Tra i tanti obiettivi raggiunti da Federer in questo inizio di 2017 bisogna aggiungerne un altro, e cioè quello di essere stato in grado si suscitare stupore in un uomo di 78 che nella sua vita ne ha viste tante. Stiamo parlando di Rod Laver, grande amico del tennista svizzero, il quale per presentare il Mary Laver Memorial Tennis Event ha rilasciato delle dichiarazioni al San Diego Union-Tribune. Il campione australiano si è detto “piuttosto stupito di quello che sta facendo in questo momento Federer. Mi azzardo a dire che sta giocando il miglior tennis della sua carriera. Lui giocava in questa maniera 10 o 15 anni fa, ma il suo tempismo in questo momento è stato perfetto”. Il colpo che è stato migliorato maggiormente è indubbiamente il rovescio. “È come passare dalla notte al giorno, pare che abbia trovato un rovescio completamente nuovo. Ora è capace di resistere alla pressione di Nadal ed è in grado di metterlo lui sotto pressione”.
Com’è ormai noto a tutti Federer disputerà un solo torneo sulla terra rossa, il Roland Garros, e data l’importanza dell’evento questa scelta non può non far pensare ad una cosa: il Grande Slam. Laver è riuscito nell’impresa ben due volte e si è permesso di dare qualche consiglio al suo collega. “La prima cosa da tenere a mente è che bisogna evitare gli infortuni. Non puoi permetterti un raffreddore, non puoi prenderti l’influenza, non devi avere nessun problema per sei mesi e mezzo. Devi restare calmo e andare alla tua andatura, comunque lui al momento è in grande forma”. Tuttavia la scelta di giocare a Parigi non lo convince del tutto: “È un’arma a doppio taglio. Mi chiedo se facendo così rovinerà le sue chance di vincere Wimbledon. Se ti capitano dei giorni di pioggia diventa maledettamente difficile giocare sulla terra. Puoi infiammarti un braccio e bisogna tenere tutto sotto controllo”. Le difficoltà che insorgono nel realizzare un Grande Slam non riguardano solo la condizione fisica, bensì bisogna tenere conto anche della presenza di avversari. Laver ritiene che attualmente “ci sia più competizione. Se pensi a Nadal, Federer, Djokovic o Murray sono giocatori che potrebbero vincere un Grande Slam ma giocano tutti insieme”.
