United Cup, Berrettini: "La chiave del nostro successo è il cambio di mentalità"

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United Cup, Berrettini: “La chiave del nostro successo è il cambio di mentalità”

Alla vigilia dell’esordio contro il Brasile, la squadra capitanata da Vincenzo Santopadre è pronta a dare battaglia. “Ci aiutiamo a vicenda per raggiungere il nostro livello migliore” spiega Matteo Berrettini.

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Team Italia durante il Media Day, Pat Rafter Arena a Brisbane, United Cup 2023 - Credit: Tennis Australia / Scott Davis
 

Al via giovedì all’alba la United Cup, il nuovo torneo a squadre che di fatto inaugura la nuova stagione. Tanti i duelli entusiasmanti in programma e, tra i protagonisti, si aspetta il Team Italia capitanato da Vincenzo Santopadre. In squadra Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Martina Trevisan, Lucia Bronzetti, Camila Rosatello, Andrea Vavassori e Marco Bortolotti.

Il torneo si svilupperà su tre città, ovvero Perth, Sydney e Brisbane. La prima indoor, le altre due all’aperto. Brisbane sarà la sede delle partite del girone E, in cui è inserita l’Italia che se la vedrà con Norvegia e Brasile. Il format prevede due match di singolare maschile e altrettanti di femminile, prima del doppio misto che – in caso di 2-2 dopo le sfide precedenti – sarà decisivo.

Tutti felici gli azzurri di far parte della spedizione australiana, un buon test pre Australian Open.

Per Andrea Vavassori è la seconda esperienza come membro del team italiano: “Ho giocato qui in Australia a Melbourne in ATP Cup con Matteo Berrettini e siamo arrivati ​​in finale con Vincenzo capitano. Una grande esperienza, una delle migliori della mia carriera finora”.

Sarà una competizione dura – afferma Lorenzo Musetti – sin dalle prime battute. Abbiamo una buona squadra, un capitano forte e penso che possiamo fare abbastanza bene. Ne siamo fiduciosi. Non vediamo l’ora di andare a Sydney e provare a sollevare il trofeo”.

Toccherà a Martina Trevisan esordire nella competizione: “Sto imparando molto durante queste giornate di preparazione. Sono nervosa, ma pronta a combattere”.

È una competizione unica – spiega Matteo Berrettini quindi è speciale essere qui”. Poi scherza con Santopadre: “Sfortunatamente il capitano non è il massimo che possiamo avere, ma lo scopriremo durante le partite”.

Ce l’abbiamo in squadra e dobbiamo sopportarlo”, la replica scherzosa di Santopadre che poi si fa serio: “Sono davvero felice ed emozionato perché penso che le partite di squadra siano sempre belle per condividere dei momenti insieme e divertirci”.

Momento straordinario del tennis italiano, con una squadra sempre più coesa, ma qual è il segreto di questa unione? “E’ una domanda difficile a cui rispondere. Penso che sia un mix di motivi. Prima di tutto, è fortuna, alcuni ragazzi sono semplicemente forti. Abbiamo sempre avuto grandi talenti. Ora lavoriamo in un’altra direzione. Sono le nostre mentalità a essere diverse. C’è una competizione sana tra di noi che ci porta sempre a far meglio. Sono tutti bravi ragazzi e ci aiutiamo a vicenda per raggiungere il nostro livello migliore. Avere ragazzi come Lorenzo, Jannik, Lorenzo Sonego, per me è una fortuna. Poi ci sono i meriti della federazione che ha saputo cambiare il modo in cui lavorare e questa cosa mi ha aiutato molto”.

Ma quale il punto di forza di questa Italia su cui poggiare le speranze di arrivo a Sidney per la finalissima? “Ci conosciamo tutti – spiega Martina Trevisan – e siamo una grande squadra. Stiamo imparando ogni giorno da tutti e soprattutto siamo bene insieme”.

Ma cosa ha imparato fin qui Martina Trevisan da questa competizione? “Gioco con le donne per la “Billie Jean King Cup”, ma non gioco mai con Matteo, Lorenzo e con gli altri uomini. Per me è molto emozionante, perché non sono abituata a stare in squadra con gli uomini”.

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