L’International Management Group opera nel mondo del tennis oramai da svariati anni, e l’ultima sua conquista è stata l’acquisizione del Mutua Madrid Open. La multinazionale americana, inoltre, ha in essere diversi accordi commerciali e di partnerships con molti tornei sia del circuito ATP sia di quello femminile. Gestisce i dritti d’immagine dei tennisti oltre che curarne l’intera visibilità, come ha fatto con Naomi Osaka o Novak Djokovic – in verità il rapporto con il serbo si è concluso da tempo – e di quelle la cui carriera è giunta al termine ma che non smettono di accendere la miccia mediatica e che rimangono anche fuori dal campo indiscusse dive: un esempio per tutte, Maria Sharapova.
Ebbene, il colosso del marketing mondiale ha sferrato un altro colpo assicurandosi le prestazioni mediatiche, e dunque anche quelle del terreno di gioco, della tennista più forte del pianeta. Infatti, è arrivata l’ufficialità di un nuovo ingresso nella grande e prestigiosa famiglia della società newyorchese – fondata nel 1960 da Mark McCormack e specializzata oltre che nel marketing sportivo anche nella consulenza legale -. La special new entry è ovviamente Iga Swiatek – che meno di un mese fa si era schierata nella vicenda riguardante le nuove presunte accuse nei confronti del Presidente della federtennis polacca, reo di aver perpetrato violenze sessuali ai danni di una parlamentare -.
La 21enne di Varsavia è stata l’assoluta dominatrice del Tour WTA nel 2022, non a caso eletta giocatrice dell’anno, rubando inevitabilmente la scena a tutte le sue colleghe a suon di record, strisce vincenti storiche ma anche e soprattutto di numerosi e luccicanti trofei inseriti nel già ricchissimo – nonostante si tratti solamente di una classe 2001 – palmares. Su tutti, il doppio trionfo Slam al Roland Garros, bissando il successo personale del 2020, e allo US Open.
Lo straordinario rendimento avuto in questa stagione, non è di certo passato in osservato. Per cui, la IMG non si è fatta sfuggire l’occasione premiando la giovane campionessa e convincendola – con più che fondate motivazioni economiche – a stipulare un contratto con la nota agenzia, la quale da sempre è un fiore all’occhiello del microcosmo del management mediatico: difatti, oltre alla sfera sportiva, figura in prima piano anche nell’ambito della conduzione delle carriere di esponenti di alto profilo sia dello spettacolo che della moda.
