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18/11/2011 16:05 CEST - STATISTICHE

Anno modesto, prevale Kvitova

TENNIS - I numeri dicono che il 2011 del circuito WTA è stato piuttosto modesto. Ci sono tante buone giocatrici, ma nessuna di loro domina. E' come se ci fossero tanti atleti in grado di correre i 100 metri su buoni tempi, ma nessuno capace di scendere sotto i 10 secondi. La regina della stagione è Petra Kvitova. Sembra essere proprio lei la principale indiziata a prendere il largo. Stefano Rosato / Guido Tirone

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Si è appena conclusa la stagione WTA 2011 ed è tempo di bilanci; abbiamo, pertanto, fatto girare il nostro modello di valutazione, quello già adottato per il tennis maschile negli articoli pubblicati nei mesi scorsi su Ubitennis, con alcune differenze che verranno di seguito evidenziate, con i dati delle donne 2011. Il modello, oltre a utilizzare pesi leggermente differenti da quelli ufficiali (per ragioni di analisi statistica e di confronto storico, oltre che di buon senso) per i singoli tornei, li valuta anche dal punto di vista della qualità competitiva (e quindi assegna, per esempio, valori diversi a tornei di egual calibro), dice che Petra Kvitova è la giocatrice che meglio si è comportata, nel complesso, nel 2011, anche se, dal punto di vista del potenziale, Kim Clijsters e Serena Williams continuano ad esserle superiori. Ma ci dice anche, con molta nettezza, che il tennis femminile non sta attraversando un momento particolarmente felice: mancano le giocatrici dominanti, sempre presenti nei momenti alti in qualunque sport, sostituite da players di livello medio-alto, dai risultati altalenanti. Un po’ come se, nell’atletica maschile, non vi fosse nessuno in grado di scendere sotto i 10 netti, ma vi fossero, invece, molti atleti capaci di correre fra i 10 netti e i 10,20: avremmo ranking schiacciati e randomizzati, una volta vincerebbe l’uno e una volta l’altro, senza l’emergere di vere eccellenze.

Il modello che abbiamo elaborato si basa su coefficienti che, nel caso delle donne, sono leggermente diversi da quelli degli uomini per quanto riguarda quello che abbiamo chiamato “Livello di prestigio del torneo”. Questo coefficiente, rispetto alla versione originale del modello, ha già subito una modifica anche per il settore maschile, della quale parliamo qui per la prima volta: nella prima versione distinguevamo i tornei Grand Classic (gli attuali ATP 1000) in due categorie; studi più approfonditi ci hanno consentito di uniformare il loro valore per tutto l’arco dell’Era Open, arrivando così a una categorizzazione più convincente. Il modello del settore maschile utilizza, adesso, i seguenti coefficienti:

1. Slam: coefficiente 1,000.
2. Masters / Wct Finals: coefficiente 0,600.
3. Olympics: coefficiente 0,400.
4. Grand Classic: (cioè i tornei ATP 1000 o i loro equivalenti per l’epoca prima del 1990): coefficiente 0,400.
5. Classic (cioè i tornei ATP 500 o i loro equivalenti per l’epoca prima del 1990): coefficiente 0,200.
6. Basic (cioè i tornei ATP 250 o i loro equivalenti per l’epoca prima del 1990): coefficiente 0,100.

Questi coefficienti non sono del tutto applicabili al settore femminile, che si presenta come segue:

1. Slam: coefficiente 1,000.
2. Masters: coefficiente 0,600.
3. Olympics: coefficiente 0,400.
4. Grand Classic A: (cioè i tornei WTA Premier Mandatory): coefficiente 0,400.
5. Grand Classic B: (cioè i tornei WTA Premier 5): coefficiente 0,360.
6. Classic (cioè i tornei WTA Premier): coefficiente 0,200.
7. Masters B (Tournament of Champions): coefficiente 0,134
8. Basic (cioè i tornei WTA International): coefficiente 0,100.

Come si vede lo schema è il medesimo del settore maschile, con le differenze dei tornei WTA Premier 5 e del Masters B, che ricevono il loro coefficiente in base al rapporto che essi presentano nel ranking system ufficiale della WTA rispettivamente con i WTA Premier Mandatory e con i WTA International. Per il resto il modello è un clone esatto di quello maschile. Possiamo, pertanto, procedere a riportare, di seguito, i dati sulla base del layout già utilizzato per gli approfondimenti di decennio del tennis maschile. Precisiamo che i nomi delle giocatrici sono quelli da nubili.

Numero e valore dei tornei

Tornei vinti

Punti (prime 20 della classifica generale)

W-L (giocatrici con percentuale di vittorie >=0,700 e almeno 28 partite giocate; inclusa Fed Cup)

Miglior rating di presentazione a un torneo (rating >=0,700)

Rating a fine anno giocatrici in attività (rating >=0,700)

Nota: non ci si stupisca del fatto che vi sono giocatrici con un rating a fine anno superiore al miglior rating di presentazione a un torneo (Kvitova, Azarenka, Petkovic), in quanto si tratta di giocatrici che hanno raggiunto il best rating dell’anno dopo durante l’ultimo torneo al quale hanno partecipato, e che quindi lo “presenteranno” al prossimo torneo, cioè nel 2012.

Miglior torneo della stagione
US Open (Slam) 993 pts: Stosur def S Williams 62 63

Migliori 5 tornei della stagione senza considerare il coefficiente di categoria (ovviamente il valore reale del torneo non è quello visualizzato nell’elenco sottostante, ma quest’ultimo moltiplicato per il coefficiente di categoria del torneo)

1. WTA Championships (Masters) 1.030 pts: Kvitova def Azarenka 75 46 63
2. US Open (Slam) 993 pts: Stosur def S Williams 62 63
3. Australian Open (Slam) 911 pts: Clijsters def Li 36 63 63
4. Miami (Grand Classic A) 806 pts: Azarenka def Sharapova 61 64
5. Tokyo (Grand Classic B) 794 pts: A Radwanska def Zvonareva 63 62

Match clou dell’anno (=miglior media del rating delle due giocatrici, purché >=0,850 e purché il rating di ciascuna delle due giocatrici sia >=0,800)
Nessuno

Conclusioni
Il 2011 femminile è un’annata molto difficile da analizzare e da commentare. In linea generale colpisce sicuramente il fatto che, nei 14 tornei realmente importanti (i 4 Slam, il Masters, i 4 Premier Mandatory e i 5 Premier 5) vi siano ben 9 differenti vincitrici e 15 differenti finaliste, a conferma di quanto si diceva all’inizio: molto equilibrio a un livello medio-alto, ma notevoli difficoltà nell’emersione di giocatrici in grado di dominare lo scenario. Kvitova e Wozniacki si sono aggiudicate 6 tornei a testa: in termini di frequenza di tornei vinti dalla giocatrice con più tornei vinti, il 2011, a pari merito con 1998, 2006 e 2010, è la terza peggior annata dell’Era Open (dopo il 2009 con 3 e il 2008 con 4). Degno di nota il fatto che vi sono state 4 differenti vincitrici nei 4 tornei slam, 2 delle quali, in stagione, hanno vinto unicamente il torneo Slam.
Il rating di fine anno evidenzia 3 giocatrici sopra lo 0,800 (la soglia dell’eccellenza, laddove un rating di 0,900, che contraddistingue la soglia del dominio, non viene esibito dagli Australian Open 2010 - Justine Henin): ma 2 di queste 3 giocatrici, Clijsters e Serena Williams, hanno giocato pochissimo nel 2011.
Anche lo score in valore assoluto presenta notevoli anomalie: le prime 10 giocatrici sono racchiuse nello spazio di 1.000 pts ca., cioè nello spazio del valore di un torneo come lo US Open 2011. Per rendere l’idea si consideri che in campo maschile, sia pure a stagione ancora aperta, lo spread fra il primo e il decimo è di ca. 7.200 pts. Inoltre il punteggio della prima, Petra Kvitova, 1.842 pts, è inferiore al punteggio dell’attuale quarto classificato in campo maschile (Federer 2.514 pts). La somma dello score delle prime 10 giocatrici è 12.938 pts, quella dello score dei primi 10 giocatori, a stagione ancora da concludersi, è di ca. 22.600 pts. Il punteggio totale delle prime 20 giocatrici è inferiore al punteggio totale dei primi 4 giocatori.

Se analizziamo le sconfitte delle 4 giocatrici accreditate della migliore percentuale di vittorie stagionale (Kvitova, Wozniacki, Azarenka e Petkovic), scopriamo che, tranne Petra Kvitova, tutte hanno perso da più di 10 differenti avversarie: Wozniacki 14, Petkovic 13, Azarenka 12 e Kvitova 9. In campo maschile, di converso, fino al torneo di Basilea incluso nessuno dei migliori 4 giocatori in circolazione ha perso quest’anno da più di 8 differenti avversari (il record negativo spetta a Nadal, appunto con 8). Rapportando il numero delle avversarie che le hanno sconfitte al numero delle avversarie che le hanno incontrate, troviamo, per queste 4 giocatrici, i seguenti indici: Kvitova ha subito sconfitte da 9 diverse avversarie rispetto alle 44 diverse avversarie incontrate (20%), Wozniacki 14-58 (24%), Azarenka 12-53 (23%), Petkovic 13-49 (27%). Lo stesso esercizio applicato ai top 4 in campo maschile restituisce: Djokovic 4-44 (9%), Nadal 8-53 (15%), Murray 7-45 (16%), Federer 6-47 (13%). Come si vede, la percentuale di giocatrici in grado di battere le 4 con la migliore w/l pct di stagione è quasi doppia rispetto a quella dell’omologo campione maschile!
Insomma, in campo femminile sembrano latitare le giocatrici di massimo livello: le vittorie si distribuiscono in maniera sostanzialmente omogenea fra giocatrici di fascia medio-alta e, in alcuni casi, di fascia media. Il segnale statisticamente più positivo della stagione, la w/l pct di 0,836 raggiunta da Petra Kvitova, è forse ancora troppo debole per asserire che il tennis femminile sia finalmente in grado di imboccare la strada di un efficace ricambio generazionale, ma rimane il fatto che l giocatrice ceca, per ciò che ha fatto vedere sul campo, sembrerebbe, al momento, la più solida candidata a una vera e propria leadership. Non ci resta che attendere la stagione 2012 per osservare questa possibile linea di evoluzione.

Stefano Rosato e Guido Tirone

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