[13] B. Shelton b. L. Sonego 6-4 4-6 3-6 6-2 6-3
Un bravo grosso come una casa va a Lorenzo Sonego, che ingarbuglia il match di Ben Shelton come solo lui sa fare, con gambe e cuore, con passione e voglia di stupire, per regalarci un’altra grande serata di tennis. Il finale però è diverso a quello di due anni fa, quando Lollo sorprese al primo turno di Parigi l’allora ventenne americano. Rispetto a due anni fa Shelton si dimostra migliore sul rosso e sicuramente più presente a sé stesso nel momento decisivo del match, mentre l’azzurro sente la stanchezza soprattutto fisica, che lo limita e gli impedisce di tentare l’ennesima rimonta.
Sonego ha subito nel primo set la potenza del numero 13 del seeding ma ha saputo aspettare il momento giusto, quello che Ben prima o poi concede: il torinese si è insinuato nelle pause dell’americano e ne ha scardinato l’equilibrio, vincendo il secondo set e praticamente dominando il terzo. Lorenzo ha poi lasciato il passo al rivale e al suo prepotente ritorno e nel quinto set si è accorto di essere in riserva, e allora anche l’affidarsi alla battuta non è bastato. A Lorenzo vanno gli applausi della folla, un pochino diradata nel finale intorno alla mezzanotte, mentre Shelton passa il turno e si concentra per sfidare un francese, che sarà Blanchet oppure Gaston.
Primo set: grande equilibrio, Sonego subisce il break in finale di set
Entrambi i protagonisti scaldano la prima di servizio, che funziona bene per Shelton e un po’ meno per Sonego; Lorenzo tiene comunque botta con una buona propensione a mantenere la guida del gioco sulla propria battuta. Gli scambi vivono di accelerazioni che possono arrivare da entrambe le parti, così come gli errori in manovra; Ben conferma di essere piuttosto macchinoso nei movimenti ed alterna cose egregie con il dritto liftato, molto insidioso nella traiettoria inside in, a colpi nettamente fuori misura quando porta il movimento su palline con poco peso. Sonego si lascia ammirare per come sa coprire il campo per contenere le stoccate dell’americano e dopo 25 minuti Ben conduce 3-2 senza palle-break un match divertente e piacevole.
Sonego pareggia a quota tre facilmente e il rovescio slice a una mano del tennista di Atlanta tradisce una certa imperizia che lo rende poco penetrante, suggerendo un fronte d’attacco al tennista sabaudo; Shelton però consolida il rendimento al servizio e si porta sul 5-4 servendo il 77% di prime palle e convertendone l’83%. Per Lorenzo il decimo game si apre con qualche angustia in più perché Shelton azzecca le risposte e lui spedisce fuori due dritti consecutivi; Ben arpiona lo 0-40 e incassa il primo break e il set con un altro dritto di Lorenzo oltre la riga orizzontale: Ben trasforma solo il 38% dei punti con la seconda palla, il problema è che serve troppo bene con la battuta principale.
Secondo set: Sonego si accende nel finale e si prende il set tra gli applausi
Il tema principale del match non può discostarsi più di tanto da quello descritto nella prima partita, anche perché lo statunitense non pare molto disposto a dare subito la caccia al break; sia come sia, l’azzurro reagisce bene al tonfo improvviso di fine set. Inoltre, Shelton si concede un game di distrazione cominciando con un rovescio tagliato lungolinea piuttosto molliccio, che l’italiano sanziona con un passante lungolinea parimenti di rovescio; altri due rovesci, coperti questa volta, fuori dalle linee e il break per il torinese è cosa fatta.
Perdere la battuta ha per il numero 13 del ranking l’effetto di una doccia gelata e gli stimola la voglia di rivalsa immediata; Ben dimostra di poter rientrare all’istante nel clima di gara e si obbliga a impegnare Lorenzo in risposta, che si trova presto in ambasce e rende il maltolto in pochi minuti. L’americano riprende a staffilare al servizio e, anche con l’aiuto delle palle nuove, vorrebbe cambiare campo sul 4-3 in suo favore, ma ecco il Lollo che non ti aspetti: prima provoca Shelton con palle senza peso sul rovescio, poi chiude ogni varco e lo costringe all’errore con la volée e infine passa con una risposta di rovescio a uscire. Nuovo break per il numero 44 del ranking!
Sonego stavolta è più concreto e gioca ottime soluzioni in difesa, ivi compreso un passante di rovescio incrociato; il dritto inside in spazzola la polvere rossa dalla linea del corridoio e costringe l’avversario al gocciolone che finisce schiacciato a terra dall’azzurro, che scrive 5-3 con merito. Lorenzo serve sul 5-4 e dà spettacolo: pasticcia qualche colpo da fondo ma si riscatta in acrobazia, è attraversato dalla corrente, a rete è un gatto e vince due sfide ravvicinate che gli danno il set. Per lui ci sono 14 colpi vincenti e solo cinque errori.
Terzo set: Sonego vince ma Shelton è uscito dal match
I due protagonisti divertono e appassionano i presenti anche all’inizio della terza frazione, con lo statunitense che intende mandare un messaggio chiaro al rivale; ci riesce, ma Sonego fa in modo di ritagliarsi lo spazio per alcune soluzioni in copertura davvero ammirevoli. Pare che le rispettive caratteristiche dei due tennisti siano fatte per incontrarsi e regalare intrattenimento ad alto tasso agonistico e acrobatico, che permette di inserire e accettare nel contesto anche alcune ruvidità nei colpi di rimbalzo. La prima parte della terza partita vive comunque una sorta di tregua che consente a entrambi di ricaricarsi soprattutto dal punto di vista nervoso e dopo venti minuti l’americano conduce 3-2 senza occasioni di break.
La quiete viene spezzata da un nuovo gocciolone, questa volta Made in Italy, che Shelton maltratta clamorosamente inviandolo ben oltre la linea orizzontale; Lorenzo fiuta il possibile colpo gobbo e si porta sul 15-40, da dove l’americano serve un doppio errore con la seconda palla che atterra anch’essa nettamente fuori zona. Il figlio di Bryan è apparentemente fuori dalla contesa e rotola rapidamente sul 3-5; prova a rimanere nel set ma Lorenzo è motivato e si porta sul 15-40 maramaldeggiando addirittura con il dritto lungolinea in corsa. Shelton si scuote e annulla il primo setpoint con uno smash incredibile, ma sul secondo Lorenzo lo obbliga con un guizzo a una volée di rovescio apparentemente facile, ma che lui affonda in rete: 2-1 per l’azzurro, che serve con il 76% di prime palle e commette solo quattro errori.
Quarto set: ora è Sonego in difficoltà e Shelton dilaga
Il primo game è importante perché stavolta è il piemontese ad attraversare un istante di abulia e Shelton costruisce con il dritto due occasioni per un break che può rivelarsi fondamentale; Sonego però reagisce all’istante con un dritto a uscire sulla riga e con un ace, per aprirsi poi la strada utile a difendere il turno di battuta. Lorenzo è instancabile nel raggiungere le stoccate del rivale e nel riproporgli un punto che sembrava già chiuso; Sonego si arrampica ai vantaggi ma Ben non vuole e può concedersi altre fughe dall’incontro. I primi due game del set hanno rialzato il saggio di agonismo tra i duellanti.
Lo yankee in particolare sembra tornato in auge e il suo lavoro per una volta paziente gli consente di cogliere il break nel terzo gioco, mentre l’azzurro forse paga ora lo sforzo psicofisico della rimonta. Il set, infatti, prosegue nel solco segnato dal break che Ben ha messo a segno e Sonego licenzia colpi imprecisi e con noncuranza, lasciando intendere di aver accettato che tutto passi per il decider. Lo statunitense trova il break anche nel quinto gioco e il parziale volge al termine: servono solamente altri tre game a Shelton per scrivere il 6-2 che lo riporta in parità dopo quattro set.
Quinto set: Lorenzo è stanco e cede alla distanza
Shelton si fa visitare la caviglia sinistra con un massaggio vigoroso prima della ripresa del duello; nelle prime fasi Sonego sembra un pochino più pesante quando giunge al termine dello scatto, ma, se è vero, per ora la prima palla di servizio compensa eventuali problemi di mobilità e gli consente di raggiungere la prima pausa in vantaggio per 2-1 senza palle-break. Nel quinto game i segni di appannamento del tennista torinese si fanno però più netti e ora è Ben che si fa in quattro per tenere vivi gli scambi e sollecitare l’errore di Lollo, la cui volée di dritto finisce in corridoio e causa lo 0-40 fatidico, che si risolve purtroppo con un doppio errore.
Sonego serve sul 2-4 e con l’aiuto delle palle nuove prova a ricucire lo strappo nel punteggio, ma serve il contro-break al cospetto di un formidabile battitore che nei primi quattro turni di battuta ha già indirizzato in campo avverso ben cinque assi. Sonego serve sul 3-5 e la prima palla corta è infelice mentre Ben impazza con il dritto lungolinea e vola sullo 0-40 del triplo matchpoint; purtroppo basta il primo, perché la volée in allungo di Lorenzo si insacca. Tutti gli onori del caso vanno a Sonego, il turno lo passa con pieno merito Shelton.