Da Melbourne a Sofia è cambiato tutto: Sinner batte Fucsovics e va agli ottavi

ATP

Da Melbourne a Sofia è cambiato tutto: Sinner batte Fucsovics e va agli ottavi

Non serve la miglior versione di Sinner per battere un Fucsovics troppo falloso. Agli ottavi, Jannik giocherà da favorito contro lo svizzero Huesler

Pubblicato

il

Jannik Sinner - Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)
 

J. Sinner b. M. Fucsovics 6-2 6-4

Lo avevamo lasciato a Vienna con un problema al piede che lo ha costretto a un precoce ritiro contro Rublev. Jannik Sinner torna ora in campo a Sofia contro Marton Fucsovics e si prende la rivincita della sfida dello scorso gennaio all’Australian Open. Quello che poteva essere definito un sorteggio sfortunato per entrambi visto il livello tutt’altro che stellare del campo dei partecipanti premia così Sinner, autore di una prestazione cominciata a corrente alternata di fronte a un avversario piuttosto falloso e salita di livello una volta trovata una continuità nei colpi sufficiente, benché lontana dai suoi picchi. Se Fucsovics si è colpevolmente assentato a cavallo dei due parziali, è stato bravo Jannik a trovare la lucidità per arginarne l’inaspettata reazione con tanto di vista su un pericolosissimo terzo set, chiudendo peraltro alla grande con due vincenti dopo un’ora e 36 minuti.

IL MATCH – Vinto il sorteggio, Sinner lascia la scelta all’avversario che decide di partire in risposta. Il secondo gioco si allunga e gli errori di Fucsovics fanno spuntare palle break a ripetizione, salvate con il servizio o grazie a imprecisioni del nostro, finché l’ennesimo errore ungherese manda Jannik sul 2-0. Marton si desta improvvisamente, capisce che è atteso in campo e indossa i suoi panni migliori per strappare a zero la battuta. L’illusione che possa cominciare un bel match è presto placata da un game di nuovo pregno di imperfezioni del ventottenne di Nyiregyhaza che continua a controllare la tensione delle corde, forse sospettando che l’incordatore abbia capito libbre invece di chili.

Neanche Sinner è perfetto e curiosamente si ritrova a giocare la stessa volée di rovescio che un paio di giochi prima Fucsovics aveva reso vincente tenendola corta; il diciannovenne di Sesto non coglie il suggerimento e la gioca morbida e profonda scatenando il passante avversario. Si salva, il n. 55 ATP, ma capitola al settimo gioco quando Jannik, dopo aver cancellato due palle del 3 pari, cresce in solidità e trova meglio il tempo sulle variazioni slice che arrivano dal rovescio magiaro. Senza più le imperfezioni azzurre che avevano caratterizzato la prima parte del set, i sempre presenti errori di Marton aprono un divario enorme tra i due e il 6-2 è inesorabile.

Jannik Sinner – Sofia 2020 (foto Ivan Mrankov)

La stranezza di Fucsovics è che, pur basando il proprio gioco su solidità e atletismo, ha gli alti e bassi tipici dell’estroso tennista a tutto campo sempre in cerca di soluzioni tanto spettacolari quanto rischiose. Ecco allora che quello che comincia la seconda partita non è nemmeno un lontano parente del vincitore di Medvedev al Roland Garros, dove ha poi raggiunto gli ottavi, ed è pressoché inguardabile nei primi tre game. Poi, Marton mette a segno una gran risposta di rovescio e, nonostante Jannik serva la palla del 5-2 e tutto sembri apparecchiato per un finale in discesa, cambia totalmente l’atteggiamento del tennista con i baffi, mentre sparisce la prima di Sinner: è contro-break. Con anche Fucsovics che mette in campo poco più di un primo servizio su due, fioccano per entrambi le occasioni in risposta, ma tra scambi di bel livello e scambi di regali (c’è pure il rischio di andare servire per prolungare al terzo set) sembra che si sia raggiunto l’equilibrio. Equilibrio invece frantumato da due drittoni vincenti di Sinner – l’incrociato a punire Marton rimasto nella terra di nessuno a guardare il proprio inside-in e l’identico colpo replicato invece con successo da Jannik – che valgono il 6-4.

In questa giornata Fucsovics ha concesso davvero troppo, ma un plauso va fatto a Jannik che, senza riuscire a trovare il suo miglior tennis forse anche per la discontinuità dell’altro, è riuscito a mettere al sicuro il match uscendo da campione nel confuso finale del secondo set. Al prossimo turno, lo attende il lucky loser Marc-Andrea Huesler, ventiquattrenne mancino di 196 cm contro il quale potrebbe tornare utile qualcosa di più dell’odierno 55% di prime battute.

Il tabellone completo

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement