WTA Stoccarda: Barty rimonta ancora nel giorno del suo compleanno. Sfiderà Sabalenka in finale

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WTA Stoccarda: Barty rimonta ancora nel giorno del suo compleanno. Sfiderà Sabalenka in finale

Sarà Barty-Sabalenka la finale dell’edizione 2021 del torneo di Stoccarda. Per la bielorussa netta vittoria su Halep, sovrastata in ogni aspetto del gioco

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Ashleigh Barty - WTA Stoccarda 2021 (da Twitter, profilo ufficiale di Barty)
 

Alla numero uno del mondo non piace vincere facile, ma alla fine vince comunque. Ash Barty si qualifica per la seconda finale sulla terra battuta della sua carriera, dopo il trionfo al Roland Garros del 2019, e lo fa rimontando Elina Svitolina (4-6 7-6 6-2) ventiquattr’ore dopo aver riservato lo stesso trattamento a Karolina Pliskova. Sta iniziando quasi a diventare un pattern per una giocatrice, Barty, a cui quando è rientrata nel circuito dopo la pausa (si era dedicata al cricket) certo non si ascriveva una grande capacità di lottare. Invece adesso è una tennista che sa accettare di finire sotto nello scambio, superare i momenti di difficoltà e infine imporre la sua maggior varietà di gioco, difficilmente eguagliabile dalle sua avversarie.

Credo si impari davvero da ogni partita, in particolare quando affronti una top 10“, ha detto Ash in conferenza stampa, che oggi festeggia 25 anni. Per due set è stata una sfida molto equilibrata, con i servizi a farla da padrona (Svitolina ha messo in campo nove prime su dieci nel primo set) e l’ucraina brava a fare sempre un passo in avanti, per evitare di finire in una zona di campo dalla quale i suoi colpi non troppo potenti difficilmente possono fare male. Il primo set è finito dalle parti di Svitolina principalmente per un game di distrazione di Barty (qualche gratuito di troppo sul 3-3), e il secondo stava per prendere la stessa strada quando l’ucraina, dopo aver rimontato lo svantaggio di 4-1, si era ritrovata a servire per il match. In quel momento Svitolina ha un po’ sentito la pressione e Barty ne ha approfittato per portare il set al tie-break; qui è andata ancora avanti Svitolina (4-2) ma un paio di imprecisioni, tra cui una di volo sul 4-5, le sono costate il set e la partita. Nel terzo, infatti, Barty ha avuto l’unico demerito di metterci fin troppo a ottenere il primo break (alla sesta occasione del game), poi si è involata verso il facile 6-2 conclusivo.

Nella sua sedicesima finale a livello WTA sfiderà Aryna Sabalenka, che invece ha sforato di soli otto minuti l’ora di gioco per dominare Simona Halep. In una partita senza storia, la rumena ha rimediato solo cinque game (6-3 6-2), uno in meno dell’unica sconfitta che aveva subito contro la bielorussa nei quattro precedenti, lo scorso anno ad Adelaide. “Penso sia stata una partita simile a quella; quando tutto va nel modo giusto per lei, è davvero difficile metterla in difficoltà e rispondere ai suoi colpi. Mi ha sovrastato in potenza” ha raccontato Simona. Che ha avuto solo tre occasioni di break, quando Sabalenka era già avanti 3-1 nel primo set, ma si è vista cancellare l’ultima con un dritto che nei fatti ha portato con sé i titoli di coda della partita. Non per la cattiva attitudine di Halep, quanto per l’ottima vena di Sabalenka, che su questa terra più rapida del consueto (ricordiamo che si gioca indoor) sa davvero come fare male.

La finale sarà il settimo precedente tra Barty e Sabalenka. Il bilancio è in parità (3-3), con l’ultima – recente – sfida vinta a Miami dalla numero uno del mondo. Che sembra fermamente intenzionata a conservare la vetta, nonostante l’imminente cambiale parigina.

Il tabellone completo

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