Presentato il Trofeo Bonfiglio: "I campioni di domani, oggi"

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Presentato il Trofeo Bonfiglio: “I campioni di domani, oggi”

58esima edizione del torno Juniores più importante d’Italia: Quinzi, Zverev, Tsitsipas i protagonisti degli ultimi anni. Chi sarà il prossimo?

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Barazzutti, Panatta, Courier, Ivanisevic, Kafelnikov, Coria, fino agli ultimi NextGen Quinzi, Zverev e Tsitispas. Senza dimenticare Farina Elia, Serra Zanetti, Kournikova, Cibulkova, Halep, Bencic per le signore. L’albo d’oro del Trofeo Bonfiglio racconta una storia di fascino, tradizione e sopratutto garanzia: vincere qui significa proiettarsi nel mondo dei grandi con un biglietto da visita dorato. Unico torneo Juniores di grado A in Italia (solo altri otto nel mondo, compresi gli Slam), il corrispettivo degli Internazionali d’Italia per gli Under 18. È stata presentata a Milano, nella splendida cornice di Pisa Orologeria in boutique Rolex a Milano, alla presenza del Responsabile Comunicazione Rolex Italia, Andrea Marini; la 58esima edizione del torneo, che si terrà dal 20 al 28 maggio sui campi in terra rossa del TC Bonacossa.

Una conferenza stampa discreta ma esaustiva, con interventi rapidi e decisi. Elena Boffa di Perrero, presidente del Tennis Club Bonacossa, ha introdotto la kermesse sottolineando come Milano abbia ormai ripreso le vesti di polo del tennis internazionale, dopo l’acquisizione delle Finals NextGen di novembre. Ringraziamento agli sponsor, poi le novità: “Da quest’anno saremo ancora più social, con la possibilità di interagire con giocatori e organizzazione tramite Twitter e Facebook. Al giovedì ci sarà un players party, al sabato i semifinalisti si presteranno ai tifosi più piccoli per una mattinata di ping pong”. Bonfiglio significa futuro: “Lo scorso anno ha vinto Tsitsipas, che in questi giorni ha battuto Vesely, la testa di serie numero uno al Challenger di Roma. Nel 2013 ha vinto Zverev che è già a ridosso dei top players”. 

Tocca poi a Enrico Cerutti, ex presidente del club e adesso consigliere del comitato regionale Lombardia della FIT“La Federazione investe, perché si vuole dare una specie di sveglia Roma. Il torneo NextGen è piuttosto ricco, un milione e mezzo di montepremi. E spalleggiare il Bonfiglio è un altro grande segnale. Importante vedere inoltre come i primi 4 giocatori della entry list siano orientali: il tennis si muove in quella direzione”. Poi una battuta sull’albo d’oro e sui tennisti che hanno partecipato: “I primi turni sono i più divertenti, il parterre è di livello altissimo. Federer perse quasi subito, Djokovic ancora prima ma vinse in doppio. Le potenzialità dell’intera competizione sono enormi”. Senza dimenticare le gonnelle: “Sono in tabellone le stesse due giocatrici che lo scorso anno disputarono la finale. Ne vedremo delle belle”.

Chiude Roberto Recalcati, Direttore del TC Bonacossa, al suo ventesimo Bonfiglio nella sala dei bottoni: “L’orgnizzazione di un torneo del genere si svolge sopratutto con un lavoro immane dietro le quinte. Siamo un grado A, come gli Slam. Loro però si appoggiano alle risorse dei tornei dei pro, noi dobbiamo di fatto fare tutto da soli per garantire quelle caratteristiche che un torneo di questa categoria deve presentare. Stiamo parlando di 1300 pasti nella settimana, arbitri, transportation da e per gli alberghi, pernottamenti. Per non parlare del tennis giocato: tra qualificazioni, singoli e doppi, si disputano circa 300 incontri, due terzi dei quali nei soli primi quattro giorni”. E se piove? “Ci appoggiamo alle strutture coperte di circoli amici, come quello di Monza e Brianza. Ma speriamo di no!”

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