TENNIS PERSONAGGI – Gli atteggiamenti di Fabio Fognini sono davvero eccessivi, ma anche chi ci guarda dall’estero spesso vede solo i nostri difetti e sottovaluta le innumerevoli qualità degli italiani.
Il sito http://news.tennistonic.com porta avanti una curiosa rubrica intitolata “Controversy”. Dopo le intemerate di Fabio Fognini nell’ottavo di finale di Miami perso nettamente contro Rafa Nadal 62 62, era difficile immaginare un protagonista diverso per questa tematica. Il sito spara a zero sul n.1 azzurro, criticandone duramente sia i comportamenti in campo (rottura di un paio di racchette, litigio con un raccattapalle, richieste di autografi seccamente rifiutate), che gli sono valsi molti fischi e “buuu” dal pubblico americano, sia l’atteggiamento “social” dell’italiano. Fognini infatti ha trovato sul suo profiloTwitter diversi attacchi e insulti da più parti per il suo comportamento e senza pensarci un attimo li ha retweettati di gran carriera, come a dire “non me ne può fregare di meno dei vostri cinguettii!”. Il giornale online sottolinea soprattutto le parole che arredano il banner del Fogna e ne descrivono perfettamente il personaggio: “Non me ne frega niente di quello che dicono gli altri”, “Non cambierò!”. Tennistonic.com chiude caustico: “Un comportamento davvero professionale e comprensibile … se hai 8 anni”.
Ora, dispiace non poco che il nostro miglior giocatore sia spesso protagonista di atteggiamenti negativi che spesso sfociano nella piena maleducazione e sarebbe davvero opportuno che Fabio migliori da questo punto di vista, visto che non ha più 8 anni come dicono all’estero. Resta però palpabile anche l’atteggiamento di superiorità che hanno di noi italiani molti di coloro che ci osservano da fuori. Chi ha scritto sul sito sopra citato sarà stato così severo all’epoca con gli angioletti McEnroe e Connors? Senza sfociare in ambiti diversi dal tennis e dallo sport (le risatine qualche tempo fa di Merkel e Sarkozy in diretta circa l’affidabilità del nostro Paese …), vengono alla mente i commenti BBC allo spettacolo che offrì Fognini al primo turno dell’ultimo Wimbledon, quando una palla chiamata fuori di Pascal Maria, giudicata sulla linea da Fabio, scatenò la sua leggendaria sceneggiata (si butta a terra, si rialza, ripete più volte in italiano “Non è vero! Non è vero!”, con l’esperto arbitro francese che non riesce a non ridere di gusto). “He’s Italian, he’s Italian”, sogghignavano i cronisti inglesi. Per carità, Fabio e molti di noi in generale spesso certi giudizi e certi stereotipi ce li cerchiamo eccome, eppure la superiorità teutonica, inglese, francese, spesso rigonfia di pregiudizio, finisce non di rado per sottovalutarci, andando così a schiantarsi contro i nostri exploit nella moda, nel cinema, nello sport, in molto altro (non infierisco sui Tedeschi che ad ogni partita della Nazionale tappezzano le loro insegne di spaghetti-mafia e poi puntualmente, inesorabilmente, partono per suonare e tornano suonati …).
E allora ti prego Fabio: a volte esageri davvero, cerca di rappresentarci un po’ meglio, caspita … ma solo un po’, non troppo, così continueranno a sottovalutarci e i godimenti per le nostre vittorie saranno ancora più saporiti …
Non vi piace questa difesa italiota dei nostri difetti ? Magari in certi frangenti la condividete pure, ma in questo caso proprio no? E allora cambiamo del tutto il punto di vista: il caratterino del Fogna potrebbe costituire un’ulteriore conferma alla liaison che il bel Fabio avrebbe da poco iniziato con Flavia Pennetta: lui così cattivo, insofferente, riottoso e maleducato, lei così dolce, sorridente, disponibile e tranquilla in ogni situazione: se non è un luogo comune che gli opposti si attraggono …
