Dopo aver sconfitto Novak Djokovic, Matteo Berrettini si è ripetuto negli ottavi dell’ATP 500 di Doha superando in tre set l’olandese Tallon Griekspoor e raggiungendo così per la prima volta in carriera i quarti nel torneo qatariota. Un risultato di assoluto rilievo, la cui importanza si riscontra anche nelle parole rilasciante da un raggiante Matteo dopo il match: “Sapevo che rispetto a ieri sarebbe stato completamente diverso. So che quando giochi molto bene il giorno prima, non è detto che tutto accada esattamente allo stesso modo il giorno dopo, ma fa parte del tennis, anche se non sentivo la palla come ieri. Oggi ho combattuto per tre set, un paio di brutti errori nel secondo set me l’hanno fatto perdere. Sono però orgoglioso della mia forza mentale. Sono contento, non è stato facile digerire quel tie-break“.
Ritornando per un attimo sul prestigioso successo sul serbo, il romano chiarisce alcuni punti: “Volevo vincere per la prima volta contro Djokovic, ma in realtà voglio anche vincere il maggior numero di partite possibili e godermi il momento. È questo che continuo a ripetere a me stesso, e che meritavo questo momento. Lo dico spesso, ma la verità è che ogni ogni tanto magari mi dimentico di quanto ho lavorato per tornare a questi livelli“.
Ora però è il momento di guardare avanti e ciò significa Jack Draper: “La sensazione di essere competitivo non è mai andata via. Ho vissuto dei momenti duri nelle ultime stagioni, ma dentro di me sapevo che il mio livello poteva tornare. C’è solo bisogno di giocare, competere, perdere e sentire un po’ di rabbia. Sento assolutamente di appartenere a questo livello“.
