Nella giornata di ieri l’ATP ha svelato i nomi dei migliori Challenger del 2016. Ad aggiudicarsi il notevole riconoscimento sono stati i tornei di Braunschweig, Mons e Szczecin, scelti dagli stessi giocatori tra le decine e decine di eventi “di secondo livello” che ogni anno si disputano in ogni angolo del globo. Alison Lee e Ross Hutchins, co-presidenti del Comitato ATP Challenger Tour, hanno espresso parole di grande elogio nei confronti dei vincitori: “Braunscheig, Mons e Szczecin ospitano tre manifestazioni fantastiche, dove la cura e il supporto ai giocatori hanno raggiunto il massimo grado d’eccellenza. Il numero sempre crescente di tifosi che assistono ai tornei – quasi 70,000 in totale, ndr – dimostra che l’ambiziosa strada intrapresa dagli organizzatori è quella giusta“. E di ambizione sembra quantomai opportuno parlare, considerato che per il 2017 i tre migliori Challenger del mondo hanno portato il prize money al massimo consentito per la categoria, ossia 150 mila dollari (circa 127 mila euro) più ospitalità.
Nonostante la crisi abbia creato molte difficoltà anche a un buon numero di tornei del tour maggiore, i Challenger continuano ad avere un impatto notevole nel tennis professionistico: nel 2016 sono andati in scena 166 eventi disseminati in 42 diverse nazioni, a cui hanno assistito quasi 750 mila spettatori in totale.
