[Q] D. Vekic b. [5] M. Sakkari 7-6 (3) 6-1
Donna Vekic si conferma una bestia nera per Maria Sakkari, sconfiggendo la greca per la quarta volta su sei incontri nel circuito maggiore (5/7 considerando anche il loro primo incontro assoluto, avvenuto a livello ITF, in cui la croata vinse 6-1 al terzo in rimonta). Una partita obiettivamente cominciata con ben poco spettacolo, ricca di break ed errori, in cui tuttavia sembrava proprio la testa di serie numero 5 a poterla spuntare. La greca è andata a servire per il primo set sul 5-3, ma ha commesso tre doppi falli e, da quel momento, ha spento la luce, imbucando la via della terza sconfitta consecutiva. Vekic si è dimostrata semplicemente più solida, abile a sfruttare i blackout della sua rivale e a sbagliare meno nei momenti chiave. Per lei al secondo turno ci sarà una Karolina Pliskova in cerca di riscatto, che ha gestito senza troppi problemi l’ostacolo Caroline Dolehide.
IL MATCH – L’inizio di partita è tutt’altro che entusiasmante, condizonato da diversi errori da entrambe le parti, anche forse a causa della forte amicizia che lega le due giocatrici. Logica conseguenza di questo avvio a singhiozzo è un rapidissimo scambio di break e contro-break tra il terzo e il quarto game. Sul 2-2 Sakkari recupera da 15-30 e, aiutandosi anche con il servizio, passa a condurre. Rispetto ai primi scambi iniziano ad intravedersi alcuni progressi, con la greca che spinge con più facilità e fiducia e, grazie ad un gran dritto a sventaglio, trova un nuovo break e sale 4-2. Entrambe le giocatrici continuano però a palesare evidenti difficoltà in battuta, con altri tre break consecutivi che si susseguono rapidamente. Nemmeno quando va a servire per il set sul 5-3 la numero 5 del seeding riesce a difendere il proprio turno di battuta – complici anche tre doppi falli – impresa che, invece, riesce finalmente a Vekic nel decimo gioco: 5-5. Senza particolari sussulti si giunge al tie-break, dov’è Vekic a partire decisamente meglio, andando prima sul 2-0, quindi sul 5-2. Sakkari non riesce a trovare il suo gioco, continua a sbagliare e, alla fine, non può che cedere 7-6 (3).
Anche all’alba del secondo set lo spartito rimane lo stesso, con la 27enne di Atene che continua a sbagliare tanto e, a causa di due brutti gratuiti di fila, perde subito la battuta. Dagli spalti piove un eloquente “Come on Maria, wake up!” (“Forza Maria, svegliati!”, ndr) ma la giocatrice croata, nonostante l’ottimo momento, commette a sua volta qualche errore di troppo e regala due palle break di fila, che però Sakkari non sfrutta. Alla numero 7 del mondo non basta mettere a segno il punto più bello del match – una spettacolare rasoiata con il back di rovescio – perché Vekic riesce comunque ad allungare sul 3-0, chiudendo di fatto ogni possibilità di rimonta per la numero 5 del tabellone, che esce totalmente dalla partita. Nel game successivo, infatti, un altro doppio fallo sulla palla break consente alla croata di allungare ulteriormente, issandosi sul 5-0. Dopo poco più di un’ora e mezza, al terzo match point e dopo aver annullato un break point, Vekic si impone 7-6 (3) 6-1 grazie all’ennesimo errore della sua avversaria.
Come detto, al secondo turno la numero 77 del ranking troverà Karolina Pliskova, reduce da una stagione certamente non entusiasmante. La ceca, tuttavia, ha ben figurato all’esordio contro Caroline Dolehide. Nel primo set, l’ex numero 1 del mondo si è fatta bastare il break (a zero) conquistato nell’sesto gioco, salendo prima 5-2 e archiviando 6-3 la prima frazione alla seconda occasione, anche grazie all’83% di punti vinti con la prima. Le percentuali al servizio nel secondo parziale calano leggermente – specialmente con la seconda, che passa da una resa del 54% al …% – ma alla numero 22 del ranking basta una partenza a razzo, che la porta sul 3-0 e servizio. Pliskova perde subito uno dei due break e deve concedere una chance di rientrare nel match a Dolehide, nell’ottavo gioco, ma seppur a fatica riesce a tenere i suoi ultimi due turni di battuta, trionfando 6-3 6-4 e raggiungendo Donna Vekic al secondo turno.
