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ATP

ATP Barcellona: Tsitsipas e Ruud avanti senza brillare

Tsitsipas batte Korda nonostante la pessima giornata. Ruud soffre, ma ha la meglio su Medjedovic

Last updated: 17/04/2025 18:32
By Federico Bertelli Published 16/04/2025
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17 Min Read
Stefanos Tsitsipas – ATP Barcellona 2025 (Photo by Pedro Salado/Barcelona Open Banc Sabadell)

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[3] S. Tsitisipas b. S. Korda 7-6(4) 6-4

Sezioni
Primo set – Festival degli orroriSecondo set – Meno peggio TsitsipasPrimo set – Medjedovic picchia, ma non trova il colpo del koSecondo set – Il copione non cambia, Ruud in volata

Partita non indimenticabile, che viene vinta dal greco Stefanos Tsitsipas contro l’americano Sebastian Korda. Per Tsitsipas di buono c’è solo il risultato, la prestazione invece è sicuramente sotto la sufficienza. Buon per lui che Korda lo ha emulato con una prestazione inguardabile.
Primo confronto su terra battuta, nel quale il greco parte logicamente favorito, sia per motivi di attitudine sia per la sua storia qua a Barcellona, dove è stato 3 volte finalista. Korda dal canto suo ha disposto di Arnaldi con un’ottima prestazione nel secondo e terzo set e viene da una vittoria contro il greco a Miami.

Primo set – Festival degli orrori

Si comincia con Tsitsipas al servizio. Per fortuna il meteo continua ad essere benigno, nonostante la giornata rimanga abbastanza fredda, come sottolineato da Fils. Primi game molto lineari nei quali chi serve la fa da padrone. Forse fra i due quello un po’ più caldo è Korda, Tsitsipas sembra alla ricerca della misura dei colpi, inoltre nei primi game abbiamo visto diverse stecche, sia di dritto che di rovescio da parte del greco. Tatticamente invece appare evidente la volontà di Korda di essere aggressivo ove possibile in risposta e cercare il rovescio di Tsitsipas con palle liftate con il suo dritto. In buona sostanza partita mediocre per la prima mezz’ora di gioco, con entrambi che faticano assai in risposta. Per arrivare al primo minimo scossone bisogna arrivare al dodicesimo gioco, con Korda che serve per andare al tie break. Il festival degli errori continua, ma stavolta è l’americano a superarsi e si arriva per tre volte a set point per Tsitsipas: in un paio di casi è il greco a regalare, mentre in un caso è il servizio a salvare l’americano. Alla fine quindi tie break doveva essere, e tie break è. TSI 6-6 KOR.

Tie break che comincia in equilibrio, e ci si aspetta che sarà il meno peggio a prevalere.. Primi minibreak a favore del greco, grazie a un palla corta di rovescio di Korda che a malapena arriva alla rete e una risposta liftata che manda fuori giri l’americano. TB. TSI 5-2 KOR.
Il greco a questo punto va a servire per il parziale e fallisce il primo set point con servizio a favore, ma poi è Korda a sbagliare e regalare il set all’americano. TB TSI 7-4 KOR.
Difficile trovare spunti a questi primo set. L’unico che ci viene in mente è quello di sottolineare la mediocrità in risposta di entrambi: rispetto alla media dei giocatori ATP in risposta (6,6) sia il greco (4,5) che l’americano (4,6) fanno molto peggio. Probabilmente quello che si starà mangiando maggiormente le mani è Arnaldi, che lunedì ha giocato contro la reincarnazione del padre di Korda, mentre oggi è sceso in campo il cugino scarso.
Vista la pochezza del match abbiamo cercato di trovare qualche spunto e siamo andati nello stand degli accordatori a dare un’occhiata. Come ormai arcinoto, Tsitsipas gioca con una Babolat dipinta di nero e così abbiamo chiesto la cortesia di farci vedere un attrezzo prima del trattamento. Abbiamo ovviamente avuto conferma, ma fa sempre un po’ impressione poter toccare con mano.

Secondo set – Meno peggio Tsitsipas

Si riparte con qualche timido segnale di risveglio nel gioco. Finalmente cominciamo ad assistere a qualche bello scambio nel terzo game con Korda al servizio. Tsitsipas finalmente comincia a rispondere e a manovrare un minimo il gioco e si guadagna due palle break. La seconda è quella buona, il greco chiude il punto a rete dopo una grande difesa. BREAK TSITSIPAS. TSI 2-1 KOR.
Il match sembra indirizzato, anche se l’americano ha un sussulto d’orgoglio nel sesto gioco e prova a guadagnare le prime palle break del match. Si va in parità varie volte, ma Korda continua ad essere impreciso e la mezza occasione sfuma. TSI 4-2 KOR.
Mentalmente Korda sembra pagare la mancata occasione. Nel game successivo Tsitsipas va nuovamente a palla break in un paio di occasioni ma il rovescio lo tradisce. Korda riesce a salvarsi e rimane in scia, nonostante alcune buone soluzioni con la palla corta di rovescio del greco. TSI 4-3 KOR.

Tsitsipas insomma continua a farsi preferire nel secondo parziale, e logicamente va a servire per il match sul 5-4. Korda prova timidamente a rimettersi in partita, ma si fa irretire dallo slice di rovescio del greco ed è match point per Stefanos, che sfrutta la prima occasione: ennesimo dritto fuori misura di Korda e partita in ghiaccio. TSI 6-4 KOR.
Venerdì contro Fils però servirà una prestazione di tutt’altro spessore, altrimenti i propositi ambiziosi del greco di giocarsi il titolo si scioglieranno come neve al sole.

[2] C. Ruud b. [Q] H. Medjedovic 7-5 7-5

Match di rara sofferenza per il norvegese Casper Ruud, che per larghi tratti è stato in balia del suo avversario, il serbo Hamad Medjedovic. Difficilmente abbiamo visto qualcuno riuscire a piazzare 38 vincenti a Ruud, in due set, per di più su uno dei campi in terra battuta più lenti del circuito. Venerdì contro Rune sarà un match dal pronostico complicato visto che entrambi non hanno mostrato il loro miglior tennis questa settimana a Barcellona.

Primo set – Medjedovic picchia, ma non trova il colpo del ko

Si parte con Medjedovic subito aggresivo in risposta. Il serbo, dopo essere sopravvissuto alla sfida con Mpetschi Perricard arriva in fiducia. Del resto, affrontare il miglior servitore del circuito è una bella sfida mentale; vincerla poi non può che dare grande fiducia al 21nne di Novi Pazar. Hamad parte quindi subito ben centrato in risposta, i servizi di Ruud al confronto sembrano cioccolatini da scartare e il serbo piazza subito il break, con una serie di risposte aggressive che gli aprono il campo. BREAK MEDJEDOVIC. RUU 0-1 MED.
Nel successivo game al servizio Hamad continua a battere il ferro e addirittura si procura altre due palle per il doppio break, ma Ruud stavolta riesce a giocare carico e profondo e annulla il pericolo. Se continua così comunque non sarà un giornata semplice per il campione norvegese, specie se il serbo continua a rispondere in questo modo. RUU 1-2 MED.

Sarà che veniamo da una prestazione quasi penosa in risposta da parte di Tsitsipas e Korda nel match precedente, ma Medjedovic in risposta pare Agassi in questo primo scorcio di match. Ruud dal canto suo cerca di fare passare la tempesta, anche se non è facile. Il serbo serve bene, tante prime palle in campo e pure pesanti, riuscire a imbastire una trama da fondo, palleggiando sulla diagonale di rovescio non è facile. Il norvegese però è tipo tosto e nel sesto gioco poco a poco riesce a risalire la china e a guadagnarsi palla break, che si gioca sulla seconda di Medjedovic. Nel frangente però il serbo è inappuntabile: anticipa le intenzioni in risposta di Ruud e spostandosi sul dritto lascia partire una saetta inside in. Occasione che sfuma per Ruud, il quale però non si dà per vinto. Da buon specialista della terra battuta apre gli angoli e si guadagna un nuovo break point, cancellato nuovamente da un vincente di dritto di Medjedovic, che poi salva il game. RUU 2-4 MED.
In questo primo spicchio di partita è chiaramente Medjedovic a fare la partita che specie con il dritto spinge come un indemoniato.

Andando a vedere le statistiche sull’incisività del dritto nel 2024 non a caso vediamo che il serbo è nella parte alta del quadro, in termini di fisica del colpo (effetto e velocità). In rosso la combinazione di velocità e spin medi di Medjedovic. Sopra di lui troviamo solo il pallino raffigurante Fils.

Per Ruud continua la partita di pura resistenza, nel settimo gioco altre due palle break per il serbo, che specie sulla seconda spreca con una palla corta a rete, quando Ruud era in sua balia. Evidentemente però, se il norvegese ha fatto due finali al Roland Garros un motivo ci sarà, ed è la sua solidità mentale. Casper anche questa volta si salva e rimane in scia, in un set che per qualità di tennis messo in mostra da Medjedovic poteva già essere bello che finito. RUU 3-4 MED.
La resilienza di Ruud si vede anche nell’ottavo gioco arriva di nuovo a palla break dopo un grande salvataggio su di uno smash del serbo. Stavolta, al quarto tentativo, Casper riesce a spezzare il fuoco di sbarramento opposto dal serbo al servizio e riesce a impattare il match per la prima volta, approfittando degli errori di rovescio del suo avversario. BREAK RUUD. RUU 4-4 MED.

Quando sembra tutto apparecchiato per il tie break accade l’imponderabile. Nell’undicesimo gioco Ruud improvvisamente collassa e con una serie di errori banali manda il suo avversario a tripla palla break. Montagne russe per il norvegese che per l’ennesima volta si mette in modalità muro di gomma e aspetta paziente l’errore di rovescio del suo avversario da situazione di innocuo palleggio. Qua si può imputare a Medjedovic scarso coraggio, in quanto avrebbe avuto tutta la possibilità di spostarsi sul dritto più di una volta e alla fine per paura di sbagliare è proprio lui a commettere l’errore. Ennesima ghiotta opportunità che sfuma (alla fine del set saranno ben 9 le palle break non sfruttate). RUU 6-5 MED.
Sembra insomma la volta buona che si debba andare al tie break, ma pure stavolta è solo un’impressione: nell’ultimo game del set Ruud continua a crederci e continua a rimandare tutto il possibile. Sul terzo set point Medjedovic spara un servizio a 230Km/h, ma Ruud risponde in qualche modo e sul successivo dritto in chiusura, il serbo va fuori giri e manda fuori di una spanna. SET RUUD. RUU 7-5 MED.

Dopo l’ottimo inizio di match alla fine Medjedovic va fuori giri, anche grazie alle strenue difese di Ruud e perde il controllo degli errori non forzati. Nei primi game il saldo fra vincenti ed errori non forzati era in pareggio, ma da metà set in poi va pesantemente in negativo (-11, a fine parziale saranno 17 vincenti e 28 errori non forzati).
Insomma, merito a Ruud per aver trascinato un set che per larghi tratti è stato dominato dal suo avversario.

Secondo set – Il copione non cambia, Ruud in volata

Brutto colpo per Hamad, che deve adesso cercare di cancellare tutto e continuare a martellare come fatto nella prima parte del match, anche se il confine fra l’essere troppo conservativo e andare fuori giri è labile. Ci vuole anche un aiutino da parte di Casper, che a inizio parziale parte un po’ pigro e nel terzo game regala un altro break in apertura con una serie di errori non forzati non da lui. BREAK MEDJEDOVIC. RUU 1-2 MED.

In pratica il copione è lo stesso di inizio primo parziale, con il serbo che continua a spingere senza esagerare e anche con un uso intelligente della palla corta. Torniamo a dare uno sguardo al saldo vincenti ed errori non forzati a inizio secondo set: il saldo per Medjedovic è tornato positivo e possiamo dire che il saldo zero rappresenta un po’ il confine fra vittoria e sconfitta.

Sembra insomma di vedere un film già visto perchè subito dopo Hamad si fa nuovamente irretire e sbaglia una serie di rovesci sanguinosi in manovra che regalano il controbreak al suo avversario. BREAK RUUD. RUU 3-3 MED.

The perfect slice doesn't exi-@CasperRuud98 #BCNOpenBS pic.twitter.com/Jx8gBBkL8z

— Tennis TV (@TennisTV) April 16, 2025

Dal 3-3 pari in poi il set sembra finalmente scorrere liscio, senza ulteriori grossi scossoni, ma la qualità rimane generalmente alta: magari qualche errore si vede, però anche tanto tennis brillante, belle accelerazioni, discese a rete e smorzate. Gli spettatori che sono rimasti nonostante un freddo pungente non sono rimasti delusi.
Si arriva così sul 5-5, dove un innocuo game al servizio di Ruud che era andato avantin 40-0 è esemplificativo del match. Prima due risposte e un gran drittone riportano in parità la situazione. Poi sul 40-40 solito scambio estenuante sul rovescio nel quale Hamad non va mai a cercare l’inside out, sebbene Ruud non lo abbia mai punito con uno straccio di rovescio lungolinea. Fra l’altro, è noto a tutti che quel colpo non sia la specialità del norvegese, che usa sempre col contagocce. Insomma, nonostante ci fossero le premesse per il ribaltone, anche stavolta il norvegese se la cava. In ogni caso, raro vedere Ruud soffrire così tanto sulla diagonale di dritto. RUU 6-5 MED.

Anche stavolta c’è aria di tie break, ma come nel primo parziale Medjedovic si scioglie sul più bello; Ruud le usa tutte, dalle difese strenue, ai candelotti più ignobili, ma alla fine quello che conta è il risultato. Il norvegese riesce ad entrare nella testa del serbo e alla fine la spunta: il serbo si arrende con una palla corta insensata a rete che sa tanto di qualcuno che è andato ai matti oggi. MATCH RUUD. RUU 7-5 MED.
Ruud conduce in porto un match che oggi in pochi sarebbero riusciti a portare a casa, grazie alla sua proverbiale tigna. Medjedovic comunque gioca un match notevole, sempre in spinta. Tecnicamente il problema oggi è stato il rovescio. Mentalmente invece ha patito l’inscalfibilità del norvegese.

Si spengono insomma le luci sul centrale di Barcellona, in una terza giornata che ha visto prevalere tutte le teste di serie. Si apparecchiano dei quarti di finali gustosi in questa 72esima edizione del trofeo Godò.


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