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US Open: l’Armstrong Stadium il nuovo cimitero dei campioni

NEW YORK - Cinque campionesse Slam eliminate nei primi sei giorni di torneo. Tutte sconfitte nel nuovo impianto

Last updated: 02/09/2018 11:02
By brunoapicella Published 02/09/2018
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4 Min Read
Simona Halep - US Open 2018 (foto via Twitter, @usopen)

da New York, il nostro inviato

Il primo giorno di torneo è toccato alla numero 1 del mondo e campionessa in carica del Roland Garros 2018 Simona Halep perdere all’esordio sul nuovo Louis Armostrong. Poi è stata la volta della spagnola Garbine Muguruza (n. 12 WTA) e bicampionessa Slam (Roland Garros 2016 e Wimbledon 2017). A seguire anche la vincitrice degli ultimi Australian Open Caroline Wozniacki (n. 2 WTA) ha dovuto salutare New York nel suo match di secondo turno. Nella giornata di ieri, invece, stessa sorte è toccata ad altre due. Prima ha lasciato il torneo Angelique Kerber (n. 4 WTA) che in carriera ha conquistato Australian Open e US Open 2016 ed è la campionessa dell’ultima edizione di Wimbledon 2018. Poi, nella serata newyorchese, l’ultima a lasciare Flushing Meadows è stata Petra Kvitova (bicampionessa di Wimbledon nelle edizioni 2011 e 2014).

Cinque campionesse Slam tra le prime giocatrici al mondo, tutte accomunate dallo stesso destino: nei primi sei giorni di torneo hanno salutato l’ultimo Slam dell’anno disputando il loro match sul nuovo Louis Armstrong. Per questo motivo, in tanti in questi giorni, hanno iniziato a domandarsi se il nuovo Armstrong possa essere definito come il celebre “cimitero dei campioni” di Church Road. Il campo numero 2 di Wimbledon, demolito nel 2009, poteva ospitare fino a 2192 posti a sedere e più di 770 in piedi ed era famoso perché, molti campioni delle edizioni passate e vincitori Slam, che venivano considerati favoriti per la vittoria, furono sconfitti proprio sul quel campo “maledetto”.

Il primo in ordine di tempo fu proprio John McEnroe, che nel 1979 venne sconfitto da Tim Gullikson. A Jimmy Connors la sorte, invece, riservò due sconfitte: la prima nel 1983 da Kevin Curren e la seconda nel 1988 per mano di Patrik Kühnen. Pat Cash perse nel 1991 con Thierry Champion, e nel 1994 stessa sorte toccò a Michael Stitch (eliminato da Bryan Shelton). Il destino non ha risparmiato nemmeno Andre Agassi che nel 1996 venne eliminato da Bryan Shelton. Sempre tra gli uomini anche Richard Krajicek, nel 1999, venne battuto da Lorenzo Manta e poi, infine, Pete Sampras nel 2002 venne estromesso dal torneo nel match contro George Bastl.

Il “destino avverso” non ha risparmiato nemmeno le donne: Conchita Martinez nel 1998 perse contro Sam Smith, mentre nel 2005 Serena Williams fu sconfitta da Jill Craybas e l’anno dopo Venus venne eliminata da Jelena Jankovic. L’ultima campionessa Slam ad essere sconfitta sul campo 2 fu Martina Hingis, che nel 2007 venne estromessa dal torneo da Laura Granville. La sconfitta di Martina Hingis fu l’ultima in ordine temporale proprio perché il campo fu poi rinominato, nel 2009, numero 3. Per poi essere demolito negli anni successivi e permettere la costruzione dei nuovi campi 3 e 4, pronti per l’edizione 2011. Ora lo stesso destino sembrerebbe toccare al nuovo Louis Armstrong dopo l’eliminazione prematura delle campionesse Slam in questo 2018: che sia una pura coincidenza oppure sarà il caso di iniziare a pensare a delle nuove contromisure contro la “sfortuna”?


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TAGGED:US Open 2018
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