ATP Acapulco: Paul elimina Sascha Zverev, Nadal ai quarti

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ATP Acapulco: Paul elimina Sascha Zverev, Nadal ai quarti

Primo successo contro un Top 10 per Tommy Paul contro un Sascha Zverev senza servizio. Eliminato Auger-Aliassime, avanza Nadal

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Tommy Paul - Acapulco 2020 (foto Twitter @AbiertoTelcel)
 

Continuano le sorprese all’Abierto Mexicano Telcel di Acapulco: la testa di serie n.2 Alexander Zverev è stata eliminata a sorpresa mercoledì sul campo centrale dall’americano Tommy Paul, n. 66 del ranking mondiale che ha così conquistato la sua prima vittoria contro un Top 10 oltre che l’accesso ai quarti di finale di un torneo ATP 500.

L’inizio del match ha fatto rivivere a Zverev gli incubi dell’estate scorsa, quando il suo servizio si era semplicemente volatilizzato, costringendolo a commettere più di una dozzina di doppi falli a match. Nei primi due turni di battuta il tedesco è incappato in ben sei doppi falli, alcuni dei quali con la seconda di servizio finita in fondo alla rete o fuori di svariati metri, ed ha rischiato di andare subito sotto di due break, salvando ben quattro palle per lo 0-4. Paul ha giocato piuttosto teso, commettendo qualche errore da fondocampo ma cercando quasi sempre di condurre il gioco con Zverev spesso costretto alla difensiva ben oltre la linea di fondo. Anche lo statunitense ha dovuto annullare quattro palle break nel settimo game, ma a differenza del suo avversario il servizio lo ha sempre assistito, e alla fine i primi disastrosi 10 minuti di Zverev hanno fatto la differenza nel primo parziale, vinto da Paul per 6-3 in 46 minuti.

La battuta di Zverev era sembrata essersi ricomposta dopo il catastrofico inizio, tanto che l’inizio del secondo set è andato piuttosto liscio seguendo la regola dei servizi. Zverev però era chiaramente nervoso e si lasciava andare a qualche protesta plateale contro il sistema di chiamata elettronico Foxtenn, reo a suo dire di non valutare correttamente l’impatto della palla sul terreno di gioco, ma chiaramente il tedesco aveva scelto la vittima sbagliata per le sue invettive, dal momento che anche volendo il giudice di sedia non può far nulla per cambiare la valutazione elettronica (che peraltro era sembrata il più delle volte corretta). Il disastro per Sascha però era in agguato: sul 4-4, un game orribile fatto altri due doppi falli (non ne aveva commesso alcuno dal terzo game del match) e due errori gratuiti da fondo hanno condannato il giovane teutonico al break e alla sconfitta da lì a poco.

Come detto si tratta della prima affermazione di Tommy Paul contro un Top 10: il ragazzo del 1997, parte della “covata” di tennisti americani che ha conquistato tre titoli Slam junior nel 2015: lui si impose al Roland Garros, Reilly Opelka vinse a Wimbledon e Fritz conquistò il titolo a Flushing Meadows. Al contrario dei suoi due amici, con i quali passa parecchio tempo fuori dal campo, non era finora riuscito ad imporsi nel circuito maggiore, trascorrendo più di tre anni a viaggiare per Challenger. Paul proverà a dare l’assalto alla Top 50 affrontando nei quarti di finale John Isner, che ha superato al secondo turno il qualificato Marcos Giron.

In precedenza il torneo aveva già perso in questa giornata la testa di serie n. 4, il canadese Felix Auger-Aliassime, uscito sconfitto dal match tra due dei giocatori più in forma di questo periodo. Edmund si è infatti aggiudicato il torneo di Long Island un paio di settimane fa, mentre Auger-Aliassime aveva ottenuto due finali consecutive in Europa (a Rotterdam e Marsiglia) prima di prendere un aereo ed esordire sulla costa del Pacifico nemmeno 48 ore dopo aver giocato la finale in Provenza.

In apertura di sessione serale, la partita tra Grigor Dimitrov (n.22 ATP) e Adrian Mannarino (n. 42 ATP) ha intrattenuto gli spettatori per 2 ore e 47 minuti di lunghi scambi tra due giocatori estremamente abili a colpire la palla. Mannarino ha tentato di tessere la sua solita tela appoggiandosi ai colpi di Dimitrov, ma è mancato proprio nel momento decisivo del tie-break finale, anche perché il suo avversario ha giocato in maniera esemplare in quel frangente. Il francese si era aggiudicato il primo set salvando un set point ed aggiudicandosi gli ultimi tre punti del tie-break; poi, dopo aver ceduto il secondo parziale ed essere andato sotto di due break nel terzo, Mannarino aveva rimontato gioco dopo gioco fino ad arrivare ad avere due match-point consecutivi sul 5-4, peraltro ben cancellati da Dimitrov. Il tie-break decisivo è stato a senso unico, chiuso da uno splendido passante di rovescio da parte del bulgaro che ha chiuso con un punto esclamativo una splendida partita.

L’ultimo match della giornata è stato quello tra la prima testa di serie Rafael Nadal e il serbo Miomir Kecmanovic, nel quale il giovane balcanico è stato quasi travolto nel primo set (subito sotto 1-5 in un attimo), ma è riuscito a riprendersi dopo che il “tram Nadal” lo aveva investito giocando un ottimo secondo set. Non è però bastato, perché dopo sette game senza palle break Nadal si è inventato un passante di diritto in corsa su uno smash di Kecmanovic che sembrava aver aperto la partita come una scatoletta di tonno. Il serbo però aveva altre idee: nonostante fosse mezzanotte passata, Kecmanovic ha alzato il ritmo degli scambi strappando il servizio allo spagnolo mentre stava servendo per il match sul 5-3, ha tenuto quel ritmo folle per una splendida decina di minuti, ma poi, sul 5-6, ha iniziato a deragliare commettendo i tre errori gratuiti che hanno concluso la partita. Nadal proseguirà la sua rincorsa al titolo nei quarti di finale contro il sud coreano Soonwoo Kwon (n. 76 ATP).

I risultati completi:

K. Edmund b. [4] F. Auger-Aliassime 6-4 6-4
S. Kwon b. [8] D. Lajovic 7-6(2) 6-0
[5] J. Isner b. [Q] M. Giron 6-3 7-6(4)
[Q] T. Paul b. [2] A. Zverev 6-3 6-4
[7] G. Dimitrov  b. A. Mannarino 6-7(8) 6-4 7-6(2)
T. Fritz b. U. Humbert 6-4 6-1
[3] S. Wawrinka b.  [SE] P. Martinez 6-4 6-4
[1] R. Nadal b. M. Kecmanovic 6-2 7-5

Il tabellone aggiornato

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