Non c’è due senza tre. Quindi se il detto popolare venisse rispettato, dopo Pablo Carreno Busta e David Goffin il terzo scalpo illustre che Marco Cecchinato sta per prendere è quello Novak Djokovic.
Considerati i clamorosi exploit parigini del 25enne palermitano e la forma non ancora convincente, seppur in crescita, del fuoriclasse belgradese, in Serbia ci si interroga con un po’ di preoccupazione su chi sia questo italiano spuntato all’improvviso ed ora sulla strada del dodici volte campione Slam verso la sua 32esima semifinale Slam (supererebbe Connors, cui condivide la seconda posizione nella classifica dell’era Open dietro alle 43 di Roger Federer). Di conseguenza stamattina le prime pagine dei giornali e dei siti sportivi serbi parlano tutte di Marco Cecchinato.
Da Parigi possiamo confermare che i giornalisti serbi qui presenti ci hanno chiesto informazioni su Marco (“Ma è vero che non aveva mai vinto una partita in un torneo dello Slam?” “E qui è arrivato ai quarti?” ”Ma come è possibile, come ha fatto?”) e uno di loro, Sasa Ozmo, ha anche intervistato il nostro Direttore, che gli ha raccontato un po’ tutta la storia di Marco, dagli inizi con il trasferimento da Palermo a Caldaro per allenarsi con Sartori e Seppi, passando per il famoso affare scommesse e l’assoluzione per un vizio procedurale (di cui volevano sapere perché nell’ultima conferenza stampa di Cecchinato c’era stata la domanda in inglese di un giornalista straniero), fino alla bella prima parte di questa stagione, che non ha fatto che aumentare la loro sorpresa quando hanno saputo della vittoria da lucky loser a Budapest. E probabilmente anche la preoccupazione…
