Da oggi Madison Keys entra di diritto nella storia del tennis conquistando il suo primo Slam dopo una prestazione eroica contro Aryna Sabalenka, distrutta a fine partita per aver mancato quella che poteva essere la terza vittoria di fila in Australia.
L’Australian Open 2025 invece va all’americana che ha sconfitto in ordine Li Ann, Elena Gabriela Ruse, Danielle Collins, Elena Rybakina, Elina Svitolina e Iga Swiatek prima di sconfiggere nell’ultimo atto alla Rod Laver Arena di Melbourne la numero uno al mondo.
1° set: inizio spaventoso di Keys
Difficilmente Keys poteva iniziare meglio questa finale Slam. Una prestazione in risposta a Sabalenka al primo gioco devastante, tanto da strapparle addirittura il servizio mettendo tutto in discesa. Poche prime e tirate male dalla bielorussa che di fatto consegna le chiavi dell’incontro alla statunitense. Sabalenka rischia grosso andando a due punti dal 3-0 che avrebbe decisamente compromesso la situazione. Aryna però esce fuori col tempo e da una situazione di 15-30, rimonta e si assicura il suo primo game in questa finale. La numero uno nel ranking non fa in tempo ad acquisire fiducia che si vede nuovamente crollare il mondo addosso: dopo aver concesso la seconda palla break, Sabalenka avanza convinta e invece che concludere un facile punto, il suo colpo si ferma sulla rete. Un errore palesemente frutto di una situazione mentale che non sorride alla Tigre di Minsk che deve assolutamente rialzare la china. Dall’altra parte c’è per una Keys straordinaria e in uno stato di forma incredibile, come dimostra il game tenuto a zero per il 5-1. Nel momento più difficile, come le vere campionesse, Aryna annulla un set point in risposta e riesce quantomeno a prolungare il set conquistando il break del 5-3. Quando tutti si aspettavano un crollo di Keys complice la risalita di Sabalenka, l’americana ha voluto ricordare a tutti il dominio nei game precedenti e con la stessa completezza in ogni colpo, conquista il terzo break dell’incontro. Sabalenka in piena difficoltà , tanto da servire il set point decisivo a Keys con il più classico dei doppi falli di circostanza.
2° set: Sabalenka reagisce e risponde presente
Sabalenka è chiamata alla grande reazione. La due volte campionessa in carica punta ad uno storico tris, ma davanti a sé si è trovata una sorprendete Keys. D’altronde che la statunitense potesse fare bene era fuori discussione, ma il primo set è stato probabilmente uno dei suoi migliori in carriera. Sembra però una partita maledetta per Sabalenka dato che al primo gioco del secondo set spreca due breakpoint totalmente alla portata, una situazione simile a quella vissuto nel primo set quando invece doveva difende le palle break. La grande differenza però tra Sabalenka di qualche anno fa e quella odierna è la capacità di rimanere dentro la partita. Infatti dopo altre tre palle break, Aryna si porta in vantaggio. La bielorussa è scatenata e vola sulle ali dell’entusiasmo, ottenendo il secondo break. Quando sembrava tutto chiuso, ecco che Keys da un cenno di vita portando il game al servizio della numero uno al mondo sul 15-40. Sabaelnka però sembra abbonata alle palle corte vincenti e dopo aver fatto disperare la Keys, mantiene il servizio. A quel punto la Keys non può far altro che contenere il più a lungo possibile la bielorussa, abile a chiudere 6-2. L’americana è crollata fisicamente e sembrerebbe anche mentalmente, complice una Sabalenka in netta ripresa e ben lontana dagli errori madornali e continui del primo set.
3° set: altro che tiebreak, ci pensa Keys
Il terzo set si prospetta come il più equilibrato di tutti. Dopo l’exploit di Keys nel primo e la reazione rabbiosa di Sabalenka nel secondo, l’ultimo e decisivo set vede l’americana sicuramente più inquadrata rispetto agli scorsi game dov’era completamente in balio di Aryna. La bielorussa però non molla e continua ad andare forte, non abbastanza per il break: Keys infatti recupera da 0-30 e scongiura il possibile sorpasso. Si va avanti più o meno con lo stesso canovaccio ovvero con Sabalenka che sembra avere quasi sempre il pallino del gioco, ma Keys piuttosto che mollare si fa in quattro. Quando sembrava tutto apparecchiato per il tiebreak, ecco il colpo di scena con Keys che sorprende tutti e si porta sul 15-40. Qua Sabalenka si supera con qualità , ma al secondo match point non può nulla. Ora è realtà , ora è storia: Keys strappa lo scettro a Sabalenka in due ore e quattro minuti vincendo il suo primo Slam dopo un cammino pazzesco considerando il livello delle avversarie e del gioco mostrato.
