alessandra Simone (Tc Foggia), Anastasia Abbagnato (Tc Palermo) e Lorenza Cuomo (Accademia Napoli). Nel maschile vola la testa di serie numero 1 Benito Massacri (Angiulli Bari), che in due match ha lasciato per strada la miseria di quattro giochi. Bene anche il giordano Abedallah Shelbayh, Alexander Gammariello (Out Line), Enrico Baldisserri (Ct Bologna) e Gianmarco Gandolfi (Rai).

Ha ben impressionato il rumeno Yannick Theodor Alexandrescu, classe 2008 e con un anno in meno rispetto alla stragrande maggioranza dei partecipanti della categoria under 10. Un tennis imprevedibile e incredibilmente vario che ha letteralmente incantato la gente sugli spalti a suon di smorzate e lob. “Ha iniziato a giocare a tennis all’età di 3 anni – ci racconta il papà -. Non importa il luogo, se fuori o dentro casa: l’importante è che abbia una racchetta tra le mani”. Un ottimo prospetto non passato inosservato a campioni del passato come Nastase e Tiriac: “Ogni tanto girando per i vari circoli di Bucarest ha avuto modo di ricevere da loro consigli e fare qualche scambio. Mi hanno assicurato che il ragazzo ha grosse potenzialità”. Le somiglianze con il gioco di Dolgopolov, tra accelerazioni improvvise e smorzate millimetriche, sembrano piuttosto evidenti ma Yannick si ispira a ben altri giocatori: “Se conosco Dolgopolov? Sì, ma adoro Federer. È il mio idolo”.

Continua l’avventura al Lemon Bowl di Yannick Ngantcha Lliso, nato a Fossombrone (Marche) da padre camerunense e madre spagnola. L’allievo di Pietro Lavoratori al Centro Tennis Perugia ha vinto anche oggi destando tanto interesse e curiosità visti i notevoli miglioramenti rispetto alla scorsa edizione in cui partendo dalle pre-qualificazioni si fermò al secondo turno. “È migliorato tanto e maturato soprattutto tatticamente – ci confessa il padre Jean-Jacques -. Rispetto all’anno passato sente più pressione perché gli avversari giocano senza avere nulla da perdere. Il suo idolo? Rafael Nadal: cerca di apprendere il più possibile le sue tecniche di gioco guardandolo in televisione”. E infine un aneddoto divertente proprio per ripercorrere le orme dello spagnolo: “Yannick aveva vinto il torneo Kinder+Sport 2016 e, per scaramanzia proprio come fa il maiorchino, ha voluto giocare quello successivo con le stesse scarpe usurate e da cambiare. Alla fine tutto ciò gli ha procurato l’infiammazione del metatarso. Glielo dico sempre: dagli errori e dalle sconfitte si impara spesso molto più che dalle vittorie”.


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TAGGED:lemon bowl 2017
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