TENNIS – La campionessa danese scrive una lettera a Sports Illustrated in cui spiega i motivi del suo voto per l’amica Serena Williams
Nella seconda parte di stagione si è parlato molto del profondo rapporto di amicizia tra Serena Williams e Caroline Wozniacki, che in realtà risale al periodo tra il 2010 e il 2011, quando Serena ebbe problemi fisici molto seri che rischiarono di porre fine alla sua carriera; in quel frangente fu Caroline a sostenerla e a starle vicino. Quest’anno, dopo la separazione di Caroline dal golfista Rory McIllroy i ruoli si sono invertiti e le ragazze si sono fatte vedere sempre più spesso insieme, che si trattasse di andare insieme a un concerto o di documentare l’arrivo di Caroline alla maratona di New York.
L’ultimo capitolo (per il momento) di questa amicizia riguarda la nomina di Sportivo dell’anno per Sports Illustrated. Caroline ha nominato Serena e questa è la lettera che la campionessa danese ha inviato a Sports Illustrated.
“Quando si vivono momenti difficili si scoprono i veri amici, e Serena Williams è stata una delle prime persone a sostenermi quando la scorsa primavera ho rotto il mio fidanzamento. Non era obbligata a starmi vicina – in fondo ha la sua vita, i suoi problemi e la sua carriera da seguire – ma nel momento in cui avevo bisogno di qualcuno lei era lì. Abbiamo parlato al telefono e mi ha detto che sarebbe stato un periodo difficile, ma che una volta passato sarei stata una persona più forte. Ora lo sono. Quest’anno Serena non ha vissuto una delle sue stagioni migliori, sicuramente non all’altezza della sua fama. Ci sono stati ritiri a causa di infortuni, i problemi di salute a Wimbledon e uscite anticipate in diversi tornei, ma ha anche vinto agli U.S. Open il diciottesimo titolo del Grande Slam della sua carriera, oltre ad altri 6 tornei importanti. È impressionante come riesca ad essere ancora così ad alti livelli dopo tanto tempo. Questo è il suo diciottesimo anno da professionista e fino ad oggi ha vinto 64 tornei in totale. Ma non è solo la sua longevità atletica da ammirare. Lei è per me un’ispirazione dal punto di vista umano, ed è per questo che scelgo Serena come Sportiva dell’anno.
Lei si interessa sempre alla sua famiglia e ai suoi amici ed è una persona che non cambia opinione a seconda di chi si trova davanti. Durante tutta la sua carriera è sempre rimasta coerente, e questo è veramente ammirevole.
Credo che Serena sia un grande esempio per i giovani, a prescindere dal fatto che vogliano intraprendere la carriera tennistica o no. Per lei è importante anche avere un buon rapporto con i fans e non si sottrae mai a fare autografi o foto con loro. Con la sua fondazione benefica (la Serena Williams Foundation) ha potuto realizzare molti progetti, dalla costruzione di due scuole in Kenya all’aiuto alla popolazione di Haiti dopo il terremoto. Lei e sua sorella Venus hanno anche contribuito a ricostruire una scuola tennis a Washington. Quello che Serena fa per gli altri rappresenta una bellissima immagine del nostro sport.
Quando ci affrontiamo in campo lottiamo per lo stesso scopo e ognuna di noi fa del suo meglio perché entrambi vogliamo vincere. Tutto il resto non conta. Durante i WTA Championships a Singapore mi ha battuto in semifinale per 7-6 al terzo set, e poi ha finito per vincere il torneo. E’ stata una sconfitta dura per me, che ancora brucia. Ho perso contro di lei quattro volte quest’anno: in questa stagione è stata decisamente la mia avversaria più forte. Quando giochi contro Serena ti trovi ad affrontare una grande combattente, ma fuori dal campo è splendida con gli ammiratori, la famiglia e gli amici. Credo che questo faccia di lei una grande atleta e una grande campionessa.
Il mio unico problema è che sono stanca di perdere sempre contro di lei, così gliel’ho detto: ‘Attenta, nel 2015 voglio batterti’”.
