WTA 2014: Serena è ancora la più forte ma...

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WTA 2014: Serena è ancora la più forte ma…

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TENNIS – I numeri confermano che Serena è stata la più forte di tutte anche quest’anno ma è stato tutt’altro che un anno eccezionale: è il canto del cigno? Gli Australian Open miglior torneo della stagione. A cura di Stefano Rosato e Guido Tirone

 

 

Il nostro modello di analisi del tennis, che nel corso del 2014 ha subito una modifica rilevante, della quale daremo di seguito conto, assegna anche l’annata 2014 a Serena Williams, anche se, rispetto al 2013, sia il valore assoluto della prestazione della giocatrice americana, sia il delta sulla seconda classificata, sono in netto calo. Difficile dire se si sia di fronte al canto del cigno oppure a una stagione non troppo consistente da parte di Serena: i due matches contro Simona Halep in occasione delle WTA Finals sono l’epitome di questo dubbio. D’altronde, anche in passato Serena Williams ha alternato stagioni straordinarie a stagioni sotto tono, ed è impossibile ricavare serie indicazioni sul futuro da questo 2014. Nel complesso Serena ha vinto 7 tornei (1 Slam, il Masters, 1 Premier Mandatory, 2 Premier 5 e 2 Premier) su 16 presenze in un main draw, senza perdere alcuna finale, ma compiendo molti passi falsi: basti dire che non è arrivata nemmeno al quarto di finale in tre dei quattro slam giocati. La pct stagionale, derivante da un record di 52-8, è pari a 0,867. Al secondo posto troviamo Maria Sharapova, capace di conseguire 4 titoli (1 Slam, 2 Premier Mandatory e 1 Premier) in altrettante finali, anche lei a fronte di 16 presenze in un main draw. Al terzo posto si classifica Petra Kvitova, con 3 successi (1 Slam, 1 Premier 5 e 1 Premier) oltre a una finale persa (Premier Mandatory), a fronte di 19 presenze in un main draw. Da menzionare, per la Kvitova, anche la vittoria in Fed Cup (la terza vittoria della squadra ceca nelle ultime quattro edizioni). Simona Halep, che alla fine dello scorso anno segnalavamo come da tenere d’occhio per il 2014, si è classificata ottima quarta con 2 titoli (fra i quali il primo Premier 5 della carriera) e 3 finali perse, tutte molto rilevanti dal punto di vista qualitativo (1 Slam, la finale del Masters e 1 Premier Mandatory).

Per quanto riguarda le italiane, troviamo, fra le prime 20 nel nostro modello di valutazione, due giocatrici: Flavia Pennetta (11° posto, con 1 Premier Mandatory vinto e la finale persa del Masters B) e Sara Errani (12° posto, con 1 finale Premier 5 e 1 finale Premier perse).

A partire da questa release del nostro modello abbiamo introdotto, sia per gli uomini sia per le donne, una modifica rilevante: la pesatura dei tornei non viene più fatta sulla base del rating dei quarterfinalist, ma sulla base dei migliori 4 e 8 rating (a seconda della variabile considerata) dell’intero draw. Questa modifica ha consentito una miglior pesatura soprattutto dei tornei maschili degli anni Novanta (prima un po’ troppo severamente sottovalutati). Per i dettagli del modello di calcolo, rimandiamo ai nostri articoli precedenti su Ubitennis, reperibili a questo link.

Per quanto riguarda il livello di challenging della stagione appena terminata, vi sono stati ben 14 tornei con un punteggio base superiore a 1.000 pts (ovviamente considerando la variazione di calcolo sopra menzionata). Rispetto allo scorso anno, è in lieve aumento il numero delle giocatrici con una pct stagionale maggiore di 0,700 (con il minimo di 28 matches giocati), che passa da 6 a 7, anche se solo due giocatrici (Serena Williams e Na Li) raggiungono la soglia di 0,800, contro le tre dello scorso anno.

 

 

Numero e valore dei tornei

Tab01

Tornei vinti

Tab02

 

Punti (prime 20 della classifica generale)

Tab03 Tab04 Tab05

 

W-L (giocatrici con percentuale di vittorie >=0,700 e almeno 28 partite giocate; inclusa Fed Cup)

Tab04

 

Miglior rating di presentazione a un torneo (rating >=0,700)

Tab05

 

Rating a fine anno giocatrici in attività (rating >=0,700)

Tab06

 

Miglior torneo della stagione

Australian Open (Slam) 1.550 pts: Li def Cibulkova 76 60

 

Migliori 5 tornei della stagione senza considerare il coefficiente di categoria (ovviamente il valore reale del torneo non è quello visualizzato nell’elenco sottostante, ma quest’ultimo moltiplicato per il coefficiente di categoria del torneo)

  1. Australian Open (Slam) 1.550 pts: Li def Cibulkova 76 60
  2. French Open (Slam) 1.442 pts: Sharapova def Halep 64 67 64
  3. Wimbledon (Slam) 1.420 pts: Kvitova def Bouchard 63 60
  4. Rome (Grand Classic B) 1.358 pts: S Williams def Errani 63 60
  5. Madrid (Grand Classic A) 1.332 pts: Sharapova def Halep 16 62 63

Match clou dell’anno (=miglior media del rating delle due giocatrici, purché >=0,850 e purché il rating di ciascuna delle due giocatrici sia >=0,800)

Brisbane (Classic) – Semifinal: S Williams (0,931) def Sharapova (0,825) 62 76

 

Conclusioni

Stagione dunque non eccezionale quella di Serena Williams, anche se si deve notare che la campionessa americana ha stabilito un record che sarà molto difficile superare in futuro. Prima di questa stagione, infatti, il record di tempo intercorrente fra il primo e l’ultimo Slam vinto in campo femminile (ovviamente parliamo di singolare) era detenuto da Helen Wills, con 5.433 giorni. La Wills aveva vinto il primo Slam (US Championships) il 18 agosto 1923 e l’ultimo (Wimbledon) il 3 luglio 1938. Serena, vincendo lo US Open 2014, porta questo particolare record a 5.475 giorni, avendo vinto il primo Slam (US Open) l’11 settembre 1999 e l’ultimo (US Open) il 7 settembre 2014. Si tratta di un record che può essere ancora migliorato dalla Williams, anche se il primato assoluto fra uomini e donne, sempre in singolare, sembra inavvicinabile: trascorsero infatti 6.925 giorni fra il primo e l’ultimo Slam vinti dall’immenso Ken Rosewall. Il record di Serena ne evidenzia la grandezza, ma anche l’incostanza: che numeri avrebbe la più giovane delle Williams se avesse avuto la regolarità sportiva di una Evert, di una Navratilova o di una Graf?

Negli head-to-head Serena è stata dominante contro le top players (15-2 contro le giocatrici che hanno terminato la stagione ai primi 10 posti del ranking ufficiale WTA), ma si è spesso persa per strada contro giocatrici minori (emblematiche le 3 sconfitte in altrettanti matches contro la Cornet, una delle quali per ritiro) oppure emergenti (Muguruza e Cepelova), per il resto perdendo solo dalla sorella, da Halep e da Ivanovic.

Sharapova, Kvitova, la neo-ritirata Li e Agnieszka Radwanska si confermano nella nostra top ten rispetto allo scorso anno, mentre escono dalle top ten Azarenka, Errani, Jankovic, la ritirata Bartoli e Kerber, per lasciar spazio a Halep, Bouchard, Wozniacki, Ivanovic e Cibulkova. Arrivata nel 2014 la conferma del valore della Halep, la principale attesa di novità per il 2015 riguarda la canadese Eugenie Bouchard, passata, nel nostro ranking, dalla posizione 36 del 2013 alla posizione 6 del 2014, con un’annata bizzarra (pct 0,826 negli Slam e 0,571 in tutti gli altri tornei, Fed Cup inclusa).

Cogliamo l’occasione, prima di presentare in calce al nostro articolo le schede 2014 delle top ten emerse dal nostro modello di analisi, per comunicare che, nel corso del 2015, pubblicheremo su Ubitennis una classifica femminile Open Era completa (si tratta di un lavoro giunto ormai alla fase finale), oltre a un aggiornamento di quella maschile, con le modifiche delle quali si diceva all’inizio (oltre ad altri miglioramenti nella catalogazione storica dei tornei).

 

Stefano Rosato e Guido Tirone

 

Appendice – Le schede 2014 delle nostre top ten

Tab07

Tab08

Tab09Tab10

Tab11Tab12Tab13Tab14Tab15Tab16

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