La settimana di Lorenzo Sonego era partita male, ma alla fine il torinese è tra i protagonisti del passaggio del turno dell’Italia, bravo a voltare pagina dopo il ko con il canadese Galarneau per poi battere il cileno Jarry e, a cose fatte, lo svedese Ymer. Ecco le sue parole in conferenza stampa dopo la terza e ultima vittoria.
D. Oggi l’umore è decisamente diverso rispetto a quello dopo il ko del Canada. E’ stata la vittoria del gruppo?
Sonego: “Il fatto di essere tutti molto amici e tutti molto legati, nonostante il tennis ti porti ad essere un po’ egoista, ci aiuta molto, perché siamo molto umili, e questo fa la differenza in questo momento”.
Scanagatta: Un riscatto ancora più difficile dopo la prima partita persa. Come hai dormito dopo aver perso con Galarneau e come hai dormito invece dopo la vittoria ottenuta salvando quattro match point a Jarry?
Sonego: “La prima notte ho dormito male perché abbiamo finito tardi, ma comunque ero tranquillo per come avevo giocato e per le sensazioni che avevo, perché ero convinto che fosse stato Galarneau a giocare bene. Invece dopo la vittoria con Jarry non ho dormito per nulla, perché avevo adrenalina in corpo, ho avuto il giorno successivo per rilassarmi”.
D: Ora l’obiettivo dei prossimi due mesi sarà ottenere un posto nel quintetto per Malaga?
Sonego: “Ora l’obiettivo diventa quello di salire in classifica, guardo al presente. I tornei in Cina sono quelli più importanti ora. Li devo affrontare con tanta energia. Questa settimana mi dà fiducia e mi fa capire che sono sulla strada giusta”.
D. Da grande tifoso del Torino, cosa hai in comune con lo spirito granata?
Sonego: “Sicuramente la grinta e il cuore, poi anche il fatto di non ottenere sempre i risultati che si meriterebbero… Comunque, è sempre emozionante vedere le partite del Torino, e penso si possa dire anche per le mie, perché sono imprevedibili allo stesso modo”.
Scanagatta: Hanno perso la Spagna e gli Stati Uniti, la Russia non c’è. L’Italia quest’anno ha chance di vincere la Coppa Davis?
Sonego: “Le chance le abbiamo avute anche l’anno scorso. Avessimo vinto il doppio col Canada ci saremmo ritrovati in finale dove potevamo essere i favoriti. Le finali di Davis sono imprevedibili, conta chi sta bene sul momento, ci sono tante variabili come gli accoppiamenti. Noi sicuramente abbiamo un grande gruppo e ogni anno possiamo giocarcela per vincere”.
