Il tennis torna a Bari: dal 18 al 24 novembre si giocherà il nuovo 'Challenger del Levante'

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Il tennis torna a Bari: dal 18 al 24 novembre si giocherà il nuovo ‘Challenger del Levante’

Scompare il challenger di Andria, che si trasferirà nel capoluogo pugliese. Bari riabbraccia il tennis internazionale 30 anni dopo l’ultima edizione del trofeo ‘Kim Top Line’, vinto anche da Muster

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Il tennis internazionale tornerà a Bari tra poco più di un mese. In virtù del cambio di sede degli Internazionali di Tennis Castel del Monte, che per sei anni si sono disputati sui campi indoor del PalaSport di Andria, dal 18 al 24 novembre andrà in scena la prima edizione del ‘Challenger del Levante‘, la cui nuova sede sarà il capoluogo della regione Puglia.

Bari tornerà ad accogliere tennisti d’ogni nazionalità a trent’anni esatti dall’ultima edizione dell’Hypo Group Tennis International, forse più noto come ‘Trofeo Kim Top Line’ per via dello sponsor che consentì al torneo di triplicare il suo montepremi – da 25000 a 75000 dollari – e fare il grande salto dal circuito challenger al circuito Grand Prix (l’equivalente dell’attuale Tour ATP) nel 1984. Bari vi sarebbe rimasta per sei anni, fino al 1989, utili a trascinare al successo – primo e unico nel circuito maggiore per entrambi – Claudio Panatta e Claudio Pistolesi, campioni a Bari rispettivamente nel 1985 e nel 1987. L’edizione successiva avrebbe visto brillare la stella nascente di un certo Thomas Muster, che appena 21enne vinse il suo quinto titolo in carriera battendo in finale l’uruguagio Marcelo Filippini (potete leggere qui questa e altre storie di tornei scomparsi).

L’edizione dell’addio prima del trasloco a Genova, dove il torneo sarebbe rimasto fino al 1993 per poi essere trascinato in Austria (a Sankt Pölten) da una probabile influenza dello stesso Muster, si rivelò piuttosto modesta e un po’ malinconica. Al via si presentarono solo quattro top 100 e a sollevare l’ultima coppa fu l’allora numero 164 del mondo Juan Aguilera, un iberico che era stato numero sette del mondo e vantava un tennis leggerino e un curriculum piuttosto bizzarro: puntellò una carriera generalmente modesta (per capirci: le sue statistiche ci rivelano che ha perso più primi turni di quanti ne abbia vinti e il suo bilancio totale tra vittorie e sconfitte è quasi in parità, 146-142) con due affermazioni nella prestigiosa cornice di Amburgo, la seconda ottenuta nel 1990 battendo addirittura Boris Becker in finale. L’edizione 1989 del torneo di Bari, invece, Aguilerà se l’aggiudicò sconfiggendo un altro giocatore che in futuro avrebbe allenato Novak Djokovic: fu infatti Marian Vajda (uno dei quattro top 100 in tabellone) a perdere l’ultimo quindici ‘internazionale’ che si sia disputato sulla terra rossa di via Martinez, dove ancora oggi sorge il Circolo Tennis Bari.

LA NUOVA SEDE – Come si può però intuire dal nome del nuovo torneo barese, ‘Challenger del Levante‘, la contesa tennistica non risorgerà laddove era tramontata trent’anni fa. La necessità di giocare al coperto, data la stagione invernale, ha fatto sì che la scelta ricadesse sul Quartiere Fieristico di Bari (280000 metri quadrati) che annualmente ospita la Fiera del Levante. Anche in questo caso si tratta di un ritorno al passato, in un certo senso, come ci suggerisce l’articolo firmato da Roberto Longo sulla Gazzetta del Mezzogiorno: all’interno degli stessi padiglioni che oggi ospitano la Fiera, e che fra circa un mese ospiteranno il nuovo torneo, fino a 45 anni fa erano organizzati corsi di tennis in collaborazione con la FIT. Il rapporto tra Bari e Federtennis non si è comunque interrotto, se è vero che dal 2003 è attiva nel capoluogo pugliese un’accademia federale.

COSA SAPPIAMO DEL TORNEO? – Poco, in realtà, poiché l’evento è ancora in piena fase di programmazione sotto il profilo logistico. Il direttore del torneo Vincenzo Ormas ha comunque anticipato che verranno allestiti quattro campi da gioco e la superficie sarà (come ad Andria, torneo diretto dallo stesso Ormas che organizza e dirige anche il challenger di Barletta) il cemento indoor. La gestione del torneo sarà in capo a una società diversa rispetto a quella che gestiva il torneo di Andria, mentre i motivi che hanno portato al passaggio di testimone sembrano legati alla difficoltà di adeguarsi ai nuovi standard organizzativi richiesti dall’ATP e ad alcuni contrasti con l’amministrazione locale.

Ci dispiace lasciare la città di Andria ma piuttosto che perdere questa opportunità abbiamo preferito spostarci a Bari“, ha dichiarato Ormas alla Gazzetta del Mezzogiorno. “Vogliamo continuare una tradizione che, per sei anni, ha visto il torneo di Andria ricevere unanimi consensi contribuendo a creare una trend positivo nell’ultima settimana del circuito mondiale“. La tradizione non si interromperà, e anche quest’anno sarà una città pugliese a ospitare uno dei due tornei di chiusura della stagione cadetta (l’altro si giocherà nella località portoghese di Maia), il 19esimo stagionale entro i confini della penisola. Solo gli Stati Uniti, con ben 30 challenger in calendario, fanno meglio dell’Italia.

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