Roland Garros: Cecchinato nella Storia, è nei quarti di finale

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Roland Garros: Cecchinato nella Storia, è nei quarti di finale

PARIGI – Battuto in 4 set uno stanco David Goffin, è il nono giocatore italiano a raggiungere i quarti in uno Slam nell’Era Open. Affronterà Novak Djokovic

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[PODCAST] Alla Conquista della Terra Ep 22- Ceck this out!

M. Cecchinato b. [8] D. Goffin 7-5 4-6 6-0 6-3  (da Parigi, il nostro inviato)

Marco Cecchinato, che il più ottimistico tra i bookmakers dava vincente a 4,50, centra i quarti di finale del Roland Garros, al termine di una prova di grandissima sostanza e continuità contro un David Goffin molto falloso e stanco (“Oggi non ho avuto grandi problemi fisici, ma ero molto provato e verso la fine del match mi mancavano molte delle energie necessarie. Poi mi faceva male il braccio, ma lui era molto costante e solido”), ma i meriti del siciliano sono inattaccabili, specie quando ha reagito da campione vero al secondo set perso per la scarsa attitudine ad affrontare un giocatore esperto come il n.9 del mondo, che sotto 3-2 ha chiamato il MTO incidendo sulla concentrazione dell’italiano. Perso il set, Marco ha proseguito come se nulla fosse, centrando un incredibile bagel nel terzo set e poi rimontando un break di svantaggio nel quarto.

È la prima vittoria contro un top 10 per lui, nono italiano a raggiungere i quarti di finale Slam nell’Era Open. Se domani vincerà anche Fognini contro Cilic, avremo per la seconda volta due italiani in un quarto di un Major, dopo il Roland Garros del 1973 (Bertolucci e Panatta). Ora è virtualmente n.42 del mondo, che diventerà realtà se Maximilian Marterer non compirà il miracolo assoluto di eliminare Rafa Nadal. “E’ il giorno più bello della mia vita. La vera differenza rispetto al passato è che dalla pre-season fino ad oggi mi concentro su ogni punto. Un anno fa mi sarei anche potuto accontentare: ho battuto Carreno Busta che è un grandissimo giocatore, ma quest’anno dopo quel match volevo andare avanti. E voglio andare avanti anche ora contro Novak. Quanto a questo torneo, il match con Copil in rimonta da 2-0 sotto è stato molto importante. Ho tanta fiducia“.

Lo attende adesso Novak Djokovic, che dopo l’ottima prova contro Fernando Verdasco ha spiegato in esclusiva a Ubitennis di che lo conosce benissimo: ”Il fatto che ci siamo allenati insieme tante volte all’Accademia di Riccardo Piatti, che io conosco il suo gioco come lui conosce il mio, mi fa credere che non dovrebbero esserci sorprese da questo punto di vista. Quello che è certo è che per lui si tratterà di una esperienza del tutto nuova, un quarto di finale Slam. Non così per me, che l’ho vissuta già molte volte. Di conseguenza dovrò stare molto attento all’inizio, perché lui molto probabilmente entrerà in campo con l’obiettivo di rimanere rilassato e giocare il match della vita“.

IL PERCORSO

1° turno vs Copil
2° turno vs Trungelliti
3° turno vs Carreno Busta

Davanti al folto pubblico domenicale, favorito anche da un clima quasi perfetto (25 gradi accarezzati da una brezza soave come un buon vino bianco italiano…), Cecchinato entra subito nel match: pochi errori, servizio affidabile, colpi dal fondo solidi e il ricorso sapiente – mai esagerato – alle palle corte, eseguite benissimo. In particolare il rovescio gira che è una meraviglia, con quel modo di colpirlo alzando la testa della racchetta verso l’alto che ricorda da vicino lo stile di Guga Kuerten. Un collega lo trova invece simile a quello di Wawrinka, anche se lui ci spiega: “Voglio assomigliare solo a Cecchinato“. Il pubblico è quasi tutto per Goffin (il Belgio non è lontano, questa mattina avevamo davanti a noi nel lungo rettilineo alberato all’ingresso dell’impianto due tifosi avvolti dal vessillo belga), ma a vincere il primo set, con pieno merito, è il siciliano, che sul 6-5 servizio Goffin (senza break) mette la giusta pressione all’avversario, inducendolo all’errore (un doppio fallo e due rovesci, uno lungo e uno in rete).

Nel secondo set il n.9 del mondo fa ricorso a tutta la sua esperienza per annullare 5 palle break (ad ogni game: una nel primo, tre nel secondo e uno nel terzo) a un Cecchinato on fire (che a cavallo di fine primo set e inizio secondo inanella 8 punti consecutivi). Il miglior belga di tutti i tempi, però, è un vecchio volpone e chiede, sotto 3-2, il MTO, col fisioterapista che gli massaggia a lungo il polso. Il vincitore di Budapest sale fino a 4-3, ma a quel punto uno smash sparacchiato in rete, una gran risposta di rovescio, un maledetto (ma non certo casuale) doppio fallo e un drittaccio largo consegnano alla tds n.8 il set, portato a casa sebbene in risposta abbia messo insieme solo 8 punti. Marco esce dal campo per un bisogno fisiologico, ma forse anche mentale. Funziona, perché alla ripresa il venticinquenne che si allena a Bologna strappa finalmente la battuta all’avversario al settimo tentativo (se consideriamo anche i 5 break-point falliti del secondo set), evidentemente prendendo alla lettera l’esortazione di un tifoso azzurro: “Dai con ‘ste palle break“. Il vincente di dritto lungo linea dopo un’ora e 37 minuti è da applausi. A quel punto, con enorme sorpresa, il campione di Tokyo sparisce dal campo, cimentandosi in errori a ripetizione. Uno smash orribile in rete gli fa “conquistare” un bagel clamoroso. David esce dal campo: ci può stare dopo le due ore della prosecuzione del match di ieri, ma la sensazione che la sua sia solo tattica rimane.

Nel quarto parziale – mentre un tifoso belga si prodiga in urla da italopiteco che farebbero rabbrividire Gianni Clerici, vero grande assente di questa edizione – l’artefice principale delle due finali di coppa Davis del Belgio si riprende, riducendo il numero di gratuiti (il match sale di livello), anche se scuote la testa (lui di solito non esterna quasi niente). Il break del n.9 ATP arriva così senza preavviso, ma è un fuoco di paglia. Cecchinato fatica, perché se serve sotto i 170 all’ora l’avversario lo castiga, ma mantiene i nervi saldissimi e trova due break consecutivi capitalizzando al massimo la rottura prolungata del top ten. Va a servire per il match sul 5-3 e non trema, prima di stendersi a terra. Oggi è il giorno di Marco Cecchinato, che ringrazia il pubblico per il tifo.

Gli italiani nei quarti dei tornei dello Slam

1928: De Morpurgo, Wimbledon
1929: De Morpurgo, Roland Garros
1930: De Morpurgo, Roland Garros
1931: De Stefani, Roland Garros
1932: De Stefani, Roland Garros
1934: De Stefani, Roland Garros
1935: De Stefani, Australian Championships
1947: Cucelli, Roland Garros
1948: Del Bello, Roland Garros
1948: Cucelli, Roland Garros
1949: Cucelli, Roland Garros
1953: Gardini, Roland Garros
1955: Merlo, Roland Garros Pietrangeli, Wimbledon
1956: Merlo, Roland Garros – Pietrangeli, Roland Garros
1957: Pietrangeli, Australian Championships
1958: Merlo, Roland Garros
1959: Pietrangeli, Roland Garros
1960: Pietrangeli, Roland Garros – Sirola, Roland Garros – Pietrangeli, Wimbledon
1961: Pietrangeli, Roland Garros
1962: Pietrangeli, Roland Garros
1963: Pietrangeli, Roland Garros
1964: Pietrangeli, Roland Garros

Era Open

1970: Mulligan, Roland Garros
1972: A. Panatta, Roland Garros
1973: Bertolucci, Roland Garros – A. Panatta, Roland Garros
1975: A. Panatta, Roland Garros
1976: A. Panatta, Roland Garros
1977: A. Panatta, Roland Garros – Barazzutti, US Open
1978: Barazzutti, Roland Garros
1979: A.Panatta, Wimbledon
1980: Barazzutti, Roland Garros
1991: Caratti, Australian Open
1995: Furlan, Roland Garros
1998: Sanguinetti, Wimbledon
2011: Fognini*, Roland Garros  (*non disputato)

Il tabellone maschile

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