Clicca qui per guardare il video intero!
Il Centre Court non è un tribunale, checchè ne dica google traslate, ma in ogni caso con sei mesi di ritardo Novak Djokovic (10) si è preso la soddisfazione di avere la meglio su un australiano. Che poi sia il meno amato dagli stessi down under, anzi lâunico che, seppur detestandolo amabilmente (âsei un idiotaâ, gli disse ai tempi del mitologico Adria Tourâ), lo difese a Melbourne, probabilmente piĂš per il gusto di andare contro i suoi connazionali, è un altro discorso.
Ă stata unâedizione dei Championshipâs anomala, senza giocatori russi e bielorussi per decisione degli organizzatori (0), senza punti per decisione di ATP e WTA (0), senza Roger Federer (10 per lâeleganza) per gli acciacchi dellâetĂ e, ahinoi, senza Matteo Berrettini (per via del Covid anche se qualche genio ha pure avuto il coraggio di suggerirgli di fare finta di nulla e giocare lo stessoâŚ), e dunque capirete se stavolta abbiamo seguito il torneo senzaâŚgenio (per i non partenopei, âsenza vogliaâ).
Abbiamo anche dovuto sorbirci le battutone di quelli che ci hanno raccontato del destino cinico e baro che ha voluto punire gli inglesi, nellâanno dellâesclusione dei russi, con la vittoria del torneo da parte di una giocatrice nata a Mosca, dimenticando che la brava Ribakyna (10) è diventata kazaka da anni non per amore ma per soldi e dunque tutto è tranne che un baluardo da ergere contro i cattivoni sudditi della regina.
Per fortuna ci sono stati Bertolucci e Panatta (10) a farci sorridere con i loro tweet, decisamente piĂš interessanti dellâintero torneo.
Alla fine usciamo dai Championshipâs anche con qualche rimpianto perchĂŠ Jannik Sinner (8) si è scoperto allâimprovviso a suo agio sui prati, ha rispedito al mittente le velleitĂ dei futuro vincitore di qualsiasi cosa, nonchĂŠ futuro primatista slam etc etc e per due set aveva anche tenuto la testa sottâacqua a Novak. Che purtroppo però si è ricordato di dover fare pipĂŹ, si è guardato allo specchio, ha visto con chi avrebbe dovuto fare i conti la mattina dopo, e dunque è tornato in campo e fine dei nostri sogni di gloria.
Che poi diciamola tutta, meno male che la finale lâabbia vinta Nole: non ce lâavremmo fatta ad ascoltare i canti di giubilo dei sostenitori del âpiĂš grande di tutti quando ha vogliaâ Nick Kyrgios (8), bravo a sfruttare lâoccasione di un tabellone da challenger e a vincere la battaglia dei cafoni con Tsitsipas, che noi avremmo fatto giocare sul campo 38.
Ci avrebbe pensato Rafa Nadal (7 come i millimetri del suo stiramento) a rispedire il buon Nick a casa, ma purtroppo pur di non dare ragione a Fabio Fognini (2) che non perde mai lâoccasione di dire una cosa sensata, soprattutto a Wimbledon, ha preferito ritirarsi e rinunciare al Grande Slam anche se stava benissimo.
Sarebbe stata una bella storia quella di Ons Jabeur (8) ma purtroppo la tunisina, dopo il ko di Iga Swiatek (4, ma prima o poi doveva perdere una partitaâŚ) non ha saputo reggere la pressione della favorita fino in fondo.
Ă stato un torneo in cui hanno trovato gloria e soldi anche Norrie (7,5) e Garin (7), mentre lâamico Fritz (4) ha dimostrato ancora una volta di essere vittima della sindrome di Stendhal davanti agli addominali altrui: dopo Melbourne 2021 con Djokovic, stavolta lâaddominale di Rafa è stato fatale per lâamericano, il quale evidentemente quando vede una tartaruga sofferente, fa prevalere la sua indole animalista e si arrende.
Svelato infine il vero motivo del battibecco tra Nadal e Sonego nel finale di partita trai due. A Rafa avevano dato fastidio le urla di Lorenzo, in particolare un âForza Toroâ del granata. Da lĂŹ lâequivoco: âil Toro di Manacor sono ioâ, âNo Rafa, di Toro ce nâè uno solo â. Insomma una faccenda di corna, risolta alla fine con un invito di Sonego a Rafa a comparire nel video del prossimo successo musicale dellâazzurro. âPorta anche Shakira, come in Gypsy, tanto oramai Piquè pensa ad altro e non alla Davisâ. Ecco, sempre faccende di cornaâŚ