US Open: Sharapova è sempre regina di notte, Sabalenka 'mata' Kvitova

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US Open: Sharapova è sempre regina di notte, Sabalenka ‘mata’ Kvitova

NEW YORK – Sharapova imbattibile sull’Ashe di sera: Ostapenko vittima dei suoi troppi errori

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da New York, i nostri inviati

[22] M. Sharapova b. [10] J. Ostapenko 6-3 6-2 (Vanni Gibertini)

Un po’ di delusione per l’intrigante match che sabato sera sull’Arthur Ashe vedeva le rappresentanti di due generazioni diverse di “origine sovietica” ovvero Maria Sharapova e Jelena Ostapenko. Ci si aspettava una grande battaglia come era già accaduto qualche mese fa al Foro Italico quando Sharapova si era imposta per 7-5 al terzo dopo oltre tre ore, ma una Ostapenko fallosissima e solo sporadicamente in grado di contrastare le risposte molto aggressive di Maria non è riuscita ad opporre una resistenza accettabile ed ha dovuto capitolare per 6-3, 6-2 dopo 1 ora e 22 minuti di gioco.

Sono stati i 41 errori non forzati contro solamente 10 colpi vincenti a condannare la lettone alla rapida sconfitta: è vero che la sua strategia vincente passava per la necessità di spostare Sharapova negli scambi da fondo impedendole di dettare il gioco, ma la sua scarsa “mira” nella serata ha fatto pagare un prezzo troppo caro alle sue velleità aggressive. Il primo game del match sembrava ricalcare la falsariga del match di Roma: 12 minuti, 24 punti giocati, un servizio tenuto con le unghie e con i denti da Ostapenko dopo aver salvato ben cinque palle break. Sarebbe però stato l’unico game della prima mezz’ora, perché dopo quel game-maratona Sharapova si involava sul 5-1 per poi chiudere il set sul 5-3 grazie ad altri errori di Ostapenko che si picchiava ripetutamente la coscia per incitarsi stillando al suo angolo. Jelena avrebbe chiuso cedendo gli ultimi cinque turni di battuta, messa in croce dalle risposte aggressive di Maria e dai suoi stessi colpi da fondo fin troppo arrischiati. Ostapenko è riuscita a limitare il passivo nel secondo parziale solamente sfruttando la cronica debolezza del servizio di Sharapova, ormai sempre più spesso incerto ed altalenante.

Per la tennista siberiana si è trattata della ventiduesima vittoria in match serali sull’Arthur Ashe su 22 giocati, che diventano 23 se si considera anche il Louis Armstrong: un record perfetto che già in questa edizione è stato ritoccato di tre unità, dato che Sharapova ha giocato tutti i suoi incontri sul campo principale e sotto le luci dei riflettori. Per lei negli ottavi di finale ci sarà Carla Suarez-Navarro, vincitrice di Caroline Garcia al tie-break del terzo set, contro la quale ha vinto quattro delle precedenti cinque sfide, che però risalgono tutte ad almeno tre anni fa.

[26] A. Sabalenka b. [5] P. Kvitova 7-5 6-1 (Ferruccio Roberti)

Aryna Sabalenka è sempre più pronta ad alti livelli: dopo un’estate nella quale ha raccolto ottimi risultati, è stata capace di confermarsi in un appuntamento e in uno scenario importanti, giocando un set e mezzo a livelli davvero molto alti. La ventenne bielorussa ha anche certificato la maledizione in questo 2018 per Kvitova nei Major, tornei nei quali non è mai arrivata alla seconda settimana, perdendo in due circostanze addirittura al primo turno (Australian Open e Wimbledon).

La sfida tra le due tenniste dell’Est europeo è stato l’ultimo terzo turno del singolare femminile ad essere giocato: viene accompagnato da una brezza fresca e piuttosto intensa, che costringe gli spettatori del nuovo Louis Armstrong a coprirsi con giacche o maglioncini. Un cambio di clima repentino rispetto all’opprimente afa dei giorni precedenti, che conferma le difficoltà di giocare i Major, tornei che si disputano nell’arco di due settimane, sotto ogni condizione di luce, temperatura e vento. Le due giocatrici si erano incontrate solo una volta, quest’anno a Miami, con Kvitova vincitrice in tre set. Del resto, si affrontavano la quinta e la ventesima giocatrice del ranking WTA e le attese per un bel ed equilibrato match erano elevate: la ceca, terza nella Race e con cinque titoli conquistati nel 2018; la bielorussa, al primo Major da testa di serie, autrice di una grande estate nord-americana, chiusa con un bilancio di dodici partite vinte e tre perse.

Il primo set, durato un’ora, non ha tradito le attese: è stato ben giocato da entrambe le giocatrici, che sin da subito hanno fatto capire che la partita sarebbe stata lottata. Dopo mezz’ora di gioco si erano giocati appena cinque giochi. Per due volte, sul 3-1 e sul 5-3, Sabalenka ha provato la fuga in avanti nel punteggio, trovando però sempre la strenua resistenza della Kvitova, abile a rimontarla entrambe le volte. Sul 5 pari, però, la ventenne bielorussa ha alzato le marce, centrando una considerevole serie di vincenti, capace di far restare inerme una giocatrice abituata a prendere l’iniziativa come la ceca. L’inerzia favorevole alla 20enne bielorussa, brava a lasciare letteralmente ferma in diverse circostanze Kvitova, letteralmente travolta dalla velocità e profondità dei colpi da fondocampo di Aryna, condiziona il secondo set. La campionessa di Wimbledon 2011 e 2014 ha anche le sue responsabilità: forse scorata dall’essersi ritrovata inerme davanti alle bordate dell’avversaria, sbaglia nelle poche occasioni nelle quali Aryna le ha concesso la chance di rientrare in partita.

Il secondo set è una semplice esibizione balistica di Sabalenka e la conferma della persistente fragilità emotiva di Kvitova, che chiude malamente con un doppio fallo la sua bruttissima seconda parte di gara. Esce così da questi US Open 2018 la settima delle prime dieci teste di serie del tabellone femminile, un’edizione che nella seconda settimana potrebbe riservare spazio a tante facce nuove nei turni finali di uno Slam. Due di queste si affrontano lunedì: Sabalenka (classe 98) e Osaka (nata nel 1997) in uno scontro inedito molto interessante che varrà per entrambe il bye per il primo quarto della loro giovanissima carriera in un Major.

Risultati:

[30] C. Suarez Navarro b. [6] C. Garcia 5-7 6-4 7-6(4)
[22] M. Sharapova b. [10] J. Ostapenko 6-3 6-2

[14] M. Keys b. A. Krunic 4-6 6-1 6-2
[29] D. Cibulkova b. [4] A. Kerber 3-6 6-3 6-3

[26] A. Sabalenka b. [5] P. Kvitova 7-5 6-1
[20] N. Osaka b. A. Sasnovich 6-0 6-0

M. Vondrousova b. [13] K. Bertens 7-6(4) 2-6 7-6(1)
L. Tsurenko b. K. Siniakova 6-4 6-0

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