UbitennisUbitennisUbitennis
Notification Show More
Font ResizerAa
  • HOME
  • ULTIME
  • SCANAGATTA
  • RUBRICHE
    • Pronostici
    • Ranking
    • (S)punti Tecnici
    • Area test
    • Al femminile
    • Nei dintorni di Djokovic
    • Pagelle
    • Tennis e TV
    • Circoli in vista
    • INTERVISTE
  • ATP
  • WTA
  • SLAM
    • Australian Open
    • Roland Garros
    • Wimbledon
    • US Open
  • VIDEO
  • PODCAST
    • DIRETTE LUCA & VANNI
    • Il DIRETTORE
  • UBIGAMES
    • UBICONTEST
    • UBIVERBA
Reading: La seconda occasione di Filip Polasek
Font ResizerAa
UbitennisUbitennis
Search
  • HOME
  • ULTIME
  • SCANAGATTA
  • RUBRICHE
    • Pronostici
    • Ranking
    • (S)punti Tecnici
    • Area test
    • Al femminile
    • Nei dintorni di Djokovic
    • Pagelle
    • Tennis e TV
    • Circoli in vista
    • INTERVISTE
  • ATP
  • WTA
  • SLAM
    • Australian Open
    • Roland Garros
    • Wimbledon
    • US Open
  • VIDEO
  • PODCAST
    • DIRETTE LUCA & VANNI
    • Il DIRETTORE
  • UBIGAMES
    • UBICONTEST
    • UBIVERBA
Follow US
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Newsletter
  • Cookie policy
  • Privacy Policy
  • Servizi Vincenti
  • Il Grande Slam
  • UBICONTEST
Rubriche

La seconda occasione di Filip Polasek

Il tennista slovacco, ritiratosi dal tennis nel 2013, parla a cuore aperto dei cinque anni lontano dal circuito e del viaggio che lo ha portato a vincere il torneo di Cincinnati

Last updated: 15/09/2019 8:58
By Lorenzo Colle Published 13/09/2019
Share
7 Min Read

18 agosto 2019. Filip Polasek guarda sorridente quel buffo trofeo a forma di vaso. Al suo fianco, Ivan Dodig, ugualmente sorridente. Di fronte, una dozzina di fotografi pronti a immortalare i volti sereni e soddisfatti dei nuovi campioni di doppio del torneo di Cincinnati.

Difficile dire cosa passasse per la mente dello slovacco in quegli istanti, ma è lecito immaginare che almeno un pensiero sia andato a quei cinque anni trascorsi lontano dal circuito. Cinque anni durante i quali sembrava impossibile anche solo pensare di fare attività fisica senza dolore.

Nel 2013, Polasek aveva preso la difficile decisione di ritirarsi dal tennis professionistico perché il suo corpo continuava a dirgli di fermarsi. A quella data il suo palmares contava 11 titoli in doppio e altre tredici finali, ma così non si poteva andare avanti. Aveva problemi ai nervi della schiena e dopo ogni partita, nello spogliatoio, era costretto a tenere ferma con le mani la gamba sinistra che tremava senza controllo. Con il ritiro però, le cose non erano migliorate. Dopo nove mesi è stato costretto a lasciare il giovane australiano che aveva iniziato ad allenare, perché il dolore era quasi lo stesso di quando giocava e i lunghi viaggi non aiutavano il suo corpo.

Filip accettò allora la proposta di un club di Piestany, in Slovacchia, e divenne capo allenatore. Il problema era che non riusciva a palleggiare con i ragazzi più grandi e doveva quindi limitarsi a seguire quelli tra gli otto e i quattordici anni. Qualche volta si permetteva qualche sgambata leggera con gli altri maestri, tanto per il gusto di colpire qualche palla, ma tornato a casa la gamba non gli dava tregua. Era giunto il momento di prendersi una vera pausa.

A novembre 2017, Polasek era sereno. Si concedeva di quando in quando una scampagnata con gli sci insieme alla sua ragazza, unica attività che non lo affaticasse troppo, ed era appena diventato padre, ma le cose stavano per cambiare improvvisamente. Gli allievi della scuola tennis crescevano e volevano continuare a scambiare con lui. I nuovi tentativi andarono sorprendentemente bene, ma si trattava pur sempre di palleggiare con ragazzi di 16 anni. Niente di straordinario per un ex professionista in teoria, ma in pratica si trattava di un enorme passo avanti. Da un club tedesco, tramite amici comuni, arrivò la proposta di giocare qualche incontro e Filip non si tirò indietro. La vera svolta però si verificò una sera di maggio, quando il tennista slovacco ricevette una strana telefonata:

“Questo tizio ha bevuto troppo whisky? Questo è quello che ho pensato quando ho ricevuto una chiamata un giovedì sera verso le 22:00 dello scorso maggio”, ha detto Polasek a Andrew Eichenolz di ATPTour.com. “Ero a casa in Slovacchia, dove ero pronto a giocare alcune partite di club per allenarmi ad altre partite di club in Germania. Erano passati più di quattro anni da quando mi ero ritirato dal tennis professionistico a 28 anni a causa di un infortunio. “Abbiamo un ottimo giocatore per la partita del club del lunedì. È Bryan”, mi disse il capo allenatore del club. Stavo ridendo e ho detto “Quale Bryan?”; “Non lo sapeva. Ho pensato che il tizio stesse impazzendo e ho lasciato cadere il telefono. Il giorno dopo chiesi a una dirigente del club di cosa stesse parlando. Anche lei pensava che fosse ubriaco.

Ma il giorno dopo, al club, mi hanno detto: “Sei pronto a giocare con Bryan?” Ho detto loro che sono sempre pronto a tutto, ma ero ancora confuso. Ho giocato la mia partita di club e poi sono rimasto scioccato. Davanti a me si è presentato Mike Bryan, la leggenda del doppio, ed è stato davvero divertente. Dopotutto, il tizio non era ubriaco.

Mike era in città perché la sua ragazza è slovacca, quindi abbiamo colpito un po ‘la palla. Non mi sentivo così bene, ma lui diceva “Hai colpito bene!” Non ne ero così sicuro. Rimase per una settimana e ci allenammo altre due o tre volte. Abbiamo anche giocato una partita di doppio con un paio di altri ragazzi. È stato come mettere un bambino in acqua senza che sapesse nuotare. Quelle partite di club sono state la prima volta che giocavo a tennis da quando mi ero ritirato”.

Il dolore non ritornava. Filip era il primo ad essere sorpreso, ma non voleva illudersi. “Tornerà“, pensava tra sé e sé. Invece i match continuavano e il suo corpo non sembrava risentirne, così nacque in lui la folle idea di dare un’altra possibilità alla sua carriera da professionista. Ricominciò dai Futures e dai Challenger locali e alla fine di settembre era tornato in top 200. Quest’anno poi è avvenuta la vera esplosione: sei vittorie nei primi undici Challenger disputati, poi la prima finale ATP della sua seconda carriera ad Antalya insieme a Ivan Dodig, con il quale ha raggiunto addirittura la semifinale a Wimbledon. Appena un mese dopo è arrivata la seconda sconfitta in finale, in coppia con Philipp Oswald a Gstaad.

La storia però è troppo bella per non avere un lieto fine e così la settimana successiva Polasek ha messo le mani sul dodicesimo trofeo della carriera da doppista, il primo dopo l’insperato rientro, sulla terra di Kitzbuhel. Sembrava il coronamento di un sogno, ma il meglio, come sappiamo, doveva ancora venire. Il trionfo a Cincinnati ha rappresentato il momento più alto della carriera da professionista di Filip Polasek, tornato in grande stile (e forse più forte di prima) da un infortunio che sembrava averlo messo fuori gioco definitivamente. E poco male se a New York Sock e Withrow gli hanno imposto lo stop al primo turno: la carriera è ripartita, ed è la conferma che a volte i sogni si realizzano proprio quando abbiamo perso ogni speranza.


Tabelloni ATP / WTA | RASSEGNA STAMPA FREE | ⚠️ Iscriviti alla newsletter


✍️ PUOI COMMENTARE GLI ARTICOLI SCORRENDO LA PAGINA DOPO I BANNER

Grazie per la comprensione, la pubblicità ci aiuta a sopravvivere ⤵️
TAGGED:Filip Polasek
Leave a comment

Ultimi articoli

Tartarini sul derby tra Musetti e Sinner: “Lorenzo era completamente bloccato mentalmente. Con Jannik non c’è rivalità”
Interviste
WTA San Paolo: Rakotomanga Rajaonah supera Tjen e festeggia il primo titolo della carriera
WTA
Coppa Davis, ecco tutte le nazionali qualificate per la Final Eight
Coppa Davis
Musetti sventola la bandiera a scacchi al GP di Misano: “Giocare con Sinner mi ha fatto capire tante cose”
Italiani
  • Collabora con noi
  • Pubblicità
  • Newsletter
  • Cookie policy
  • Privacy Policy
  • Servizi Vincenti
  • Il Grande Slam
  • UBICONTEST

“la migliore lettura sul tennis”

Così dicono i fan di Warning, ma ci sono anche i detrattori. La nostra newsletter arriva una volta la settimana, ci sono oltre 9000 iscritti.

Stay Connected

FacebookLike
TwitterFollow
InstagramFollow
YoutubeSubscribe
TiktokFollow
LinkedInFollow
TwitchFollow
UbitennisUbitennis
© Ubitennis, dal 2012 il posto del tennis.
  • ENGLISH
  • ESPANOL
Welcome Back!

Sign in to your account

Lost your password?