Non riesce a Fabrizio Ornago l’impresa di qualificarsi per il tabellone principale dell’ATP 250 di Sofia. Il ventottenne lombardo, attuale numero 424 del mondo, si è arreso 6-2 6-4 all’ex numero 12 del mondo Viktor Troicki, che oggi siede alla posizione 194 in classifica, nel turno decisivo delle qualificazioni. Il serbo ha fatto valere la sua maggior esperienza per portare a casa un match equilibrato soltanto nel secondo set. Più ancora della partita però, la seconda esperienza di Ornago in un draw di qualificazione ATP dopo Umago 2019, è degno di menzione il modo in cui ci è arrivato.
Fabrizio Ornago lo ha raccontato al telecronista di Supertennis Luca Fiorino, in una intervista audio che potete ascoltare integralmente qui. Ornago era riuscito a entrare nel tabellone principale del challenger di Parma da lucky loser (aveva perso nelle quali contro Gigante), giocando poi un match discreto contro Lorenzo Musetti – il giocatore con la classifica più alta affrontato in carriera. Sull’onda di questa esperienza fortunata, e avendo valutato con attenzione la situazione dei draw di qualificazione dei tornei ATP di queste settimane, ha provato il ‘colpo grosso’ a Sofia. Una scelta strategicamente corretta, se consideriamo che appena una settimana fa Bruno Soares si è ritrovato quasi per caso a giocare il turno decisivo delle qualificazioni a Vienna, da alternate, e per poco non è entrato nel main draw.
Si tratta, in pratica, di farsi trovare al posto giusto al momento giusto in un periodo in cui, a causa delle restrizioni, i tornei sono spesso a corto di alternate al punto da fornire l’occasione della vita a tennisti che solitamente non frequentano quei palcoscenici, o come nel caso di Soares a doppisti che provano a re-improvvisarsi singolaristi. Per chi deve recarsi appositamente nel luogo del torneo, resta però un rischio: bisogna investire una certa cifra per il volo e l’alloggio, il quale viene offerto dall’ATP soltanto in caso di ingresso in tabellone. “Gli hotel sono molto cari a livello ATP. Se non fossi entrato, avrei perso almeno 250 euro. Mi è successo ad esempio al Forte Village, dove sono rimasto fuori di uno e ho perso 350 euro” ha raccontato Ornago. “Quando ero a casa avevo la sensazione che sarebbe potuto succedere: ho cercato di capire dove fossero i giocatori, ho controllato la loro possibilità di muoversi, i loro possibili voli e per la seconda volta in due settimane mi è andata bene“. La scelta era tra rimanere a Milano, dove non avrebbe potuto neanche allenarsi in virtù della stretta del nuovo DPCM, e tentare l’avventura a Sofia. Ha scelto la strada bulgara.
“Sono arrivato alle 16:55 e alle 17 chiudeva la sala del Covid-test; ho avuto l’esito del tampone alle 10:50 e praticamente a mezzogiorno ero in campo“. Qui Ornago si riferisce alla sfida di primo turno, nella quale ha battuto il n. 981 del mondo Gabriel Donev con il punteggio di 6-3 1-6 6-2. Grazie a quella vittoria si è guadagnato la possibilità di contendere a Troicki l’ingresso del main draw, ma non ha avuto fortuna.
L’ITALIA CHE RESTA – In tabellone ci sono Jannik Sinner e Salvatore Caruso, che esordirà oggi sfidando la wild card bulgara Kuzmanov non prima delle 17 italiane. Dalla parte di ‘Sabbo’ c’è la statistica che vuole i bulgari detentori di wild card sempre sconfitti a Sofia da quando il torneo è tornato in calendario, ovvero dal 2016. Avrebbe dovuto debuttare oggi anche Stefano Travaglia, l’azzurro si è però ritirato prima di scendere in campo contro Basilashvili. Al suo posto entra in tabellone il lucky loser svizzero Huesler.
