[2] I. Swiatek b. R. Sramkova 6-0 6-2
Non che sia una grande notizia, visto il livello dell’avversaria e il punto del torneo, ma Iga Swiatek si conferma una macchina ben oliata con poco bisogno di rodaggio sui palcoscenici principali. Con un tennis solido, senza fronzoli, lascia la miseria di due game alla malcapitata Rebecca Sramkova, che però ci mette molto del suo per maturare un risultato così netto: 26 non forzati e solo tre vincenti! Numeri non degni di uno Slam, che permettono alla polacca di accedere al terzo turno dell’Happy Slam per il sesto anno di fila. I numeri sono a suo favore, visto che è poi arrivata agli ottavi quattro volte su cinque, perdendo solo lo scorso anno contro un’ispiratissima Noskova. Quest’anno, in una partita da non perdere, sfiderà invece una Raducanu che sembra finalmente ritrovata.
E. Raducanu b. A. Anisimova 6-3 7-5
Emma Raducanu campionessa Slam era stato solo un bluff? Non potremo mai dirlo con certezza, quello che possiamo affermare è che la versione della britannica vista contro Amanda Anisimova è di primo livello. Due set giocati ad alta intensità, di ritmo, contro una giocatrice dalla palla anche più pesante della sua. Emma è stata però brava ad amministrare, recuperando addirittura due break di svantaggio nel secondo, dando spazio ad Anisimova di sfogarsi: 44 non forzati, 39 vincenti la dicono lunga sul tipo di match dell’americana, come sempre troppo frettolosa. Più ordinata la britannica, che dovrà decisamente migliorare al servizio (solo 54% di punti vinti con la prima) per godersi appieno l’occasione di sfidare Swiatek. Intanto può festeggiare il primo terzo turno all’Australian Open, raggiunto al quarto tentativo e battendo due top 35.
O. Jabeur b. C. Osorio 7-5 6-3
In tema di ritorni non si può non celebrare questa bella versione australiana di Ons Jabeur, che ritrova un terzo turno a Melbourne quattro anni dopo l’ultima volta. Lo fa sfoggiando una prestazione all’altezza dei giorni migliori contro un’avversaria sempre insidiosa come Camila Osorio, che ha comunque giocato la sua onesta partita mettendo a segno 18 vincenti, ma senza mai entrare davvero in ritmo. Jabeur, da sua tipica caratteristica, ha infatti mosso il gioco evitando di dare riferimenti e tenendo sempre in mano il pallino dello scambio, servendo in maniera discreta. Una vittoria importante, che fa sorridere e sperare nel ritorno di una protagonista fondamentale per il circuito femminile. Al prossimo turno affronterà Navarro.
[6] E. Rybakina b. [WC] I. Jovic 6-0 6-3
Buona prestazione per Elena Rybakina, che non lascia scampo alla giovane (di grandi prospettive) Iva Jovic. La classe 2007 americana ha pagato lo scotto dell’emozione e la pressione nel primo set, ma è uscita alla distanza nel secondo, portandosi addirittura avanti di un break. Da lì l’esperienza della kazaka e la difficoltà di una situazione nuovissima per l’americana hanno però cambiato l’inerzia, con 5 game di fila vinti dalla tds n.6 per ottenere la sua 50esima vittoria Slam dal 2020 ad oggi (è la quarta a farlo dopo Swiatek, Sabalenka, Gauff e Jabeur). Chiude con oltre il 70% di punti vinti con la prima e 29 vincenti, sei più dei non forzati, che rispecchiano una partita giocata rischiando e forzando, ma con qualità. Al prossimo turno affronterà Dayana Yastremska.
[8] E. Navarro b. Xiyu Wang 6-3 3-6 6-4
Come all’esordio contro Stearns, c’è ancora da soffrire per Emma Navarro, di nuovo portata al terzo set ma stavolta rischiando di meno. Certo, Xiyu Wang è stata due volte avanti di un break nel terzo ma senza mai dare realmente l’impressione di poter battere una giocatrice di prima fascia, bravissima a gestire i momenti di tensione, come l’americana. Navarro ha infatti resistito, scambiando con pazienza da fondo e, grazie a un dritto andato in crescendo con il passare dei minuti, sempre più pesante e difficile da gestire, ha prima recuperato il break e poi capitalizzato il primo match point con freddezza e istinto da giocatrice di prima fascia. In un terzo turno di sicuro interessante, equilibratissimo, affronterà Jabeur.
