[12] D. Evans b. [Q] M. Arnaldi 6-4 6-3
Dopo essersi dimostrato un assiduo dei piani alti dei Challenger con le vittorie a gennaio a Tenerife e ad aprile a Murcia, Matteo Arnaldi conferma il suo stato di grazia anche nel Barcelona Open Banc Sabadell, impegnando nel suo match di sedicesimi di finale l’esperto Daniel Evans. Bravissimo a ingaggiare contesa alla pari con un top 30 e a disinnescarne in parte le variazioni di ritmo, come per esempio le frequenti discese a rete, Matteo ha pagato la poca esperienza e le minori capacità di trovare soluzioni estemporanee, campo nel quale Evans ha gestito ottimamante i momenti più delicati del match.
Per l’inglese una vittoria meritata e la sfida al prossimo turno con Karen Khachanov.
Primo set. Arnaldi non è nella migliore giornata con la prima palla, ciò nonostante, riesce a tenere il numero 26 e del mondo a debita distanza sulla propria battuta. Nei game del britannico invece Matteo riesce più volte a crearsi occasioni per infastidire il rivale con il proprio pressing.
Dopo aver concesso i cancellato una palla break nel game d’apertura, il sanremese si fa minaccioso sul 2-1 e 15-40, ma non riesce a concretizzare e pochi minuti dopo cede la battuta. La differenza tra i due contendenti sembra soprattutto nei dettagli e nella lucidità nei momenti più delicati della frazione. Ancora sul 4-3 l’italiano non sfrutta due chance per il contro-break e sul 5-4 sale 15-40 grazie a un dritto a sventaglio a rientrare e un passante sempre di diritto lungo linea che infila Evans a rete.
Applausi calorosi per Matteo, che però di nuovo non si dimostra all’altezza nell’ultimo passo: manca anche una terza occasione ed Evans non ne concede altre, facendo suo il parziale in un’ora e un minuto. Una palla break sfruttata dal britannico su tre conquistate, zero su otto invece per un bravissimo e sfortunato Arnaldi.
Secondo set. I due riprendono i medesimi termini della contesa, confermando quanto visto sino a quel momento. Evans parte bene e sull’1-0 sorprende alla terza palla break Matteo, ancora una volta falloso nei momenti più scomodi. L’azzurro risponde ai timori di una flessione dopo un set comunque ben giocato e si aggiudica un game a zero. Sul 2-3 per il rivale di nuovo si prende due palle break consecutive ma Evans è nuovamente più propositivo e scende a rete in entrambe le occasioni per difendere il suo turno di battuta.
Solo a questo punto la resistenza del nostro giocatore si fa più flebile; L’inglese non si distrae più sulla battuta e sul 5-3 conquista il secondo break nel set, chiudendo il match dopo un’ora e quarantotto minuti complessivi.
