ATP Miami, Sinner: “Contento del match, ho avuto poco tempo per adattarmi ai campi” [AUDIO]

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ATP Miami, Sinner: “Contento del match, ho avuto poco tempo per adattarmi ai campi” [AUDIO]

Battuto Djere in due set, Jannik Sinner parla della velocità della superficie, delle difficoltà delle condizioni e di altro ancora

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Jannik Sinner – ATP Miami 2023 (foto Ubitennis)
 

Dopo il buon esordio contro Laslo Djere al Miami Open presented by Itau, Jannik Sinner ha scambiato alcune battute con l’inviato di Ubitennis Vanni Gibertini, parlando del match, dei campi, del prossimo avversario e di… capelli.

Qui l’intervista completa:

Gibertini. Congratulazioni. Ci sono stati un paio di momenti nel primo e nel secondo set quando hai perso il servizio in cui la partita si è messa un po’ peggio: che cosa è successo? Perché soprattutto nel primo set ho visto che provavi il lancio di palla, forse il sole…

Sinner: “Già prima della partita sapevo che si sarebbe giocato nel momento in cui c’era il sole, ieri ci siamo allenati a quell’ora. Non era semplice, dalla parte dove c’era il sole in faccia eri anche controvento, che poi qua gira anche… Ho tenuto molto molto bene i primi turni di servizio, poi ho fatto un paio di errori e ha girato. Meno male che lui ha sbagliato qualcosa sul 4-3 perché c’erano anche le palle nuove. Nel secondo sono partito bene, c’è stato anche lì quel momento di difficoltà. Sul 30-15 dovevo spingere di più, ma è così nei primi turni e in più non è semplice giocare qua. Bisogna stare calmi, soprattutto con la testa e oggi credo di aver fatto bene, posso essere contento.”

Qui i campi sono decisamente diversi rispetto a Indian Wells – ne abbiamo parlato anche con Simone [Vagnozzi]. Tu come ti trovi?

“Secondo me sono anche più veloci dell’anno scorso, i campi di torneo forse ancora di più, tranne il Centrale. Non so il Grandstand, ma dove ho giocato oggi [sul Butch Buchholz] era abbastanza veloce. Sono decisamente diversi [rispetto a Indian Wells] e non ho avuto tantissimo tempo per adattarmi, due o tre giorni, e la prima partita è sempre importante.”

Tu hai tabellone sempre memorizzato: sai contro chi giochi la prossima?

“Sì, Dimitrov o Struff, giocano dopo, vediamo.”

Struff è un qualificato, ha giocato quattro partite qua, vuol dire che qua si trova bene. Invece Dimitrov esordisce come te adesso.

“Sono due totalmente giocatori diversi. Dimitrov mi cambia bene la palla, gioca tanti slice, serve molto bene. Struff invece è uno che attacca molto, serve molto bene soprattutto la prima. In ogni caso sarà una partita difficile, nuova perché è tanto che non gioco con Dimitrov [Roma 2020]. Con Struff non ho mai giocato in torneo, se non ricordo male [ricorda bene].”

I capelli sono un po’ ricresciuti [il barbiere ci era andato giù pesante l’ultima volta].

“Sì, sì [ride], sono sempre lì.”

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