Quando Wimbledon ti fa cambiare le mutande

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Quando Wimbledon ti fa cambiare le mutande

Che ci crediate o no, ieri la coppia n.1 del torneo di doppio junior è stata costretta a cambiare l’intimo. Il motivo? Il solito rigidissimo “dress code”

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Le regole a Wimbledon sono piuttosto ferree, specialmente per quanto riguarda il vestiario e prima o poi tocca a tutti sbatterci la testa. Questa volta è toccato a Zsombor Piros e Yibing Wu, teste di serie numero 1 del tabellone di doppio maschile junior. La loro colpa è stata quella di aver indossato delle mutande scure che si intravedevano attraverso i pantaloncini, cosa assolutamente vietata dal regolamento dell’All England Club. Gli organizzatori dei Championships hanno provveduto immediatamente a risolvere il problema fornendo ai giovani tennisti due paia di mutande bianche nuove di zecca.

Questo caso sembra aver creato una sorta di allarmismo tra gli organizzatori che fin dai primi match di oggi hanno chiesto ai giovani tennisti di mostrare il proprio abbigliamento intimo.

Era stata pizzicata anche Venus Williams, rea di aver fatto il suo ingresso in campo per il match di primo turno con una sconvenientissima spallina rosa del reggiseno troppo in vista. Qualche anno fa anche Roger Federer e Serena Williams incapparono in un’infrazione del genere. Quando si dice bianco, è bianco…

Sul “dress code” si sono espresse anche alcune tenniste prima dell’inizio del torneo. L’opinione più o meno comune è la seguente: “Bello, ma non più di due settimane all’anno!“.

Le reazioni del Web all’episodio dei due junior ovviamente non si sono limitate alla presa di posizione. Qualcuno ha addirittura ironizzato sulla circostanza: si tratta di organizzatori – gente attorno ai 60 anni – che controlla il colore dell’intimo di ragazzini di 17. Qualcuno potrebbe addirittura ritenerlo inopportuno. Figurarsi poi se fosse accaduto a una coppia junior femminile; la “spia” del sessismo sembra particolarmente accesa in questa edizione di Wimbledon, e lo testimoniano le polemiche sulla programmazione dei campi centrali (troppi match maschili, dice qualcuno). Tornando a noi: è eccessivo far cambiare le mutande a due poveri ragazzini neanche maggiorenni? Sfiora la paranoia avere già delle mutande bianchissime pronte all’uso?

Se il siparietto da fuori appare divertente, potrebbe anche essere arrivato il momento di rivedere certe rigidità che definire anacronistiche è eufemistico. Come ogni Tempio che si rispetti (provate a raccontarci che gli inglesi non si sentano devoti ai Championships come dei veri fedeli…) Wimbledon fa in modo che tutto al suo interno rimanga immutabile. I vincitori, il colore dei completini… e persino quello delle mutande.

Agostino Nigro – Vive e lavora a Napoli Nord. Ha costruito le sue scarse fortune tennistiche sul proprio rovescio, eppure vive di diritto.

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