Cecchinato conquista a Budapest il primo titolo, è in top 60

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Cecchinato conquista a Budapest il primo titolo, è in top 60

L’azzurro batte in due set Millman coronando la settimana migliore della carriera. Era entrato in tabellone da lucky loser prima di iniziare la sua cavalcata vincente

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[LL] M. Cecchinato b. J. Millman 7-5 6-4

Il sogno è diventato realtà. Ebbene sì, Marco Cecchinato conquista la seconda edizione dell’Hungarian Open sconfiggendo John Millman, attuale numero 94 mondiale (da domani sarà tra i primi settanta). Che settimana quella di Marco, qui a Budapest dopo le ottime sensazioni raccolte a Montecarlo, partita però dalla sconfitta nell’ultimo turno di qualificazione e in tabellone solo come lucky loser, ma che è stato in grado di mettere tutti in fila i suoi avversari, arrivando a vincere un derby complicato come quello di ieri contro Seppi fino ad oggi: quella prima finale tanto agognata, sofferta, lottata ma conclusa con un strameritata vittoria per un ragazzo che entra con questo successo tra i primi sessanta giocatori mondiali (ovviamente, il suo best ranking) e che speriamo possa essere solo l’inizio di una serie di risultati importanti.

MILLMAN AL FOTOFINISH- È John Millman l’avversario di Marco Cecchinato nella finale del torneo di BudapestIl numero 94 mondiale, nella prosecuzione dell’incontro sospeso ieri all’inizio del terzo set, in mattinata riesce a sconfiggere Aljaz Bedene, numero 5 del seeding e finalista qui lo scorso anno. Succede di tutto nel terzo parziale, con il nativo di Brisbane che serve per il match nel decimo game con un match point a disposizione, ma lo sloveno riesce a ribaltare la situazione, arrivando addirittura a procurarsi a sua volte tre match point nel dodicesimo gioco, che però vengono tutti vanificati; l’esito della battaglia viene deciso al tie-break: qui è nuovamente Millman a procurarsi altri tre match point, riuscendo a chiudere per 7 punti a 5. Sarà dunque il ventottenne John a contendere la finale a Marco Cecchinato, con cui condivide l’esordio assoluto in una finale ATP.

CECK SENZA PAURA- Entrambi i giocatori rompono il ghiaccio mantenendo il proprio turno alla battuta, ma è Marco a imporre il ritmo da fondocampo, arrivando già nel terzo gioco a una doppia palla break, dove riesce a concretizzare la seconda portandosi avanti 2-1; il tennista siciliano affronta anche il primo momento critico dove offre la possibilità del contro-break, ma si dimostra attento annullandola e facendo suo il game del 4-2 grazie alla prima palla di servizio con cui riesce a mettere in difficoltà Millman. L’italiano sembra poter controllare l’ottavo gioco con la palla per andare sul 5-3, invece Millman alza il ritmo da fondo, procurandosi la chance di recuperare il break di svantaggio, riuscendoci con una risposta vincente di rovescio lungolinea. Siamo 4 pari. Marco ora sembra essere in balia dell’australiano, deve fronteggiare un set point che cancella con una prima lavorata e uno smash a rimbalzo, riuscendo con qualche patema a rimanere in partita sul 5 pari; se l’inerzia delle operazione sembrano andare dalla parte del ventottenne di Brisbane nell’undicesimo gioco da 40-15 arriva un passaggio a vuoto che Cecchinato concretizza alla grande con 4 punti consecutivi, permettendogli di tornare in vantaggio e andando a servire per il set: sul 40-30 Marco tira un diritto in recupero fuori dal campo che Millman non controlla, permettendo all’azzurro di incamerare il primo set per 7-5.

SI REALIZZA IL SOGNO – Sulle ali dell’entusiasmo il nativo di Palermo nel gioco inaugurale non riesce a concretizzare due palle break consecutive, poi nel game successivo Millman a sua volta ha due occasioni: se nella prima un punto contestato (dovuto a un rimbalzo di troppo) permette a Marco di rimanere a galla, è la seconda ad essergli fatale per l’allungo dell’australiano che vola sul 3 a 0 con un po’ di frustrazione del nostro portacolori; gli scambi ora diventano lunghi, i giochi sempre più combattuti con Millman che vanifica due palle del possibile 5-1, mentre Cecchinato non perdona rientrando nel parziale sul 4 pari; ora è il momento di insistere con l’avversario non più lucido mentalmente, poiché Millmann commette due doppi falli consecutivi, consentendo a Marco di servire per il match nel decimo game: arrivano sul 40-15 due match point e il nastro è in questo caso un alleato prezioso per il venticinquenne di Palermo, che dopo un’ora e quarantasette minuti di lotta si lascia andare a terra da un’esultanza commossa per quello che è il suo primo meritatissimo successo nel circuito ATP. Appuntamento al prossimo impegno, dove Marco se la vedrà (ironia della sorte) contro Fabio Fognini a Monaco di Baviera, ma oggi è solo il giorno della grande gioia.

Marco Cecchinato e John Millman (abbraccio) – Budapest 2018 (Via Facebook, @huntennis)

I TITOLI ITALIANI – Marco Cecchinato è il 23esimo tennista italiano a vincere un tennista ATP, il 32esimo a disputare una finale. Si tratta del 58esimo titolo a finire in una bacheca italiana, il secondo del 2018 dopo l’affermazione di Fognini a San Paolo. Cecchinato, nato a Palermo nel 1992, è anche il primo giocatore italiano nato negli anni ’90 ad alzare un trofeo nonché il primo di sempre a riuscirci da lucky loser (negli ultimi 12 mesi è la terza volta che accade dopo Rublev a Umago e Leonardo Mayer ad Amburgo). Adesso il bilancio complessivo delle finali italiane nel circuito maggiore ammonta a 150, purtroppo sfavorevole nel rapporto vittorie/sconfitte: 58 i trofei sollevati, 92 i runner-up.

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