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La crisi sembra essere alle spalle. Già a Madrid c’era stato più di un segnale confortante, ma ora Ons Jabeur sembra essere tornata al proprio livello di gioco e risultato. Ne è consapevole anche la diretta interessata che si è mostrata raggiante nella conferenza stampa post partita, dove ha superato la canadese Leylah Fernandez con il punteggio di 6-4 7-6 per staccare il pass per gli ottavi del Roland Garros. L’atleta tunisina, oltre che ambasciatore Onu, è stata interpellata anche su situazioni extra-tennistiche come il conflitto a Gaza.
D. Oltre alla vittoria, quanto è importante per te essere nella seconda settimana di uno Slam?
Ons Jabeur: “Per ricordare a tutti che sono ancora qua (ride). È sempre bello provarlo a me stessa perchè sono stata in cattive acque per mesi, provando a ritornare e riacquistare la mia fiducia. Ma, essere di nuovo nella seconda settimana, è molto importante per me e per il duro lavoro che ho fatto”.
D. Ons, giochi sul campo con brillantezza e personalità. Quanto è importante per te avere questa libertà di giocare in questo modo da parte del tuo team, così da goderti le pressioni derivanti dall’atmosfera Slam?
Ons Jabeur: “Da parte del mio team? Non ho capito quella parte”.
D. Che il tuo team ti permetta di giocare con questa libertà.
Ons Jabeur: “Oh, sarebbero licenziati se non me lo permettessero (ride). Ho un modo differente di giocare. Da donna voglio essere libera, voglio fare tutto quello che voglio. Solitamente odio quando vogliono rinchiudermi e non lasciarmi fare le mie cose perché penso di essere una persona creativa. Sono intuitiva quando gioco. Non dirmi di non fare quella smorzata, ma insegnami a farla. Lo dico sempre al mio team, lasciatemi fare quello che voglio. È molto importante essere me stessa in campo, è così che gioco al massimo“.
D. Ho una domanda sul programma, incluse le sessioni serali. So che è qualcosa che ti sta a cuore. Domani avremo la settima sessione serale per gli uomini. Ancora niente per le donne, cosa pensi in merito? Cosa vorresti dire, dato che è qualcosa di cui hai gia parlato.
Ons Jabeur: “È triste, certamente. Mi piacerebbe che venissero mostrati più match femminili. Di solito torno nel mio hotel, accendo la TV, e ci sono sempre più match maschili rispetto ai match femminili. Cerchiamo di parlarne. L’ultima volta abbiamo visto un match eccezionale tra Osaka e Swiatek. Non sta a me decidere quale match dovrebbe essere giocato nella sessione serale. Certamente, Badosa-Sabalenka sarà lo stesso un match eccezionale, ma non sono io a decidere quando deve essere programmato. Però continuerò a parlarne, continuerò a far rumore e spero vivamente che le cose possano cambiare. Sento che il tennis femminile è in buon momento”.
D. Ho letto di alcuni ragazzi a Gaza che hanno come idolo Ons Jabeur, ma non hanno i bisogni primari. Non hanno la TV, internet, e cercano lo stesso di trovare un modo per guardare Ons Jabeur. Cosa hai da dire a riguardo?
Ons Jabeur: “Sono molto triste nel vedere questo tipo di notizie ogni giorno. Cerco di non stare sui social perchè ci sono dei video terrificanti su cosa sta accadendo a Gaza. Mi auguro che il mondo ne parli perchè è ingiusto cosa sta succendo. Quei ragazzi, donne, uomini stanno soffrendo. Siamo nel 2024, ed è davvero molto triste vedere molti paesi in silenzio su tutto questo. Provo a mandare tanta energia come ambasciatore ONU e aiutare, per quanto mi sia possibile, ma mi rattrista e mi fa arrabbiare molto che nulla si stia muovendo. Mi auguro la pace a Gaza, e che più persone ne parlino“.
D. Per il resto del torneo sarete negli ottavi di finale. Questo apre delle opportunità? Stai inizi a sognare?
Ons Jabeur: “Credo che tutto sia possibile. Ho iniziato il torneo giocando partita per partita perché non voglio iniziare a pensare alla finale. Voglio solo vedere come vanno le cose, ma sono una sognatrice, l’ho sempre detto. Continuerò a giocare partita per partita anche nella seconda settimana”.
